SOMMARIO: Protesta perché l'"Unità" ha censurato l'intervista fattagli dal giornalista F. Rondolino, togliendo il "preciso riferimento" da lui fatto all'iscrizione del deputato PCI Willer Bordon al partito radicale. Purtroppo - e questo non è il solo caso - l'"Unità" "sembra tendere a marginalizzare sempre più il dialogo e il rapporto con le forze laiche", i radicali ma anche un Giorgio La Malfa con le sue "nuovissime" posizioni.
(NOTIZIE RADICALI agenzia, 23 giugno 1989)
Roma, 23 giugno - N.R. - Marco Pannella ha dichiarato:
"Ieri, il collega Fabrizio Rondolino mi ha chiesto una intervista per 'L'Unità'. L'ho data. 'L'Unità' è padrona di dare il rilievo che crede alle mie interviste; ma non di censurarle. Il che è invece accaduto. In particolare, ma non solamente, togliendo il preciso riferimento che facevo all'iscrizione al Partito Radicale del deputato del PCI Willer Bordon. O, ancora, togliendo forza e precisione alla vera e propria 'informazione' che davo ai lettori del 'L'Unità' sul fatto che non avevamo in modo generico, ma in tutti i nostri comizi e nelle televisioni chiesto agli elettori un forte sostegno anche elettorale al 'nuovo PCI'.
Ho già rilevato che 'L'Unità' sembra tendere a marginalizzare sempre più il dialogo e il rapporto con le forze laiche, in primo luogo con i radicali e me per primo; che dinanzi alla chiara e nuovissima risposta di Giorgio La Malfa, da questi data dalle colonne dell'Espresso' all'invito di Occhetto ai laici a 'sdoganare' le nuove posizioni del PCI, con cui si rilanciava 'il dialogo' alla vigilia della campagna elettorale, 'L'Unità' mostrò di non accorgersene neppure. Così, sin dalla campagna nella Venezia Giulia - Friuli dello scorso anno, passando per quelle a Catania e a Bolzano ed ora per le elezioni europee, i lettori dell'Unità', i militanti comunisti si sono visti sistematicamente sottrarre l'informazione sul mio e nostro appoggio elettorale, pur essendo concorrenti, in momenti in cui il PCI rischiava d'esser isolato e i compagni di base in difficoltà nella loro lotta quotidiana.
Potrei continuare in questo elenco, ma non serve. Mi sembra che molto spesso, però, per conoscere le iniziative e i punti di riferimento, le scelte anche di rinnovato linguaggio, del Segretario del PCI, è stato fin qui, e sempre più, necessario leggere la 'Repubblica' piuttosto che 'L'Unità'.
La censura di stamane, dunque, sarà pure marginale, ma continua a testimoniare di un metodo non nuovo per mettere la mordacchia a quel che del 'nuovo' PCI e del 'nuovo' partito Radicale evidentemente a via dei Turini si continua a non apprezzare."