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Stanzani Sergio - 3 luglio 1989
Consiglio federale PR: Lettera a Gorbaciov

SOMMARIO: Lettera con cui il Primo segretario del Partito Radicale Sergio Stanzani si rivolge al Presidente del Soviet Supremo dell'Urss Michail Gorbaciov per la concessione del passaporto e del visto ai cittadini sovietici invitati a partecipare al Consiglio federale del PR.

Roma, 3 luglio 1989

Al Presidente del Soviet Supremo dell'Urss

Segretario Generale del PCUS

Mikhail Gorbaciov

Signor Presidente e Segretario Generale,

ci rivolgiamo direttamente a Lei, per segnalarLe che abbiamo rivolto - attraverso le normali vie diplomatiche - per tramite del Consolato di Parigi alle autorità governative e politiche dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche la richiesta che sia concesso il passaporto e il visto ad alcuni cittadini sovietici che sono stati da noi invitati a partecipare al nostro Consiglio federale che si svolgerà a Strasburgo dal 26 al 31 Luglio in coincidenza con l'apertura dei lavori del nuovo Parlamento Europeo.

La richiesta riguarda in primo luogo la signora Evghenia Debranskaja (Mosca), che il congresso del nostro Partito, svoltosi a Budapest dal 22 al 26 Aprile 1989, ha eletto di pieno diritto membro del Consiglio federale. Per questa vostra concittadina e nostra compagna noi chiediamo che Le sia consentito di partecipare a tutte le riunioni del nostro Consiglio federale oltre a questa prossima di Strasburgo.

Abbiamo inoltre invitato a partecipare ai nostri lavori come osservatori i signori: Ekaterina Podolzeva (Leningrado), Nikolaj Chramov (Mosca),Yurij Afanasiev (deputato, Mosca), Vitalij Korotich (deputato, Mosca), Lev Michajlovic Timoveev (Mosca), Sergeij Ivanovic Grigorianc (Mosca).

Ci siamo permessi di rivolgerci direttamente a Lei perché sappiamo che le procedure per la concessione dei passaporti e dei visti sono ordinariamente più lente.

Noi confidiamo che, nonostante la relativa vicinanza dei tempi, tutti i nostri invitati siano messi nella condizione di poter partecipare sin dall'inizio ai nostri lavori. Sappiamo di non dover far ricorso per questo alla scrupolosa applicazione delle norme del Trattato di Helsinki. Ci permettiamo invece di sottolineare l'importante contributo che questa partecipazione di cittadini sovietici può dare al nostro dibattito sulle prospettive dei processi di perestrojka e di trasparenza in atto in Urss e sui rapporti fra URSS e la Comunità Europea.

Ci permettiamo inoltre di informarla che il Partito Radicale, che ha operato a lungo come forza politica prevalentemente italiana, da due anni ha scelto di trasformarsi in movimento politico transnazionale e transpartitico, decidendo di non concorrere in alcun modo alla lotta politica interna e alla vita delle istituzioni nazionali di ciascun Paese, a cominciare dalla stessa Italia. Del Partito Radicale fanno parte attualmente cittadini di 11 diversi Paesi, di diverso orientamento politico e di diversa fede religiosa ma accomunati dal desiderio di concorrere insieme alla governabilità dei grandi problemi della nostra epoca (democrazia, diritti umani, controllo delle nuove tecnologie, salvaguardia del pianeta dai rischi di catastrofe ecologica, lotta alla fame e al sottosviluppo).

Il Primo segretario Sergio Stanzani.

Ho pregato Jean Maurice Duval, membro della Segreteria del Partito Radicale, di consegnare copia di questa lettera all'ambasciatore sovietico a Parigi. Copie della lettera sono state affidate anche al Ministro degli Esteri italiano e all'ambasciatore sovietico a Roma.

 
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