CON IL DIGIUNO RISTABILIRE IL DIALOGO
PRIMORSKI NOVICE - 30 dicembre 1988
(RADIKALNE NOVOSTI a cura di MARINO BUSDACHIN e SANDRO OTTONI - hanno collaborato: MASSIMO LENSI, FULVIO ROGANTIN, PAOLA SAIN JAN VANEK, ANDREA TAMBURI - TRIESTE, 1 gennaio 1989)
Mercoledì hanno cominciato lo sciopero della fame, o come lo chiamano loro il ``digiuno di dialogo'', circa 450 iscritti e simpatizzanti del P.R. Nel comunicato stampa spiegano che desiderano ristabilire il dialogo con le autorità jugoslave e renderle così più sensibili nei riguardi del congresso radicale.
``Questa non è una iniziativa polemica'' aggiungono. Tra i digiunatori ci sono italiani, belgi, ungheresi, francesi, portoghesi, spagnoli e jugoslavi. Il digiuno dovrebbe andare avanti fino al 2 gennaio, cioè fino al momento del consiglio federale a Trieste. Nel frattempo, direttamente da Ouagadogou, Marco Pannella ha risposto alla gioventù slovena che gli aveva offerta la tessera di membro. Ha scritto che la gioventù slovena vuole essere, ed è, veramente a capo del processo per una completa democratizzazione politica e sociale della società jugoslava e del suo avvicinamento agli Stati Uniti d'Europa. ``Cercherò di non deludere le aspettative che mi avete imposto con l'inclusione nella vostra organizzazione con un impegno ancor maggiore. Spero che voi potrete contare su di me, come io e noi tutti stiamo contando su di voi''.