SOMMARIO: Resoconto della conferenza stampa in cui il senatore radicale Gianfranco Spadaccia fa il punto della situazione sugli accordi presi o tentati a Trieste e nel Friuli Venezia Giulia in occasione delle imminenti elezioni amministrative.
(Notizie Radicali n.107 del 24 maggio 1988)
Per rendere più completa l'informazione su quanto sta avvenendo intorno alle consultazioni amministrative e regionali di questa primavera, pubblichiamo anche un brano che riporta quanto detto da Gianfranco Spadaccia nel corso di una conferenza stampa che egli ha tenuto a Trieste il 17 maggio scorso.
A Trieste come a Catania, Marco Pannella è disposto a candidarsi se si verificheranno le condizioni di una lista »Per Trieste civica laica e verde . L'iniziativa di proporre e promuovere queste liste sia alle comunali e provinciali di Trieste, sia liste delle stesse caratteristiche »Per il Friuli Venezia Giulia alle regionali è stata presa dal senatore radicale Gianfranco Spadaccia, a nome di altri parlamentari radicali e di un gruppo di cittadini triestini e friulani.
In una conferenza stampa, tenuta presso la sede dell'Ansa a Trieste, Spadaccia ha ribadito che il Partito radicale non si presenterà alle elezioni coerentemente con le decisioni del proprio congresso.
»Avvertiamo tuttavia, io e gli altri amici e compagni con cui mi sono consultato, una particolare responsabilità nei confronti di questa città e di questa regione, e nei confronti di un elettorato che ci ha costantemente confortato con un suffragio assai consistente a Trieste e con un voto sempre più alto delle nostre medie nazionali nell'intero Friuli Venezia Giulia. E' per questo che mi assumo la responsabilità di promuovere la formazione di una lista civica, laica e verde "per Trieste" e di liste civiche, laiche e verdi "Per il Friuli Venezia Giulia" .
Spadaccia ha ricordato che un mese fa i radicali avevano proposto in diverse occasioni alla Lista per Trieste, ai partiti laici, al Psi e ai verdi la costituzione di una lista unitaria »Alternativa per Trieste e »Alternativa per il Friuli Venezia Giulia .
»Non solo -ha affermato Spadaccia- la nostra proposta non è stata accolta, ma dobbiamo constatare:
1) che la Lista per Trieste si è chiusa in se stessa e sembra interessata più a consumare il proprio passato che a concepire il futuro di Trieste;
2) che ciascuno dei partiti laici minori si presenta con la propria bandierina;
3) che il Psi sembra sostituire una politica di egemonia e di assorbimento delle altre forze laiche alla politica di alleanza riformista e di unità laica che avevamo insieme perseguito fino alle elezioni politiche e ai referendum;
4) che ciascuno dei laici e socialisti anziché raccogliere e potenziare il grande patrimonio civile rappresentato dalle lotte di dieci anni fa, sembrano interessati a riconquistare qualche spezzone di elettorato della Lista per Trieste;
5) che infine, i verdi, nelle loro divisioni e incertezze, sembrano spinti a seguire le stesse logiche partitiche di divisione e frammentazione anziché di unità e aggregazione intorno a nuovi progetti politici .
»Per questo -ha proseguito Spadaccia- rivolgo un appello a tutti i triestini e friulani che non intendono lasciare senza risposta queste scelte politiche e che intendono battersi per affermare in questa città e in questa regione un'alternativa laica, riformista e verde. Sarò personalmente qui venerdì e sabato per incontrarmi con quanti, di diverso orientamento politico, intendono concorrere a questa iniziativa. Terremo negli stessi giorni delle assemblee, e se questo appello avrà ottenuto sufficienti risposte e riterremo che ne esistono le condizioni, depositeremo il simbolo, presenteremo le liste e raccoglieremo le firme.
Naturalmente, fino all'ultimo minuto utile siamo disponibili ad esaminare tutte le proposte che vadano nella direzione che avevamo inutilmente auspicato già un mese fa.
Questo vale in primo luogo per i nostri amici verdi, qualora si riaprissero possibilità di convergenza che, per esempio, a Catania sono state impedite. Noi non dimentichiamo infatti che nel Friuli Venezia Giulia e a maggior ragione a Trieste esiste un'area alternativa ai partiti tradizionali, radicale, verde e autonomistica potenzialmente del 10%. E vale anche e soprattutto per i nostri amici di "Giustizia e Libertà" con i quali abbiamo avuto di già alcuni primi positivi contatti .