SOMMARIO: L'iter della proposta di legge per il diritto di elettorato passivo in Italia dei cittadini degli altri Paesi membri della Comunità europea.
(Notizie Radicali n· 271 del 10 dicembre 1988)
Nelle settimane scorse si è compiuto alla Camera un importante passo avanti in direzione dell'integrazione politica europea. E ciò lo si deve al pressante impegno dei deputati radicali, che ha decisamente contribuito all'approvazione, per ora alla Camera, della legge sui diritti elettorali passivi (firmata da tutti i gruppi con prima firma il Dc Martinazzoli) e alla discussione, fors'anche all'approvazione al momento della pubblicazione di Nr) della proposta sul referendum per i poteri costituenti del Parlamento europeo da tenersi contemporaneamente alle elezioni del giugno 1989.
Il cammino delle due leggi non è stato facile ed è ancora irto di trabocchetti. Per i diritti elettorali passivi, su cui vi è stata una riserva del Psi favorevole a una legge costituzionale, ci auguriamo che non si presentino nuovi ostacoli al Senato. Per il referendum europeo (per cui erano state presentate una proposta di legge radicale e una d'iniziativa popolare del Movimento federalista europeo, entrambe ordinarie) è stata invece scelta, per volere parallelo e congiunto della Dc e del Pci, la via della legge costituzionale che è lunga e complessa per tempi e procedure a causa della doppia lettura a distanza di tre mesi tra Camera e Senato.
Non vi è dubbio che soltanto un referendum con il mandato dei poteri costituenti politici darebbe un significato alla consultazione del giugno 1989. Se, perciò, la Dc e il Pci che hanno voluto la legge costituzionale, non garantiranno l'approvazione della legge in tempi utili per la tenuta del referendum a giugno, si troveranno di fatto a impedire quella grande manifestazione e mobilitazione popolare che darebbe un senso federalista e non solo europeista alle elezioni per il Parlamento europeo.
In questa pagina proponiamo il testo della proposta di legge per l'eleggibilità al Parlamento europeo dei cittadini della Comunità, corredata della relazione introduttiva, e ampi stralci dell'intervento pronunciato da Francesco Rutelli sulla questione del referendum per l'attribuzione di poteri costituenti al Parlamento europeo.