SOMMARIO: La nota formale consegnata alla Cee dall'Ambasciata della Repubblica popolare cinese presso la Comunità europea
(Notizie Radicali n· 66 del 25 marzo 1989)
»Con i complimenti della Missione della Repubblica popolare cinese presso la Comunità europea.
1. Secondo alcune informazioni, tre parlamentari europei di nazionalità italiana sono in procinto di presentare d'urgenza al Parlamento Europeo un progetto di Risoluzione concernente la situazione tibetana, accusando calunniosamente il governo cinese di dedicarsi alla repressione in Tibet e chiedendo ai dodici paesi membri della Comunità europea di rispondere all'appello del Dalai Lama, al fine di convocare una riunione internazionale per discutere il sedicente "programma di pace" del Dalai Lama. Siamo vivamente preoccupati al riguardo.
2. La Regione autonoma del Tibet è parte integrante della Cina. Gli affari del Tibet fanno parte della politica interna cinese. Nessun governo, parlamento o individuo straniero ha il diritto d'intromettervisi. Se il Parlamento Europeo discuterà della situazione del Tibet, ciò costituirà un'ingerenza negli affari interni della Cina, e noi non potremo assolutamente accettarlo.