I RADICALI NON SONO MILITARI PRUSSIANI
PRIMORSKI DNEVNIK - 22 dicembre 1988 - Pagina 1
SOMMARIO: Il resoconto della conferenza stampa tenuta da Marco Pannella dopo il colloquio con il Presidente della Repubblica Socialista Slovena Janez Stanovnik.
(RADIKALNE NOVOSTI a cura di MARINO BUSDACHIN e SANDRO OTTONI - hanno collaborato: MASSIMO LENSI, FULVIO ROGANTIN, PAOLA SAIN JAN VANEK, ANDREA TAMBURI - TRIESTE, 1 gennaio 1989)
Lubiana - Marco Pannella ha avuto un colloquio di due ore con il Presidente della Repubblica Socialista Slovena Janez Stanovnik e nel pomeriggio alla conferenza stampa ha detto che l'incontro è stato chiesto per telefono martedì da Bruxelles ed è stato reso possibile in breve tempo. Il colloquio è stato molto reale, corretto e cordiale. Il Presidente Stanovnik gli ha detto che il divieto del congresso è una decisione legittima della Presidenza Federale (governo - n.d.t.) ed è quindi valida per tutta la Jugoslavia.
Pannella ha detto che si sente onorato da questo incontro e rapporto che si differenzia molto dal modo e dallo stile che ha incontrato a Belgrado quando la stampa e la Tanjug lo hanno attaccato per aver calunniato Tito definendolo fascista, dicendo che cerca di rompere la Jugoslavia, che il PR è un partito fascista e simili. Per questo denunceranno la Tanjug richiederanno un indennizzo e i soldi saranno devoluti per la difesa giuridica degli obiettori di coscienza in Jugoslavia.
I radicali non possono ubbidire a nessuno come se fossero dei soldati prussiani e per questo Pannella ha anche parlato sulle nuove e differenti iniziative che, dall'altro lato, ha collegato con l'offerta del partito per raggiungere una soluzione di compromesso. Quest'ultima si deve basare sul rispetto, sul dialogo e sulla comprensione. Sono anche pronti a revocare il loro congresso per la prima volta e per questa decisione è competente il consiglio federale composto da un centinaio di persone. La situazione sta diventando sempre più grave e più tentano di dimostrare la loro amicizia e il loro appoggio alla Jugoslavia, e più vengono umiliati.
Pannella ha anche detto che sta aumentando l'appoggio alla loro mozione. Il deputato del PCI di Trieste Willer Bordon ha presentato al Parlamento una interpellanza nella quale esprime la speranza che il congresso si tenga in Jugoslavia.
Una simile interpellanza è stata presentata anche da Germano Marri, deputato del PCI. Ha elogiato DELO che ha pubblicato per intero la lettera degli eurodeputati al presidente del governo jugoslavo Branko Mikulic. In Jugoslavia ci sono ormai 168 militanti del PR e il loro numero è aumentato durante l'ultima settimana di altre 30 iscrizioni.
Pannella ha negato che Milosevic gli abbia offerto di convocare il Congresso a Belgrado. Tale domanda gli è stata posta da una giornalista serba. Ha detto che ha avuto il consenso dalle autorità comunali di Zagabria e che il Sindaco ha già annunciato che il 23 settembre saluterà i partecipanti.
In breve Pannella, da una parte sta offrendo la possibilità di dialogo e di compromesso, mentre dall'altra, parla di futura azione dei radicali che include varie possibilità, anche il Congresso a Zagabria, malgrado il divieto, da nonviolenti e pacifici quali i radicali sono e non ubbidienti come soldati prussiani.
BOGO SAMSA