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Spetic Stojan - 30 dicembre 1988
ZAGABRIA (69) IL CONGRESSO DEL PR

LETTERA ALLA REDAZIONE

PRIMORSKI DNEVNIK - 30 dicembre 1988 - Pagina 4

SOMMARIO: Le riserve del senatore Stojan Spetic sulla richiesta dei radicali di tenere il congresso a Zagabria. Finché Pannella non organizzarà un digiuno per la protezione degli sloveni in Italia - afferma Spetic - continuerò ad avere riserve sull'improvvisa amicizia dei radicali nei confronti della Iugoslavia.

(RADIKALNE NOVOSTI a cura di MARINO BUSDACHIN e SANDRO OTTONI - hanno collaborato: MASSIMO LENSI, FULVIO ROGANTIN, PAOLA SAIN JAN VANEK, ANDREA TAMBURI - TRIESTE, 1 gennaio 1989)

Gentile Redazione,

Non discuterò sulla fondatezza della richiesta radicale; lascio questo alla sovranità della Jugoslavia. Ma mi permetto di esprimere almeno qualche dubbio, il che, di sicuro, non farà piacere agli entusiasti, nuovi e vecchi, della politica radicale di Pannella.

Sono convinto che i radicali dovrebbero prendere in considerazione le misure di sicurezza dell'eventuale congresso a Zagabria. Che questa preoccupazione sia fondata è confermato dalla presenza di numerosi studenti palestinesi, che probabilmente non saranno entusiasti del sostegno che i radicali danno alla politica repressiva del governo israeliano.

Questa accentuata amicizia dei radicali nei riguardi della Jugoslavia non mi convince. Perché la Jugoslavia, per poter entrare nella CEE (con l'aiuto dei radicali) dovrebbe mettere a disposizione l'Istria e la Dalmazia per il ritorno dei centomila profughi del dopoguerra. Questa zona dovrebbe diventare un ``condominio''.

Che l'amicizia radicale sia un tantino ritardata è dimostrato dall'esperienza triestina. Non abbiamo dimenticato che Pannella ha dato un considerevole aiuto per la raccolta delle 65 mila contro l'accordo di Osimo e per la formazione della lista per Trieste. Il primo consiglio comunale dell'avvocato Cecovini era basato sull'alleanza della Lista con Almirante e Pannella a quel tempo consigliere comunale.

I radicali vantano il loro impegno per i diritti umani. Ma non mi risulta che abbiano mai appoggiato pubblicamente le lotte della minoranza slovena in Italia, cosa che sarebbe una conferma evidente della loro amicizia nei nostri confronti. Li ho invitati più volte a presentare di nuovo il progetto di legge, che era stato presentato alla camera dei deputati (anche se male formulato), oppure a ripresentare il primo progetto fatto dal deputato Loris Fortuna, uno dei radicali di vecchio stampo più validi. Sto ancora spettando una risposta.

Quando Pannella organizzerà un digiuno per la protezione degli sloveni in Italia aderirò prontamente. Per adesso permettetemi di avere un po' di riservatezza scettica riguardo agli entusiasmi generali di tutti quelli che soffrono per la perdita della memoria storica. Nonostante tutto auguro anche agli amici radicali e agli avversari un felice anno nuovo. Quando terranno il Consiglio a Trieste ricordino che anche le critiche più aspre sono prova di una sincera amicizia.

Sen. STOJAN SPETIC

 
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