di Marco De AndreisSOMMARIO: Memorandum sull'utilizzazione impropria fatta dalla Difesa italiana di alcuni aerei acquistati per l'addestramento e impiegati (ad esempio) per le esercitazioni acrobatiche.
(IRDISP - Memo - gennaio 1987)
1. PREMESSE
Il programma relativo all'acquisizione degli aerei MB-339, previsto dalla legge promozionale aeronautica n.38 del 1977, prevedeva la ricerca, sviluppo ed acquisizione di 100 aerei per l'addestramento. Di questi velivoli l'aeronautica ne ha acquisiti 86 e deve ancora riceverne 14.
2. CRITICA
Con lo sviluppo del programma il velivolo, da addestratore che era inizialmente, e' stato surrettiziamente trasformato - almeno in parte - in tutt'altri e diversi tipi di aereo. 16 velivoli sono stati modificati per alimentare le costose e inutili gare della pattuglia acrobatica. Nell'agosto 1985 l'aeronautica ha ordinato all'Aermacchi 60 coppie di serbatoi supplementari per allungare il raggio d'azione del velivolo. Infine, secondo quanto afferma la rivista specializzata Rid (RIVISTA ITALIANA DIFESA) del dicembre 1985 (p.70), la Direzione generale costruzioni aeronautiche (Costarmaereo) dell'Ami avrebbe finanziato alla Aermacchi lo sviluppo della integrazione dell'MB-339 con una sistema missilistico Marte MK-2 della Oto Melara. Della notizia riportata da Rid si deve chiedere conferma alla Difesa, che dovrebbe anche specificare il numero del relativo contratto e la seduta del Comitato per l'attuazione della legge 38/77 in cui il contratto e' stato approvato.
Se questa notizia risultasse confermata ci sarebbe da chiedersi alcune cose. Innanzitutto perche' non sono stati rispettati gli impegni assunti col Parlamento. In secondo luogo perche' l'aeronautica ha finanziato un aereo di pochissima utilita' nella lotta antinave, mentre ne possiede gia' uno ben piu' efficace (Tornado versione A/N) e ne sta sviluppando un altro (AM-X) per la stessa funzione. Tre aerei in funzione antinave, per un paese come l'Italia, sembrano veramente troppi. Ed infatti la realta' e' che l'Aermacchi vorrebbe, una volta completate le ordinazioni nazionali, vendere una copia da battaglia dell'MB-339 nei mercati del Terzo mondo, come gia fatto con gli MB-326 da addestramento degli anni '70. Per i clienti del Terzo mondo infatti, un velivolo antinave poco qualificato ma anche poco costoso risulta essere una merce appetibile. Resta da capire perche' l'aeronautica italiana debba finanziare i progetti di sviluppo dell'Aermacchi verso i paesi del Terzo mondo, invece di spendere i soldi per miglio
rare la difesa italiana.