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NR - 25 marzo 1989
Rifugiati e diritto d'asilo

SOMMARIO: La proposta di legge del Gruppo parlamentare federalista europeo per l'abolizione della clausula di riserva geografica che in Italia limita il diritto di asilo ai soli rifugiati politici europei.

(Notizie Radicali n· 66 del 25 marzo 1989)

Il Gruppo parlamentare federalista europeo della Camera dei Deputati (primo firmatario Francesco Rutelli) ha presentato una proposta di legge per l'abolizione della clausola di riserva geografica, che ha comportato sinora un'intollerabile discriminazione in quanto il diritto d'asilo è riconosciuto in Italia solo ai rifugiati politici di nazionalità europee. Viceversa, la Costituzione italiana parla chiaro. Al 3· comma dell'art. 10 viene riconosciuto il diritto d'asilo allo "straniero al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana".

Purtroppo, a quarant'anni dall'approvazione della Carta costituzionale, non sono stati ancora regolamentati per legge né lo status di rifugiato, né la concessione del diritto d'asilo.

L'Italia, aderendo alla Convenzione di Ginevra del 1951 sullo statuto dei rifugiati, appose la citata "clausola di riserva geografica", successivamente ammettendo altre limitate eccezioni per alcuni esuli cileni e dei gruppi di "boat people" vietnamiti.

A sottrarsi a quest'obbligo interno e internazionale, l'Italia è rimasta in compagnia di Malta, Principato di Monaco, Turchia e pochissimi altri paesi nel mondo.

Abolire questa clausola sarebbe un modo degno di celebrare il 40· anniversario della Dichiarazione dei diritti dell'Uomo e sarebbe il primo passo necessario per pervenire a un'efficace regolazione del flusso di immigrazione dal Terzo Mondo.

Per stabilire argini certi nei confronti dell'immigrazione clandestina e dell'illegalità, è preliminarmente necessario che al perseguitato, qualunque sia la sua provenienza geografica e politica, sia riconosciuto lo status adeguato e il conseguente diritto d'asilo.

Per illustrare il contenuto e gli obiettivi della proposta di legge l'Osservatorio sui diritti umani ha organizzato un convegno al quale hanno partecipato esponenti di Amnesty International, dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, il presidente della Commissione per i diritti umani della Presidenza del Consiglio e inoltre docenti universitari, parlamentari, amministratori locali, responsabili governativi, esponenti di forze politiche e sindacali, rappresentanti di organizzazioni non governative cattoliche e laiche, nonché numerosi esponenti delle diverse associazioni di immigrati e rifugiati stranieri in Italia.

E' stato confortante riscontrare la quasi assoluta unanimità di consensi alla proposta di legge, ritenuta il primo ma necessario passo per una regolamentazione generale della materia.

 
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