SOMMARIO: Proposta di risoluzione presentata dal deputato Marco Pannella il 16 Febbraio 1987 al Parlamento Europeo sulla necessità di pervenire ad una posizione comune della CEE sul problema della diminuzione della fascia di ozono nell'atmosfera (doc. B2 1588/86)
Il Parlamento europeo
A. considerando che la fascia di ozono attorno alla terra che protegge il nostro pianeta dalle radiazioni si stà riducendo progressivamente al ritmo del 3%-5% annuo per effetto principalmente dell'immissione nell'atmosfera di composti del cloro, ed in particolare del clorofluorocarbonio (CFC), di cui la Comunità è il primo produttore mondiale,
B. considerando che dal 1985 è stato segnalato nella regione antartica un "buco" nella fascia di ozono, fenomeno confermato ancora nel 1986 e che si è ulteriormente aggravato,
C. considerando che le ricerche effettuate sui fenomeni connessi
all'utilizzazione nella troposfera del clorofluorocarbonio provano che tali immissioni, intaccando la fascia di ozono, provocano, da una parte, il cosiddetto "effetto serra" dovuto ad un aumento della temperatura terrestre e dall'altra, una minor protezione dai raggi ultravioletti con conseguenti gravissime minacce per l'ecosistema (avanzamento del deserto, morte del plancton, inondazioni su scala mondiale) oltre a gravi pericoli per la salute umana, con l'aumento incontrollato di alcuni tipi di cancro, specie della pelle,
D. considerando il carattere particolarmente urgente di questa situazione, soprattutto perché le conseguenze di ciò che oggi si tollera saranno evidenti soltanto a più lungo termine: si è infatti calcolato che soltanto il 20% dei CFC in grado di distruggere l'ozono sia passato nella stratosfera, per cui l'effetto maggiore deve ancora verificarsi e allora non sarà più
possibile intervenire, rendendo pertanto sempre più urgente ed evidente la necessità di un drastico intervento immediato,
E. atteso che dal 23 al 27 febbraio si svolgerà a Vienna la seconda riunione degli esperti dei paesi firmatari della Convenzione internazionale sulla protezione della fascia di ozono, durante la quale si dovrà mettere a punto un programma concreto per la riduzione e la progressiva eliminazione delle
immissioni di CFC nell'atmosfera, e questo dopo che la prima riunione che si è tenuta a Ginevra dal 1 al 5 dicembre 1986
non ha prodotto alcun risultato reale,
F. atteso che i paesi membri della CEE e la Commissione
esecutiva non hanno ancora assunto una chiara posizione in materia, se non rifiutandosi di accogliere la posizione espressa degli USA consistente in una prima fase di "congelamento" della
produzione di CFC ed in una seconda fase di drastica diminuzione della produzione stessa,
G. considerando le decisioni del Consiglio nn.80/372/CEE del 26.3.1980,82/795/CEE del 15.11.1982 e 86/602/CEE del 20.11.1986,
1. impegna il Consiglio e la Commissione a definire il più presto possibile una posizione comune dei dodici paesi della CEE che possa essere presa in esame nel corso della riunione di Vienna,
anticipando la convocazione del Consiglio dei Ministri dell'Ambiente, la cui prossima riunione è attualmente prevista solo il 20 marzo prossimo a Bruxelles;
2. impegna il Consiglio e la Commissione ad elaborare una posizione che faccia propria l'esigenza immediata della limitazione della produzione, seguita a breve termine da una progressiva cessazione dell'utilizzo del CFC nei prodotti industriali in circolazione e in commercio, fra i quali in primo luogo le schiume artificiali, i prodotti chimici utilizzati nell'agricoltura, i refrigeranti, i lubrificanti e i carburanti gassosi;
3. domanda di includere nel protocollo di studio, oltre al
CFC F-11 e F-12, tutte le altre sostanze ad effetto persistente, contenenti cloro e bromo;
4. invita tutti gli Stati che non l'avessero ancora fatto a sottoscrivere ed a ratificare la Convenzione di Vienna ed a
partecipare alla messa in opera delle misure concrete per limitare od eliminare la produzione delle sostanze che intaccano la fascia di ozono;
5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione ed al Consiglio.