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Consiglio federale Pr - 14 dicembre 1986
MOZIONE DEL CONSIGLIO FEDERALE
Roma, 12-14 dicembre 1986

SOMMARIO: Ringraziando i cittadini che, iscrivendosi, permettono di considerare raggiungibile il primo degli obiettivi stabiliti dal Congresso (10.000 iscritti entro il 31 dicembre 1986), dà mandato agli organi del Pr di concentrarsi sulla seconda fase della campagna di iscrizioni (5.000 iscritti entro il 31 gennaio 1987). Prende atto delle correttezza delle Corte di Cassazione che ha dichiarato legitrtime le otto richieste referendarie sul nucleare, la caccia e la giustizia.

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Il Consiglio Federale del Partito Radicale ringrazia gli 8.833 cittadini che permettono oggi di considerare raggiungibile - attraverso una necessaria mobilitazione straordinaria del partiti da qui alla fine dell'anno - il primo degli obiettivi stabiliti dal Congresso: quello dei 10.000 iscritti entro il 31 dicembre. Rimane invece difficile e lontano il secondo obiettivo: quello di consolidare da subito, per il 1987, la nuova dimensione politica e organizzativa del partito con almeno 5.000 iscritti entro il 31 gennaio. Le iscrizioni per il 1987 non sono a tutt'oggi che 833, meno di un quinto della soglia indispensabile per scongiurare l'autonatica decisione di scioglimento del partito.

Il Consiglio Federale dà quindi mandato agli organi esecutivi e invita tutti gli iscritti a concentrarsi subito sulla seconda fase della campagna di iscrizioni. Invita in particolare tutti coloro che già erano iscritti al momento del Congresso a rinnovare subito la loro iscrizione.

Il Consiglio Federale rivolge il proprio saluto alle tante autorevoli e prestigiose personalità della cultura, della scienza e della politica -da Jonesco a Pliusc - che da ogni parte d'Europa e del mondo si sono voluti iscrivere al Partito Radicale non solo per assicurarne la sopravvivenza ma per rimarcarne le caratteristiche internazionaliste, nonviolente, liberali e libertarie, umanistiche. Il Partito Radicale non può non far derivare da subito, da queste iscrizioni, nuovo e maggiore impegno per rafforzare anche in termini organizzativi le sue iniziative internazionali.

Il Consiglio Federale dà perciò' mandato agli organi esecutivi di operare affinché possano costituirsi consistenti nuclei associativi radicali almeno in alcuni altri Paesi europei.

Il Consiglio Federale sottolinea la gravità degli attacchi mossi ad una testata televisiva della RAI solo perché per la prima volta questa ha dato voce a Marco Pannella su una polemica che aveva investito direttamente sia lui che il Partito Radicale e con lo stesso rilievo che la sera precedente era stato dato a Enzo Tortora. Si tenta in tal modo di perpetuare una prassi di disinformazione, di espulsione dal video di Stato di ogni tema, notizia, protagonista scomodo o comunque non omologabile alle logiche lottizzatrici e partitocratiche.

Il Consiglio Federale del Partito Radicale ritiene che dal dibattito e dalle polemiche di questi giorni debba finalmente svilupparsi quel confronto sul quotidiano uso ed abuso del cosiddetto servizio pubblico radiotelevisivo da parte di partiti, correnti, clan, gruppi di potere, e sul carattere eversivo, di scientifica alterazione della verità, che l'informazione del TG1 sempre più assume.

Il Consiglio Federale dà atto all'Ufficio centrale per il referendum della Corte di Cassazione di aver operato con scrupolosità e correttezza, dichiarando legittime e mantenendo distinte le otto richieste referendarie sul nucleare, la caccia e la giustizia. Con questi otto referendum il Partito Radicale e le altre forze promotrici hanno affidato al Parlamento e al Paese un potenziale, grande patrimonio democratico e riformatore. Il Partito Radicale si augura che le scadenze dei referendum non siano eluse né con leggi né con sentenze-truffa e che possano invece costituire la condizione per importanti e incisive riforme o la premessa di un serio e grande confronto referendario.

(approvata all'unanimità, con una astensione)

 
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