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Mastrantoni Primo - 13 dicembre 1988
Omeopatia: tavola rotonda
On.le Primo Mastrantoni

Biologo, Segretario del Comitato Radicale per i

Diritti degli Utenti e dei Consumatori

SOMMARIO: Spesso l'utente ricorre alle medicine non convenzionali perchè affetto da malattie iatrogene. In Italia non esiste farmacovigilanza e gli effetti di un farmaco allopatico sono spesso sconosciuti al Ministero della Sanità.

(Atti del Convegno trasnazionale sul tema "Rimedio omeopatico: il non farmaco. Una proposta di riconoscimento" - Roma, 12 e 13 dicembre 1988).

In Italia circa un milione di persona ricorrono alla Medicina Omeopatica, 1.500 medici la praticano e 3.000 farmacie ne vendono i prodotti per un fatturato di circa 30 miliardi.

E' un settore che non è regolamentato da una normativa e quindi il cittadino non ha alcuna garanzia sulla qualità del prodotto omeopatico. Ci si fida, ciecamente del farmacista e della casa produttrice.

In Olanda circa il 20% dei cittadini ricorre alla medicina non convenzionale (omeopatia, agopuntura, ecc.).

Spesso l'utente ricorre alle medicine non convenzionali perchè affetto da malattie iatrogene (antibiotici, cortisonici, psicofarmaci).

Ciò assume particolare rilevanza in Italia dove non esiste farmacovigilanza e gli effetti di un farmaco allopatico, su numeri consistenti di popolazione, sono sconosciuti al Ministero della Sanità se non per casi eclatanti o derivanti dalla pubblicistica estera.

Avviene così che un farmaco sperimentato su 2 - 3.000 soggetti ha effetti diversi sul milione di utenti successivo che non vengono conosciuti.

Il rapporto medico-paziente parcellizzato e disattento nella medicina allopatica trova una sua valorizzazione nella Medicina Omeopatica, dove la seduta dura mediamente 30 minuti, ed è particolarmente attenta ai trascorsi e al tipo di vita condotta dal paziente.

E' chiaro comunque che si impone una regolamentazione del settore, non solo a livello nazionale, ma Europeo ad iniziare proprio dal Rimedio Omeopatico.

La direttiva Europea 87/21 stabiliva che entro un anno dovevano essere fissati i criteri di produzione e di autorizzazione alla commercializzazione di una categoria di prodotti, tra i quali i Rimedi Omeopatici.

A tutt'oggi sono proprio i prodotti Omeopatici a non essere regolamentati.

L'iniziativa legislativa presentata tende a disciplinare e regolamentare la vendita dei Rimedi Omeopatici, stabilendo garanzie per i pazienti circa i processi di produzione, conservazione e vendita.

Purtroppo i nostri legislatori hanno tempi lunghi e sono molto spesso scavalcati da fenomeni di regolamentazione che ubbidiscono più a logiche di mercato che a quelle di una effettiva garanzia di qualità.

Il fatto che sulla questione sono state depositate varie proposte di legge può essere di auspicio per una rapida ma seria regolamentazione del settore.

Non ci resta che sollecitare il Parlamento e questo è, per noi, il motivo della nostra presenza.

 
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