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NR - 25 marzo 1989
Droga: la risoluzione politica approvata dal Congresso di fondazione della LIA

SOMMARIO: Il testo della Risoluzione politica approvata all'unanimità dal Congresso di fondazione della Lega Internazionale Antiproibizionista (Roma, 30 marzo - 1· aprile 1989)

(Notizie Radicali n· 66 del 25 marzo 1989)

1. Le droghe proibite sono sempre più ampiamente disponibili, in un circolo di criminalità che si allarga sempre più.

2. Il proibizionismo è fallito. Questo fallimento non è riconosciuto nè dalle legislazioni nazionali, nè dalle istanze internazionali - soprattutto le Nazioni Unite - che formulano le politiche delle droghe.

3. Il proibizionismo ha prodotto il commercio illegale delle droghe e i gruppi che ne traggono profitto.

4. Il commercio criminale delle droghe è multinazionale, e va estendendosi dal Nord America all'Europa, al Medio Oriente, all'Asia, al Nord Africa e specialmente all'America Latina.

5. Le organizzazioni dominanti - i cosiddetti cartelli, le triadi, le mafie e le famiglie - minacciano la pace privata e la stabilità politica. Le azioni repressive delle Agenzie statali peggiorano i pericoli.

6. Il fallimento del proibizionismo ha trasformato una questione di scelta personale e di salute in un dramma a dimensioni mondiali. La criminalità che ne deriva mette anche in pericolo i comuni cittadini, la loro sicurezza e le loro libertà civili.

7. Mai delle cattive leggi, anche se fatte con buon intento, hanno avuto effetti così disastrosi da quando gli Stati Uniti introdussero il proibizionismo sull'alcool nel 1919.

8. La versione moderna del proibizionismo ha cambiato le nostre grandi città in campi di battaglia, senza riuscire a salvaguardare quelli che intendeva proteggere. Chi è tentato dalle droghe pesanti è spinto verso la criminalità e le malattie, di cui l'Aids è la peggiore. I consumatori occasionali si trovano a rischio di imprigionamento, i consumatori regolari cadono nel crimine per finanziare la loro abitudine, i normali cittadini si vengono a trovare in pericolo.

9. Il costo del tentativo fallito di proibire alcune droghe, pur permettendo la pubblicità e la vendita di altre quali l'alcool e il tabacco, è universale e incalcolabile. La libertà stessa è messa in pericolo dall'applicazione e dalle leggi contro le droghe, senza nessun vantaggio per gli individui o per la società.

Noi sottoscritti, convenuti al Congresso di fondazione della Lega Internazionale Antiproibizionista, ci impegnamo sui seguenti obiettivi:

A. Costituire un coordinamento di persone e di organismi in campo scientifico, sociale e politico che si propongano gli stessi obiettivi della Lega antiproibizionista.

B. Diffondere informazione e conoscenza sulle politiche della droga e sui danni provocati dall'attuale sistema proibizionista e le sue conseguenze sulla criminalità.

C. Contrastare le posizioni e la politica a sostegno del proibizionismo attualmente praticata dalle Nazioni Unite e dalle sue agenzie, nonché la legislazione internazionale delle convenzioni.

D. Intraprendere e sostenere tutte le azioni a livello internazionali e nazionali volte a smantellare il sistema proibizionista.

 
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