Una risposta a Craxi ed una puntualizzazione per tuttidi Marco Pannella
SOMMARIO: Le strategie e le imprese che interessano i radicali. Siamo a disposizione per dare priorità, nell'azione di governo, alla costituzione degli Stati Uniti d'Europa e ad una grande politica energetica e ambientalista. La forza di un governo non è data dal numero dei partiti che compongono la coalizione, ma dal valore del programma che si dà, dalla lealtà alla Costituzione.
(IL GIORNALE D'ITALIA, 18 marzo 1988)
Mi sembra che le preoccupazioni espresse da Bettino Craxi siano del tutto legittime e del tutto interessanti. E sono, nel contempo, misura evidente di una politica. Per quanto mi riguarda, da radicale, mi interessano, almeno dal 1956, le imprese e le strategie comuni dei democratici laici e della sinistra democratica in tutte le sue componenti a cominciare da quelle liberale e repubblicana; e credo a progetti e governi con obiettivi puntuali, aggreganti, ambiziosi e possibili. Le iniziative e gli schieramenti referendari, quelli laici a difesa della democrazia politica classica e dello Stato di diritto, una moralità ferrea applicata a se stessi al servizio di ogni altro e della politica, questo è il patrimonio di fatti che i radicali rappresentano e sono.
Come ai tempi delle lotte laiche, per i diritti civili; quelle contro lo sterminio per fame nel mondo, e - in questi ultimi anni - a sostegno di uno sviluppo democratico delle istituzioni e della politica, con priorità all'urgenza della costituzione degli Stati Uniti d'Europa negli anni immediatamente prossimi, e di una grande politica energetica ed ambientalistica, noi abbiamo messo e mettiamo a disposizione delle istituzioni e del governo le nostre capacità e le nostre peculiari attitudini di concretezza, di fantasia e di rigore.
Questa nostra volontà di piena e responsabile partecipazione non conta né su complicità né su sponsorizzazioni e si rivolge integralmente a tutti e ciascuno. L'essenziale è che questo sia noto e inequivocabile. Il Partito Radicale non ha mai affrontato risse e scontri superflui, torbidi e irresponsabili, con chicchessia. Ha invece sempre saputo aggregare su valori e obiettivi puntuali di alto valore civile grandi forze nel paese e, non di rado, nelle istituzioni, provocando gli stessi processi di aggregazione e di democrazia negli avversari. E tendiamo a ritenere che la forza di un governo non sia data dal numero dei partiti di una coalizione, (anche in un monocolore le situazioni possono essere paralizzanti) ma dalla forza e dal valore del programma e dell'alleanza, dalla lealtà alla Costituzione ed alle istituzioni che in tale circostanza diventa doverosa.
Ciò detto sono felicissimo di tornare ai miei impegni di militante del solo partito transnazionale esistente, e di recarmi in Africa per un importante incontro istituzionale, assentandomi per una decina di giorni dalla politica »romana .