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Arnao Giancarlo - 28 aprile 1989
LA CONFERENZA DI FONDAZIONE DELLA LEGA INTERNAZIONALE ANTIPROIBIZIONISTA pubblicato sull'International Journal on Drug Policy, n.1, Lug-Ago 1989

La Conferensa di Fondazione della L.I.A. è stata organizzata dal CORA (Coordinamento Radicale Antiproibizionista) e dal Partito Radicale.

Le basi di questo avvenimento sono state poste durante il Convengo Antiproibizionista tenutosi a Bruxelles (dal 29 sett. al 1 ott. 1988), nel quale, per la prima volta, scienziati e operatori in disaccordo con le attuali strategie antidroga hanno potuto incontrarsi e scambiare le proprie opinioni: hanno partecipato esperti provenienti da Belgio, Canada, Francia, Gran Bretagna, Italia, Olanda, Spagna e Stati Uniti.

A Roma (30 marzo - 1 aprile 1989) si sono incontrati 42 congressisti, in rappresentanza di 15 nazioni: Canada, Belgio, Colombia, Venezuela, Bolivia, Francia, Gran Bretagna, Italia, Olanda, Brasile, Svizzera, RFT, Danimarca, Spagna e Stati Uniti. Essi appartenevano a tutti i settori professionali connessi col problema della droga: psicologi, sociologi, economisti, medici, magistrati, avvocati, criminologi, politici, ufficiali di polizia. Un altro personaggio che ha avuto un certo risalto sulla stampa italiana è stato Ralph Salerno, per il suo ruolo di poliziotto antiproibizionista, piuttosto inconsueto rispetto alle idee stereotipate che esistono sull'argomento.

Particolarmente interessanti sono state le comunicazioni dei rappresentanti dell'America Latina, che hanno espresso per la prima volta in Europa, e forse nel mondo, delle posizioni diverse da quelle ufficiali.Ciononostante, la Conferenza è stata seguita dai mass media in modo del tutto inadeguato al livello del dibattito. Negli stessi giorni si stava discutendo al Senato italiano una legge iper-repressiva (voluta in gran parte dal leader socialista Craxi), e la stampa ha generalmente presentatao la Conferenza come una contromossa alla legge socialista. L'unica eccezione è stato il settimanale "L'Espresso", che ha anche collaborato al lancio dell'iniziativa.

La Conferenza ha approvato le seguenti risoluzioni politiche:

1. Le droghe illegali sono disponibili sempre più ampiamente, in un cercio criminoso che si allarga sempre di più.

2. Il proibizionismo ha fallito. Il fallimento non viene ammesso dai governi nazionali e dalle organizzazioni internazionali, specialmente dall'ONU, che guida la politica sulla droga.

3. Il proibizionismo è stato la causa del narcotraffico e dei gruppi che ne traggono profitto.

4. Il traffico criminale di droga è internazionale, e si estende dal Nord America all'Europa, al Medio Oriente, all'Asia, all'Africa del Nord e, in modo particolare, all'America Latina.

5. Le organizzazioni che lo controllo - cartelli, Triade, Mafia, famiglie ecc. - minacciano la pace privata e la stabilità politica in tutto il mondo. Le azioni repressive degli stati peggiorano i pericoli.

6. Il fallimento del proibizionismo ha trasformato una questione di scelta e salute personale in un dramma di dimensioni mondiali. Il crimine che ne consegue minaccia anche i cittadini ordinari, la loro sicurezza e le loro libertà civili.

7. Dopo che gli Stati Uniti introdussero la politica proibizionista sull'alcool nel 1919, non ci sono più state cattive leggi che abbiano ottenuto effetti altrettanto nocivi.

8. La versione moderna del proibizionismo ha trasformato le grandi città in campi di battaglia, senza salvaguardare coloro che intendeva proteggere. Chi viene tentato dalle droghe pesanti è gettato nella criminalità e nella malattia, la peggiore delle quali è l'AIDS. I consumatori casuali rischiano la prigione, quelli regolari sono spinti verso il crimine per finanziare la loro abitudine, i cittadini qualsiasi sono messi in pericolo.

9. Il costo del fallimento del tentativo di proibire alcune droghe, mentre viene permessa la pubblicità e la vendita di altra, come l'alcool e il tabacco, è universale e altissimo.

10. La libertà stessa sta venendo rapidamente messa in crisi dalla repressione causata dalle leggi antidroga, senza alcun vantaggio per gli individui o per la società.

11. Noi sottoscritti, al Congresso di Fondazione della Lega Internazionale Antiproibizionista, ci impegniamo a perseguire i seguenti obiettivi:

a. coordinare persone e organizzazioni in campo sociale, scientifico e politico, per sostenere gli obiettivi della Lega.

b. diffondere informazione e comprensione in merito alle politiche sulla droga e ai danni causati dall'attuale sistema proibizionista e alle sue conseguenze sulla criminalità.

c. a controbattere alle argomentazioni e alle politiche che mantengono il proibizionismo attualmente praticato dall'ONU e dai suoi organismi secondo le Convenzioni esistenti.

d. a promuovere e sostenere azioni a livello nazionale ed internazionale per smantellare il sistema probizionista.

Presidente della Lega è stata eletta Marie Andree Bertrand, criminologa dell'Università di Montreal e membro della Commssione Canadese di Inchiesta sugli usi non terapeutici della droga.

Vicepresidenti: Vice-presidents: Rosa Del Olmo (Lettrice di Criminologia all'Universita di Caracas, Venezuela), Remo Di Natale (giurista, fondatore del Partito dell'alternativa Bolivia), Lester Grinspoon (psichiatra, Harvard Medical School, USA), Marco Pannella (deputato al Parlamento Europeo per il Partito Radicale, Italia), Luis Diez Ripolles (Lettore in Legge Criminale all'Università di Malaga, Spagna), Ralph Salerno (USA).

Tesoriere: Georg Thamm (sociologo, RFT).

Segretari esecutivi: Peter Cohen (Università di Amsterdam), Anthony Henman (membro del Consiglio Statale di Sao Paulo, Brasile), Marco Taradash (co-fondatore del CORA, Italia), George Thamm, Kevin Zeese (avvocato, vice presidente della Drug Policy Foundation, Washington).

I fondatori: : Alexander, Apap, Arnao, Brecher,Carasquilla, Castrillo, Del Gatto, Carcia, Harman, Joset, Lamberti, Lewis, Manconi, Martino, Mirtenbaum, Nadelmann, Picard, Pomeroy, Randall, Roelandt, Savater, Sengers (European Movement for the Normalization of Drug Policy, Rotterdam), Stevenson, Szasz, Ulburghs, Verbeke, Van Vliet, Van de Wijngaart, Winslow, Zorilla.

 
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