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Arnao Giancarlo - 1 marzo 1989
Droga: le comunità terapeutiche
A cura di Giancarlo Arnao

SOMMARIO: Alcuni risultati dei trattamenti sui tossicodipendenti nelle comunità terapeutiche.

"...la comunità non è il toccasana. E' la soluzione per certi momenti e per certe persone, non per tutti. Comunque sempre limitata nel tempo. La nostra esperienza ci dice che la comunità è proponibile nel 12-15% dei casi. Gli altri vanno risolti in altro modo"

(Don Ciotti, intervista ad "Avvenimenti", 1 marzo 1989)

Secondo Parry e OHare, l'incidenza dei successi dei trattamenti si situa intorno al 15%, e il direttore di un centro di trattamento USA ha dichiarato che forse 6 su 25 soggetti trattati avrebbe avuto successo "Mersey Drug Journal", vol. 2 no.1, 1988.

Soggetti in trattamento presso le CT alla fine del 1988: 8017, contro 27906 in trattamento presso le strutture pubbliche (fonte: Osservatorio permanente del Min. Interno, Repubblica, 15/04/89). 8017, sul totale stimato di 200-300mila tossicodipendenti rappresenta il 2,7-4%; 27906 rappresenta il 9,3-13,9%. Risulta comunque che soltanto il 12-18% dei tossicodipendenti è in contatto con servizi di trattamento

Dati su CT italiana (Gori) vedi Arnao in Giannichedda book n.637

FUNZIONALITA' CT IN USA E AUSTRALIA

Le CT accettano fra il 10 e il 50% di coloro che richiedono il trattamento. Il 15% dei trattati completa il trattamento; di questi il 90% raggiunge l'astinenza (non quantificata); dati di Luger sulla Odyssey House ("Mental Health in Australia", 1(11): 29-30, cit. da Marks su JDI, Winter 1990, p. 158). Questo dato concorda con altri fissando la funzionalità delle CT ATTORNO AL 15 PER CENTO (sui soggetti che richiedono il trattamento).

Secondo altra ricerca australiana 7 su 8 dei trattati in CT (che corrisponde appunto all'87.5%) hanno la stessa prevalenza di commettere reati di soggetti condannati per altri reati (cit. da Marks su JDI, Winter 1990,p. 157)

CIVIL COMMITMENT (una sorta di cura coatta molto usata in USA) dà risultati di completamento del trattamento fra il 10 e il 100% (quindi difficile da valutare) e una prevalenza di astinenti del 30% fra coloro che hanno completato il trattamento; ma l'astinenza è valutata solo su un mese e vi è un aumento di uso di altre droghe (ibid.)

Questi dati sono riferiti da Marks ad una valutazione complessiva sui dati degli USA (ibid.)

 
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