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NR - 30 novembre 1988
Liste verdi e radicali a Trento e Bolzano: l'unico fatto nuovo di queste elezioni

Il bilancio politico della presentazione di liste comuni verdi e radicali a Trento e Bolzano.

(Notizie Radicali n· 262 del 30 novembre 1988)

Sia a Trento che a Bolzano si è registrato un notevole successo delle liste comuni verdi e radicali presentate a Trento sotto il simbolo del "sole che ride", mentre da sempre i radicali del Sud Tirol-Alto Adige sono partecipi dell'esperienza inter-etnica della lista verde "Per un altro Sud Tirolo"

Rispetto alle precedenti regionali le liste hanno registrato un grande balzo in avanti a Trento, dove sono passate da uno a tre consiglieri provinciali; anche a Bolzano si è avuto un consistente aumento anche se per poco più di 120 voti si è mancato il terzo consigliere. Il successo è consistente anche rispetto alle elezioni politiche del 1987. A Trento la lista ha fatto il pieno dei voti verdi e radicali del giugno 1987. A Bolzano ha addirittura aumentato i voti sommati in quella circostanza dalle due liste.

Le associazioni radicali che sono confluite nelle liste verdi hanno avuto il sostegno attivo dei gruppi parlamentari radicali. Il senatore radicale Franco Corleone, che fa parte dello stesso gruppo Federalista europeo ecologista, di cui fa parte anche il senatore verde di Trento Marco Boato, è stato costantemente presente durante la campagna elettorale in cui si sono impegnati anche Gianfranco Spadaccia, Francesco Rutelli ed Emma Bonino. I comizi di chiusura sono stati tenuti a Merano e Bolzano, a Rovereto e a Trento da Rosa Filippini e Marco Pannella.

A Trento sono stati eletti il consigliere uscente Roberto Franceschini ("Bistecca") che ha registrato un grande successo personale con oltre seimila voti di preferenza, il verde Sandro Boato e la radicale Franca Berger. A Bolzano sono stati confermati i due consiglieri uscenti: il leader verde Alex Langer, con oltre novemila preferenze, e Arnold Tribus (3500 preferenze), ad uguale titolo verde e radicale.

Il successo di queste liste è l'unico fatto nuovo di queste elezioni, oltre all'ulteriore aumento dell'Msi in Alto Adige che ha continuato ad aggregare elettori di lingua italiana che si sentono sacrificati dal "pacchetto" e soprattutto dalla sua applicazione. hanno invece segnato il passo le liste socialiste che, nonostante il personale impegno di Craxi, si sono collocate al di sotto dei risultati delle elezioni politiche (-0,5% a Trento e -2% a Bolzano): La linea reaganiana sulla droga, e la politica di rottura e di assorbimento nei confronti degli altri laici evidentemente non premia. Il Psi può fare anche terra bruciata di comunisti e laici intorno a sé (anche se il Psdi e il Pri hanno sorprendentemente tenuto, e dove ha assorbito i socialdemocratici - a Bolzano - il Psi ha avuto le più forti perdite), ma rischia di non trarne vantaggio, e farne trarre vantaggio solo alla Dc.

 
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