DELO CONTRO TANJUG
Lubiana critica il "no" di Belgrado ai radicali italiani
IL PICCOLO - TRIESTE - 21 dicembre 1988
SOMMARIO: "Il Piccolo" riporta lo scontro di opinioni fra le diverse testate iugoslave a proposito del divieto opposto al congresso radicale di Zagabria. La verifica della effettiva disponibilità delle autorità slovene ad occogliere il congresso radicale a Lubiana.
(RADIKALNE NOVOSTI a cura di MARINO BUSDACHIN e SANDRO OTTONI - hanno collaborato: MASSIMO LENSI, FULVIO ROGANTIN, PAOLA SAIN JAN VANEK, ANDREA TAMBURI - TRIESTE, 1 gennaio 1989)
LUBIANA - L'on. Marco Pannella si recherà a Zagabria chiedendo d'essere ricevuto dalle autorità della Repubblica di Croazia, presso le quali insistere - nonostante i secchi dinieghi, ribaditi ieri da Belgrado - per l'effettuazione del Congresso del Partito Radicale.
La manifestazione inscenata l'altro giorno al valico italo-jugoslavo di Fernetti, in terra di nessuno, dai radicali guidati dall'on. Adelaide Aglietta e da rappresentanti di un movimento transnazionale istriano, ha infatti avuto echi discordanti sulla stampa jugoslava. Se la "Tanjug" è scesa in campo per affermare polemicamente il diritto dei governanti di Belgrado di negare il permesso a un congresso radicale che si propone di "imporre con la forza, in maniera scandalistica, un sistema multipartitico in Jugoslavia", non mancano tuttavia le opinioni a favore.
Il "Delo" di Lubiana si schiera apertamente dalla parte dei radicali: "La Jugoslavia non ha mai avuto bisogno dell'Europa come oggi". E nello stesso spirito ("Non possiamo andare verso l'Europa e impedire che l'Europa venga a noi") va la proposta di un deputato della Slovenia, che sollecita di concedere ai radicali, perdurando un divieto per Zagabria, ospitalità a Lubiana.
Ed è in questo solco, aperto dagli scontri d'opinione in Jugoslavia, che ha deciso d'inserirsi Pannella, il quale intende verificare oggi anche l'eventuale disponibilità delle autorità slovene, recandosi - dopo Zagabria - a Lubiana. Intanto è già stata fissata per il 27 dicembre la discussione, da parte dell'assemblea repubblicana della Slovenia, dell'interpellanza del citato deputato, favorevole appunto a uno spostamento da Zagabria a Lubiana della sede del congresso radicale. E già intorno a questa proposta c'è mobilitazione dei vari circoli - compresi gli italiani del Gruppo 88, da tempo orientati in questo senso - che vedrebbero con favore la nascita di un partito transnazionale, primo passo di un auspicato pluralismo politico.
Ma i tepi sono stretti. L'agenzia turistica Kompas oppone difficoltà a organizzare all'ultimo momento un congresso programmato per il 4 gennaio e tuttora vietato dal governo di Belgrado. Comunque vada, Pannella ha comunque ottenuto un buon risultato: quello di far discutere la stampa e l'opinione pubblica jugoslava.