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Archivio Partito radicale
AA.VV. - 5 aprile 1988
Transnazionale: una ragionevole follia

SOMMARIO: La mozione del XXXIV Congresso decide la trasformazione del Partito radicale in entità trasnazionale.

(Per gli Stati Uniti d'Europa, a cura di Roberto Cicciomessere, Gianfranco Dell'Alba, Gianfranco Spadaccia - Supplemento a Notizie Radicali n. 68 del 5 aprile 1988)

Con il XXXIV Congresso che si tiene a Bologna nel gennaio del 1988 il Partito radicale decide formalmente di divenire il partito trasnazionale degli Stati Uniti d'Europa.

Per adottare una decisione così importante deve compiere scelte non facili quali la decisione di non più presentarsi, in quanto tale, alle competizioni elettorali nazionali.

Ma ecco alcuni stralci della mozione approvata dal Congresso:

(...) E' ormai non più rinviabile la costruzione di una forza trasnazionale, unico strumento adeguato per affermare gli ideali e i valori per raggiungere gli obiettivi che hanno costituito per trent'anni la ragione stessa del Partito radicale e delle sue lotte politiche.

Nessuno dei grandi problemi della nostra epoca dai quali dipendono il destino dell'umanità, la vita del diritto e il diritto alla vita di ogni persona, può oggi essere affrontato e sperare di essere risolto nella sola dimensione nazionale. Occorrono istituzioni, poteri democratici, diritto positivo e leggi sovranazionali, a cominciare dall'obiettivo storicamente maturo degli Stati Uniti d'Europa.

Il Partito radicale decide pertanto di portare a compimento la propria trasformazione in soggetto politico trasnazionale non più solo nelle sue finalità politiche, ma anche nella concretezza della sua realtà associativa. Il Pr da questo momento si propone come strumento di organizzazione politica, oltre ed attraverso le frontiere nazionali, aperto alla partecipazione anche di appartenenti a diversi partiti nazionali. Il Partito radicale in quanto tale non parteciperà pertanto alle competizioni elettorali nazionali.

(...)Il XXXIV Congresso del Pr impegna gli organi eletti e tutti i radicali ad una campagna straordinaria di iscrizioni che consenta la nascita e l'organizzazione del partito trasnazionale, di cui oggi esistono solo i primi presupposti.

Il Congresso approva la relazione del tesoriere e prende atto della grave situazione economica e finanziaria, conseguenza delle enormi spese che il Pr ha dovuto affrontare per conquistare margini minimi di lotta politica e di difesa della propria immagine ed identità.

Il Congresso giudica che le condizioni minime indispensabili per l'esistenza del partito e di una attività trasnazionale siano nel raggiungimento:

1) dell'obiettivo di 4 miliardi di lire di autofinanziamento;

2) dell'obiettivo di almeno 3 mila iscritti fuori d'Italia e della costituzione dei primi significativi nuclei associativi almeno in alcuni paesi europei(...)

 
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