SOMMARIO: Un appello agli ecologisti, ai radicali, a Dp - primo firmatario Leonardo Sciascia - perché presentino un'unica lista verde, alternativa, libertaria, nonviolenta in occasione delle elezioni del Parlamento europeo del giugno 1989. Una lista che unisca persone provenienti da partiti, gruppi, associazioni diversi; una lista ricca per le diversità dei percorsi politici che vi possono confluire. Una lista che darebbe più forza a lotte e a grandi obiettivi facendo prevalere la logica dell'unità e della solidarietà su quella dell'autoconservazione dei propri orticelli elettorali.
(Notizie Radicali n· 21 del 1· febbraio 1989)
A cinque mesi dalle elezioni europee molta gente in Italia ed in Europa guarda a questa scadenza come ad un possibile appuntamento con coraggiose innovazioni. Guardare oltre i propri tradizionali confini di stato, interagire con persone e gruppi di diversa cultura e tradizione, costruire nuove e più larghe unità intorno ad obiettivi comuni: ecco la positiva sfida europea che oggi sta davanti a noi.
Ci sembrerebbe triste se a questo appuntamento di rinnovamento anche i settori più vivi della società italiana, dall'impegno e dalla coerenza dei quali la gente si aspetta altri e più consistenti segnali di nuove speranze, andassero semplicemente per riconfermare le logiche di partito e gli interessi di gruppo. Le nuove speranze sono oggi nutrite dalla diffusa presa di coscienza sulla necessità di una profonda conversione ecologica.
Ecologisti si sentono oggi tantissime persone che, per sentieri diversi, sono arrivate a porre la questione della pace con la natura come una priorità che non può che integrarsi con il lavoro per la pace e la giustizia tra gli uomini. Insieme ad un complesso disegno ecologista - che non è monopolio di alcuna formazione verde particolare - è possibile unire, rafforzare e riempire di nuovi contenuti tante altre significative esperienze di impegno civile, sociale, politico, religioso, culturale.
Ecco perché con questo appello chiamiamo ad un atto di generosità e di fantasia, alla costruzione di una convergenza elettorale, non come somma di sigle in un "cartello", ma come unità ricca della diversità dei percorsi e degli apporti che esprime, oltre i confini di gruppo e di partito.
Occorre generosità, perché le entità costituite e strutturate di partito, di federazione, di associazione ecc. accettino di farsi un po'' da parte per assecondare un processo di aggregazione che può aprire nuove speranze e spazi. Occorre generosità di tante persone, significative in virtù delle loro esperienze collettive e personali, perché accettino di dare forza ad un simile progetto con la loro candidatura disinteressata e senza rete. Ed occorre fantasia per immaginare una rappresentanza politica che raccolga e superi positivamente diverse esperienze finora minoritarie per portarle con nuova autorevolezza e credibilità davanti all'elettorato, così rimettendo in discussione assetti consolidati. Non mancano esempi di come questo sia possibile, e di quali perdite comporti il non volerlo osare.
Il significato e la portata di una tale convergenza andrebbero oltre la scadenza elettorale, darebbero più forza a lotte e grandi obiettivi, darebbero un contributo di rinnovamento alla politica e per un'alternativa al quarantennale sistema italiano di potere.
Rivolgiamo questo appello in due direzioni: alle tante e tante persone che potrebbero diventare protagonisti attivi di un grande atto di speranza, ed a quei gruppi costituiti (dalla federazione delle Liste Verdi al Partito radicale, da Democrazia proletaria alle rappresentanze dell'autonomismo democratico, da chi ha tentato di dare rappresentanza politica alla liberazione delle donne, alla difesa coerente dei diritti dei lavoratori, alla terza età e all'emarginazione, alla tutela dei consumatori, all'impegno per il Terzo Mondo) ed alle associazioni e realtà di base che esprimono in molteplici forme il meglio della presa di coscienza civile in atto in Italia oggi. Nonostante alcuni atti di riconferma della propria autosufficienza, ci sembra che in tutte queste realtà esistano anche segnali di scioglimento delle proprie rigidità (il Partito radicale ha dichiarato di rinunciare a proprie liste) e che il dibattito per andare al di là dei propri "paletti di confine" non possa considerarsi già chiuso. Ora c'è biso
gno che la logica dell'unità e della crescita di solidarietà tra persone prevalga su quella dell'autoconservazione degli orticelli, e questo è possibile. Si pensi quale forza avrebbe una cordata con 81 tra i più significativi nomi di donne e di uomini, diversi per collocazione e cultura politica, ma impegnati in una comune lista verde, alternativa, libertaria, nonviolenta per le elezioni europee. Si aprano i reciproci confini e si sperimenti quanto possa essere bello ritrovarsi intorno a comuni obiettivi senza rinnegare le proprie specificità, sapendosi proporre alla gente come moltiplicatori di iniziativa, di impegno, di alternativa!
LEONARDO SCIASCIA
DARIO FO
VIRGINIO BETTINI
docente universitario ed ecologista
MIRELLA BELVISI vicepresidente Italia Nostra - Roma
GIULIANO MARTIGNETTI membro direttivo nazionale Lega Ambiente
ORESTE DEL BUONO scrittore
GIANNI CAVINATO presidente Agrisalus
LUIGI MANCONI sociologo
FRANCO ZECCHINATO vicepresidente Associazione italiana agricoltura biologica
DAMIANO DAMIANI regista
NINO MANFREDI attore
PASQUALE SQUITIERI regista
CLAUDIA CARDINALE attrice
GIORGIO SAVIANE scrittore
RAFFAELE LA CAPRIA scrittore
GIUSEPPE PAVANI responsabile Comitato antitraffico
LUCIO MANISCO giornalista
GIORGIO BERTANI editore
CARLO FURLAN segretario Lega ambiente Veneto
EDVIGE RICCI Università Verde
MARIO DI CARLO segretario Lega ambiente Lazio
MARIO CHIAVETTA responsabile Wwf Emilia-Romagna
CESARE BURDESE direttivo Italia nostra - Torino
BENIAMINO BONARDI direttivo nazionale Lega ambiente
CARLO MARCHESI responsabile ambiente Unione agricoltori - Bologna
LINO SANTORO presidente Lega ambiente Venezia Giulia
ROBERTO PINTOR vicepresidente Terra nuova - Veneto
PIETRO CROCE antivivisezionista
EZIO GALLORI coordinamento Cobas
TOMMASO MANCINI avvocato
AMATO LAMBERTI presidente Osservatorio sulla camorra - Napoli
GIUSEPPE BARBERA redazione Papir - Palermo
ANDREA PROTO Mondo verde - Genova.
ALBERTO MORAVIA
FOLCO QUILICI regista
GINO PAOLI musicista
ANGELO BRANDUARDI musicista
PINO CARUSO attore
ALBERTO LATTUADA
UGO DESSY
LEA MASSARI attrice
padre RAMOS JOSE' REGIDOR
ANTON GIULIO MAJANO
FRANCA VALERI attrice