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Mainardi Anna - 13 dicembre 1988
La parola ai politici
On.le ANNA MAINARDI

Partito Comunista Italiano

SOMMARIO: E' indispensabile tener conto del concetto di libertà che nel nostro Paese deve concretizzarsi anche per quanto riguarda la scelta del cittadino in difesa della propria salute.

(Atti del Convegno trasnazionale sul tema "Rimedio omeopatico: il non farmaco. Una proposta di riconoscimento" - Roma, 12 e 13 dicembre 1988).

Grazie per l'invito a questo interessante Convegno che mi ha dato la possibilità di verificare e confrontare come Parlamentare Comunista anche la proposta di un progetto di legge analogo, su cui noi stiamo lavorando sulla disciplina della produzione e vendita dei prodotti omeopatici.

Il primo problema è quello della formazione del medico, il secondo dell'inserimento nel Servizio Sanitario Nazionale, e naturalmente anche delle visite presso i medici omeopatici. Tutto ciò deve essere affrontato presto perchè siamo ancora, con il Portogallo e la Spagna, l'unico Paese dell'Europa Occidentale che non ha legiferato in materia di Omeopatia o comunque non ha regolamentato questa materia. Tenendo conto dei tempi abbastanza lunghi del nostro Parlamento, dovremmo fare uno sforzo per dare una risposta complessiva alla materia e il vostro dibattito e gli interventi che si sono succeduti, ci hanno dato la possibilità di avere più fiducia nell'affrontare complessivamente questi aspetti.

E' indispensabile tener conto del concetto di libertà che nel nostro Paese deve concretizzarsi anche per quanto riguarda la scelta del cittadino in difesa della sua salute.

Molto ci sarebbe da dire sulle debolezze, le deficienze culturali e di programmazione del Servizio Sanitario Nazionale. Questo elemento culturale che è alla base di questa nostra importante legge di riforma si è diffuso fra la popolazione e quindi credo che il Parlamento che debba legiferare in merito tenendo in gran conto la libertà del cittadino italiano di avere riferimenti diversi all'interno della medicina.

Ritengo che all'interno di una vasta gamma di approcci terapeutici (termalismo, erboristerie, medicine dolci naturali, ecc.) i cittadini debbano avere la possibilità di rapportarsi, seguendo un proprio filone culturale, perciò il Servizio Sanitario Nazionale nel suo complesso deve riuscire anche a dare delle risposte adeguate. Limitare la proposta di legge al riconoscimento dei Rimedi Omeopatici può essere una debolezza, perciò mi auguro che gli altri problemi vengano affrontati e discussi in sede dalla Commissione Affari Sociali.

Vorrei che una indagine conoscitiva fatta dal Parlamento per quanto riguarda la spesa complessiva degli italiani, escluse le prestazioni semigratuite del Servizio Sanitario Nazionale, ha dimostrato che essi spendono quindicimila miliardi oltre i contributi dati allo Stato.

Questo denuncia sia l'inefficienza del Servizio Sanitario così come si è andato configurando nel nostro Paese, sia una grande esigenza di intervenire individualmente o come gruppo familiare, in difesa della propria salute.

Vi ringrazio per l'attenzione, e ribadisco la necessità proprio di avere un confronto durante la discussione in commissione, che mi auguro avvenga al più presto per dare risposte concrete agli aspetti che oggi abbiamo discusso, nell'intento di approvare una valida legge organica al più complesso problema dell'Omeopatia.

 
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