SOMMARIO: Al portavoce del governo cecoslovacco, Pavel, il quale ha accusato il partito radicale di aver promosso a Praga la manifestazione di protesta per l'anniversario del "ventesimo anniversario" dell'invasione, Pannella (poiché il primo segretario del PR, Stanzani, è in Polonia) replica che certe manifestazioni non possono nascere "senza lo spontaneo sostegno della popolazione". E' però vero che il PR transnazionale è nato "per servire ideali e interessi del popolo cecoslovacco e della libertà e della pace nel mondo".
(NOTIZIE RADICALI agenzia, 24 agosto 1988)
Bruxelles, 24 agosto - N.R. - Marco Pannella ha dichiarato:
"Le accuse mosse dal portavoce del Governo cecoslovacco Pavel, in una conferenza stampa, al Partito Radicale "italiano" di essere responsabile di aver promosso e organizzato la grande manifestazione di Cecoslovacchia per la libertà in occasione del ventesimo anniversario della "Primavera" da parte dei carri armati del Patto di Varsavia, sono certamente lusinghiere.
Se Pavel pensa che manifestazioni di questa portata possano essere organizzate o anche promosse da organizzazioni - quali che siano - senza lo spontaneo sostegno della popolazione non comprende evidentemente nulla né della Cecoslovacchia né della forza delle idee e del rifiuto della violenza e dell'ingiustizia da parte di chi ne è vittima.
D'altro verso è proprio per servire ideali e interessi del popolo cecoslovacco e della libertà e della pace nel mondo che il Partito Radicale (che non è "italiano", e che è anche cecoslovacco, nella sua transnazionalità) aveva anticipato di qualche giorno le sue manifestazioni in tutto il paese, e non solamente a Praga, diffondendo più di diecimila documenti politici in tre giorni chiedendo il ritiro delle truppe sovietiche, democrazia politica e Europa democratica, incontrando la solidarietà della gente e vanificando ogni ricerca della polizia.
Vent'anni fa i radicali si fecero arrestare in tutti i paesi del Patto di Varsavia per analoghe e più difficili manifestazioni di sostegno al popolo cecoslovacco. Io stesso fui arrestato dalla polizia segreta bulgara.
Oggi, mentre il Primo Segretario del PR Sergio Stanzani si trova con altri membri della Segreteria Federale in Polonia, e non può direttamente rispondere all'attacco portato al PR dal Governo cecoslovacco, mi limito ad osservare, quale deputato europeo, che i colpi di coda repressivi e filo-stalinisti di questo governo dovranno probabilmente fare i conti non solamente con il popolo cecoslovacco, con quello europeo, con noi, ma anche con il popolo russo e con il "nuovo corso" che si afferma a Mosca.