CONGRESSO A ZAGABRIA
DANAS - ZAGABRIA
(settimanale economico-politico) esce in Croazia ed è letto in tutte le repubbliche.
Il pezzo pubblicato (una cartella e mezzo) è l'ultimo di una serie di trafiletti della ``Pagina internazionale''.
15 novembre 1988
SOMMARIO: Il portavoce della segreteria federale Iugoslava non vede alcuna possibilità perchè il congresso radicale si possa tenere a Zagabria o in qualsiasi altra località della Iugoslvaia.
(RADIKALNE NOVOSTI a cura di MARINO BUSDACHIN e SANDRO OTTONI - hanno collaborato: MASSIMO LENSI, FULVIO ROGANTIN, PAOLA SAIN JAN VANEK, ANDREA TAMBURI - TRIESTE, 1 gennaio 1989)
Per quanto riguarda il congresso dei radicali italiani, convocato per il periodo dal 4 all'8 gennaio a Zagabria (già da alcuni mesi), il portavoce della segreteria federale per l'estero, Ivo Vaigel, non vede alcuna possibilità affinché questo convegno si tenga, sia a Zagabria, sia in qualsiasi altra località della Jugoslavia.
Tra l'altro dice che: ``non esiste alcuna base legale che permetta lo svolgimento del congresso nel nostro paese''. Vaigel si è detto d'accordo con l'obiezione che ``non esistono comunque le basi legali per cui una cosa del genere sia vietata'', però secondo la sua opinione esistono ``una certa prassi e qualcosa di ancor più importante''. Vaigel ha detto anche di avere già due volte rilasciato dichiarazioni in merito e che a questo punto tutti gli interessati dovrebbero averlo capito. Inoltre in merito sono stati informati persone ed organi competenti a Zagabria.
Poiché a Branko Mikulic è arrivata una letterina (sic...) firmata da 52 deputati del parlamento europeo, con la quale si appoggia il desiderio dei radicali italiani di incontrarsi proprio a Zagabria, abbiamo pregato Vaigel, in esclusiva per il Danas, di spiegarci quella frase: ``... qualcosa di ancor più importante''. La risposta è stata: ``La posizione ufficiale del governo jugoslavo è che il congresso del partito radicale italiano non può tenersi in Jugoslavia''.