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Tortora Enzo - 28 aprile 1988
Fondazione Enzo Tortora: se queste ore bruciano
di Enzo Tortora

Le finalità della fondazione europea Enzo Tortora: la tutela del diritto all'immagine, all'onore, alla reputazione, all'identità della persona.

(Notizie Radicali n· 87 del 28 aprile 1988)

Se l'inventore della dinamite ha potuto dare il suo nome ai »premi che onorano quanti eccellono, con le loro opere, »per la pace , »per la letteratura , »per le scienze , sarà pur lecito ad una vittima della giustizia, della mancanza di giustizia, immaginare di fondare »premi per la giustizia ? O i »giusti -se ve ne sono- e la Legge, debbono continuare ad essere emblematicamente esclusi dai valori essenziali della vita umana, che ne onorano la storia? No. Dobbiamo affermare che diritto alla vita e vita del diritto non sono che due aspetti della stessa realtà.

Sto in questi giorni applicandomi, con i miei compagni, a dar vita ad una Fondazione europea »Enzo Tortora , cui cercherò di assicurare il più a lungo e compiutamente possibile il mio contributo di attività e di stimolo.

Sarà una Fondazione finalizzata ad iniziative legislative, giudiziarie e scientifiche per promuovere la tutela del diritto all'onore, alla reputazione, all'identità, all'immagine della persona fisica e anche giuridica, delle culture »nazionali e delle minoranze culturali, religiose politiche, sessuali oppresse o vilipese; a difesa delle vittime della giustizia.

cercheremo di onorare nel mondo, ogni anno, sia la persona che meglio avrà contribuito ad affermare la Legge e la sua amministrazione, la cosiddetta »giustizia , sia la vittima che avrà saputo non essere connivente e avrà onorato difendendoli i valori di umanità, di giustizia e di libertà, senza rassegnazioni, senza soddisfazioni facili e individuali.

Cercheremo di promuovere l'equivalente delle grandi inchieste sociali, che sul finire dello scorso secolo, ad opera già allora di radicali, in Italia dettero un contributo determinante al formarsi di una coscienza democratica, trasversale alle funeste divisioni ideologiche, quando non ancora teologiche, delle quali già eravamo malati.

Con i mezzi fornitici dalle tecnologie informatiche, potremmo impostare e compiere una immensa opera conoscitiva, per accumulare ed analizzare i dati della »giustizia in una zona determinata, ad esempio il distretto giudiziario di Napoli, trasferendo su elaboratori i nomi e le caratteristiche sociali, degli imputati, delle vittime, dei testimoni, dei giudici, degli assolti e dei condannati, dei difensori, del personale di polizia giudiziaria; le denunce, le archiviazioni, i procedimenti giudiziari, nelle varie fasi; i tassi di morbilità e di mortalità delle varie categorie.

Potremmo, ancora, ricostruire la vita e la morte delle vittime della mancata tutela dell'onore, della reputazione, dell'identità e dell'immagine, specie fra la gente, le famiglie »comuni . La funzione del terzo e del quarto potere, nella loro stretta associazione, nei conflitti sociali, ideali, economici e politici.

A questo progetto legherei i proventi delle azioni giudiziarie civili, come quella odierna con i suoi »cento miliardi , che varranno -spero- almeno quanto »Il milione del signor Bonaventura della nostra infanzia.

Da subito dobbiamo cercare di formare il »fondo di questa Fondazione, in attesa che i diritti di riparazione, di risarcimento maturati con i delitti e le colpe gravi delle quali sono stato vittima, e con me centinaia d'altri, ne rafforzino l'azione.

Nei prossimi giorni, in occasione della conferenza-stampa, ci rivolgeremo con fiducia al paese, alla gente, ai giusti ed alle vittime, dirette o indirette, perché subito concorrano anche alla realizzazione di questo progetto.

Anche la risposta da dare all'infamia di una legge che, se promulgata, se convalidata dalla Corte Costituzionale, costituisce tradimento della democrazia, della vita civile, usurpazione dei poteri, vilipendio dei giudici onesti e capaci e premio per quelli costituitisi in casta aggressiva e violenta, sarà illustrata in quell'occasione e -in parte- già nell'appello che domani, su »Il Corriere della sera rivolgerò all'opinione pubblica e alla classe politica del nostro paese.

 
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