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NR - 1 aprile 1989
Diritti umani - Stati Uniti: Paula Cooper
("Numero unico" per il 35· Congresso del Partito Radicale - Budapest 22-26 aprile 1989 - Edizioni in Inglese, Ungherese e Serbocroato)

"Una teen-ager americana è divenuta famosa in Europa, ed è lì oggetto di dibattito. Non è una rock star o un'atleta di rilievo internazionale, ma un'assassina confessa". La ragazza è Paula Cooper, giovanissima negra di Gary (Indiana), spiegava poi il Washington Post, in un editoriale di prima pagina del settembre '87 dal quale è tratta la citazione, che si schierava in favore della campagna d'oltreoceano.

Paula Cooper fu condannata alla sedia elettrica per un delitto commesso all'età di quindici anni; è divenuta, in Europa, il simbolo della atrocità della pena di morte, e della campagna per la sua abolizione.

Fu il Partito radicale ad aprire le mobilitazioni soprattutto in Italia - immediatamente dopo la condanna di Paula - con l'avvio di una raccolta di firme e con una serie di manifestazioni; e con la promozione del Coordinamento "Non uccidere", che unisce ormai oltre cento organizzazioni religiose e laiche nella comune campagna per l'abrogazione della lugubre sanzione.

Da quel momento sono state raccolte in Europa circa tre milioni di firme; si sono mobilitate personalità autorevolissime, quali il Pontefice Giovanni Paolo II; sono giunte al governatore dello Stato dell'Indiana e al Presidente Reagan centinaia di migliaia di petizioni e appelli; si è creato un caso Paula Cooper, ed è tornato ad aprirsi - almeno in alcuni settori dell'opinione pubblica americana - il dibattito sulla pena capitale.

E ora la campagna - che pure, finora, ha raggiunto di già spesso gli Stati Uniti attraverso la televisione e i giornali - abbandonerà l'Europa, per trasferirsi proprio negli USA, all'inizio della prossima primavera, con una grande convention Europa-America.

Perché sono e rimangono proprio gli USA il primo, più immediato interlocutore della campagna abolizionista. Ne va della credibilità del mondo democratico; ne va della "esportabilità" dei valori concreti di giustizia e di libertà laddove questi sono conculcati e violati, irrisi. Non potrà contagiarsi diritto e diritti, rispetto e affermazione di questi dove sono calpestati finché permarrà nell'ordinamento giuridico di un grande paese democratico la previsione della pena capitale.

Civiltà è essere diversi da chi uccide.

 
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