I RADICALI VOGLIONO A TUTTI I COSTI LA LORO ASSEMBLEA A ZAGABRIA
Da ``DELO'' del 7 dicembre 1988
SOMMARIO: Il giornale di Lubiana "Delo" riporta una dichiarazione del segretario radicale Sergio Stanzani in cui si conferma la volontà di tenere il congresso a Zagabria; solo se saranno comunicate ufficialmente ragioni convincenti, il congresso potrà essere rinviato.
(RADIKALNE NOVOSTI a cura di MARINO BUSDACHIN e SANDRO OTTONI - hanno collaborato: MASSIMO LENSI, FULVIO ROGANTIN, PAOLA SAIN JAN VANEK, ANDREA TAMBURI - TRIESTE, 1 gennaio 1989)
La direzione del partito continua ad esercitare una pressione sulla Jugoslavia e continua ad annunciare il Congresso per conto proprio.
Dal nostro corrispondente
Roma, 6 dicembre - I membri del Pr verranno il 4 gennaio a Zagabria per il loro 35º Congresso. Questa decisione, quasi definitiva, è stata annunciata dalla direzione del Partito ai mass-media nazionali e internazionali nella giornata di oggi.
Il primo segretario Stanzani ha detto che non esiste una soluzione alternativa per il congresso; solo se riceveranno da parte delle autorità jugoslave un documento ufficiale sulle ragioni convincenti per la revoca del congresso, essi di inchineranno alla volontà delle stesse e il congresso sarà rinviato all'ultimo momento.
I radicali, quindi, continuano ad esercitare pressioni sulla Jugoslavia affinché questa autorizzi la convocazione a Zagabria. I radicali affermano che le autorità jugoslave non comprendono il carattere ``transnazionale'' del partito nei cui 5.500 membri ci sono 120 jugoslavi. Quindi non si tratta di un ``partito straniero'' come è stato definito dal rappresentante del Ministero degli Esteri a Belgrado, ma bensì del ``primo partito europeo e transnazionale'' il quale ha deciso di rinunciare a presentarsi alle elezioni in qualsiasi paese concernente la sua attività.
Dall'ordine dei lavori del 35º congresso è evidente che la loro idea iniziale sull'entrata della Jugoslavia nella CEE, che è anche l'idea portante del congresso, è stata leggermente modificata.
I leader del Pr rimproverano a Belgrado di non aver risposto alle loro richieste scritte per la autorizzazione del congresso e di non aver risposto alla lettera degli europarlamentari e di Marco Pannella e alle numerose interviste con gli esponenti del partito pubblicate sulla nostra stampa.
I radicali hanno comunicato che 63 europarlamentari, alcuni Premi Nobel, molti esponenti politici (ance il rappresentante di Solidarnosc), noti pubblicisti e letterati tra cui Predrag Matvejevic, Gajo Petrovic e Rudi Supek, hanno confermato la loro presenza al Congresso.
Hanno dato anche un'altra notizia: alla fine dei lavori del congresso si dovrebbe riunire a Zagabria l'Assemblea costitutiva della Lega Internazionale contro il proibizionismo delle droghe.
Jure Pengov