I RADICALI SI ARRABBIANO
LA RISPOSTA DEL PARTITO RADICALE ITALIANO ALLA DECISIONE DEL GOVERNO JUGOSLAVO DI NON PERMETTERE LO SVOLGIMENTO DEL CONGRESSO DEI RADICALI A ZAGABRIA.
VECERNJE NOVOSTI - 19 dicembre 1988
SOMMARIO: Il giornale filogovernativo VECERNJE NOVOSTI ironizza, attraverso un articolo di Milovan Janxovic, sulle reazioni di Marco Pannella dopo il "no" del Governo jugoslavo allo svolgimento del congresso a Zagabria.
(RADIKALNE NOVOSTI a cura di MARINO BUSDACHIN e SANDRO OTTONI - hanno collaborato: MASSIMO LENSI, FULVIO ROGANTIN, PAOLA SAIN JAN VANEK, ANDREA TAMBURI - TRIESTE, 1 gennaio 1989)
Il Partito Radicale italiano è pronto per un dialogo e compromesso generale con il Governo jugoslavo e con le autorità competenti in nome della reciproca amicizia.
``Il Congresso di Zagabria non è un dogma, ma questo partito non ha mai rimandato nessuno dei suoi congressi in 35 anni di storia, dato che a questo fatto ci obbliga lo statuto del Partito''.
Tra le altre cose, questo è stato sottolineato nella comunicazione ufficiale della dirigenza del Partito Radicale letta ieri nella conferenza stampa da Marco Pannella, uno dei leader di questo partito. Questa è stata la reazione della dirigenza del P.R. dopo la comunicazione del Governo jugoslavo che non esistono le condizioni per lo svolgimento del congresso a Zagabria e dopo l'articolo del ``Vecernje Novosti''.
Davanti ai rappresentanti della stampa, Pannella, a nome della dirigenza del partito, ha espresso dispiacere per il fatto che il Governo jugoslavo ha detto ``no'' e contemporaneamente ha accusato la Presidenza dello Stato e della LCJ di ``negare il carattere transnazionale di questo Partito'', creando ``un'atmosfera molto pericolosa soprattutto per i membri di questo partito in Jugoslavia''. Dopo ha spiegato quello che intendeva con questo, rispondendo alle domande dei giornalisti. In sostanza, Pannella ha paura che gli jugo-radicali potrebbero essere considerati agenti della CIA, del Mossad oppure del capitalismo internazionale''.
Nella successiva esposizione, Pannella ha ripetuto che lo svolgimento del Congresso a Zagabria è questione di vita o di morte di questo Partito, perché sarebbe impossibile organizzarlo in un altro posto in così breve tempo. Proprio per questo motivo nella comunicazione si chiede alle autorità jugoslave di spiegare in base a quale legge è stata stabilita la decisione negativa, in modo che il P.R. possa cercare un rimedio legale con il competente organo o istituzione repubblicana o federale.
La comunicazione del P.R. si conclude con un appello urgente di fiducia e di amicizia al Governo e alla LCJ per chiarire nei prossimi giorni tutti i disaccordi e tutte le incomprensioni. Riferendosi a questo motivo, è stata fatta la richiesta che i più alti dirigenti del Governo e della LCJ ricevono i delegati del P.R. per ``decidere assieme di non tenere il congresso, probabilmente''.
Chi perde ha diritto ad arrabbiarsi, e così anche Lei, Signor Pannella, come anche la dirigenza del Partito Radicale, a causa della decisione del Governo. Non ho, però, l'intenzione di difendere gli organi statali e del partito jugoslavi dalle vostre critiche feroci e dalle accuse; soprattutto perché penso che delle cose serie si debba discutere seriamente.
Nonostante tutto, sento l'obbligo di risponderLe per il telefax senza firma, arrivato alla redazione del ``Vecernje List'' sabato sera. In questa messaggio intitolato ``Forte attacco della LCJ contro i radicali'' è stato detto che il ``Vecernje Novosti'' afferma cose non vere; a queste accuse risponderò a modo vostro, così come Lei rispondeva alle due conferenze stampa a Belgrado.
Soprattutto, dice che per profonda amicizia è preoccupato per il destino jugoslavo e che lo svolgimento del Congresso Radicale a Zagabria potrebbe aiutare la Jugoslavia ad essere riconosciuta come parte dell'Europa. Solo per evitare imprecisioni, e per quello che conosco della geografia, la Jugoslavia ha fatto sempre parte del vecchio continente. Le devo ricordare anche il fatto che nel corso della storia molti hanno preteso di preoccuparsi dei problemi del popolo di questo territorio - e di quelle preoccupazioni lo stesso popolo aveva solo il mal di testa. Da noi esiste il detto ``che Dio mi protegga dall'amico, dal nemico mi proteggo anche da solo''.
Dice che sempre sentiva amore nei confronti della Jugoslavia, ma davanti ai giornalisti ha rifiutato di essere il padre del bambino che potrebbe nascere da tale amore.
Parlando sinceramente, condivido la Sua opinione che il Governo e il Partito hanno sbagliato non permettendo lo svolgimento del Congresso; il motivo: il popolo della Macedonia e della Slovenia ha bisogno di qualche risata sana. A maggior ragione speravo sinceramente di vedere la ormai leggendaria ``Cicciolina'' passeggiare per Zagabria come in Italia durante la campagna elettorale.
Alla fine, Lei afferma che ognuno può diventare membro del P.R., senza badare alle convinzioni politiche o di altro tipo.
Mi sembra che nemmeno i radicali siano costanti con le proprie idee; quando ho chiesto di iscrivermi al Partito Radicale per la simpatica signora presente nella vostra compagnia, mi è stato detto che non era possibile.
MILOVAN JANKOVIC