a cura di Giancarlo Arnao
SOMMARIO: Scheda sull'abuso di metanfetamine negli Stati Uniti.
"Numerosi dati e fonti indicano che l'abuso di metanfetamine prodotte dai laboratori clandestini è in netta crescita negli ultimi anni. (...) l'abuso di metanfetamine oggi è solo un fenomeno locale, ma è possibile che si estenda all'intero territorio nazionale. Proprio come è accaduto per la cocaina, introdotta e provata con successo sul mercato negli anni Settanta prima della sua espansione nella seconda metà della decade e negli anni Ottanta, le metanfetamine prodotte in America si profilano come una potenziale crisi nazionale nella droga per gli anni Novanta.
(...) Coloro che ne fanno abuso sono in gran parte giovani tra i 20 e i 35 anni, di razza bianca, con reddito medio-basso, con educazione di scuola media superiore. Le modalità dell'abuso suggeriscono un periodo di latenza stimato dai due ai quattro anni dal primo contatto fino alla tossicodipendenza completo. Molti di coloro che sono adesso in disintossicazione (...) hanno iniziato a usarle per via nasale, ma sono poi passati all'assunzione per endovena (...). In questo modo le metanfetamine hanno assunto la caratteristica di una "versione per bianchi del crack" e di una "porta verso l'uso e la condivisione delle siringhe".
(Hall, Uchman, Rodriguez: "Trends and patterns of metamphetamine Abuse in the US - September 1988", NIDA Order No. 88MO31054801D)