SOMMARIO: Proposta di risoluzione presentata al Parlamento Europeo dai deputati Giacob Von Uexull, Emma Bonino ed altri il 15 Gennaio 1988, sulla condanna a 4 anni di prigione dell'obiettore di coscienza greco Mikalis Maragakis
DOC.B2 1587/87
Il Parlamento europeo
A. considerando che Michalis Maragakis, primo obiettore di coscienza greco ad addurre motivi diversi da quelli religiosi,
ha dichiarato pubblicamente il 6 dicembre 1986 che rifiutava il
servizio militare per motivi filosofici, morali e ideologici e che
chiedeva di prestare un servizio civile alternativo,
B. considerando che il suddetto giovane è stato messo in carcere l'11 marzo 1987 giacchè la Grecia è l'unico paese comunitario che
non riconosce il rifiuto di prestare il servizio militare e che la sua legislazione non prevede il servizio civile,
C. considerando che il 25 giugno 1987 egli è stato condannato dal tribunale militare di Salonicco a 4 anni di carcere,
D. considerando che il 13 ottobre 1987 egli è stato nuovamente condannato a 4 anni di carcere dal tribunale militare di Kavala,
E. considerando che il 18 febbraio 1988 il giudizio di appello si
svolgerà presso il tribunale militare di Atene,
F. ricordando che con la sua proposta approvata il 7 febbraio 1983, il Parlamento europeo ha chiesto agli Stati membri della
Comunità di impegnarsi sul terreno dell'armonizzazione delle loro
legislazioni in materia di obiezione di coscienza sulla base di una serie di principi comuni,
G. ricordando che, con la sua raccomandazione del 9 aprile 1987,
la Commissione dei Ministri del Consiglio d'Europa ha rivolto
questa richiesta a tutti gli Stati,
H. alla luce altresi' della recente decisone-parere della commissione per i diritti dell'uomo del Consiglio economico
e sociale delle Nazioni Unite del 5 marzo 1987,
1. chiede al governo ellenico di rimettere immediatamente in
libertà Michalis Maragakis e di far cessare tutte le azioni legali intentate contro il giovane;
2. Lancia un appello ai membri del Parlamento ellenico affinché
prendano in considerazione le corrispondenti legislazioni degli Stati membri della Comunità e riconoscano il rifiuto di prestare il servizio militare come diritto umano, incorporando il servizio civile nella loro legislazione;
3. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio e al Governo ellenico.