Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
dom 08 dic. 2024
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Archivio Partito radicale
NR - 14 agosto 1989
Molte iniziative, poche risorse

SOMMARIO: La cronistoria delle tante iniziativa del Partito radicale nel mese di Agosto del 1989, scandite dal modesto numero di iscrizioni e di contributi al Pr.

(Notizie Radicali n.175 del 14 agosto 1989)

12 agosto

1 completamento di iscrizione, 150.000 lire.

Il segretario federale Antonio Stango e Marino Busdachin, consigliere federale, arrivano a Mosca per affrontare direttamente la questione della presenza al Consiglio Federale dei sette cittadini sovietici invitati. La concessione dei due visti turistici ai radicali è il frutto di una prima importante apertura delle autorità sovietiche: i visti sono stati infatti dati eccezionalmente, con procedura d'urgenza, nella serata di ieri, superando gli ostacoli precedentemente frapposti. Non ancora concesso, invece, quello per missione politica chiesto per Emma Bonino attraverso il ministero degli Esteri e l'ambasciata italiana. Stango e Busdachin incontrano in serata, a Mosca, tre iscritti al Partito radicale, Evghenja Debranskaja, Ekaterina Podolzeva e Nikolaj Khramov.

Prosegue l'indagine per conoscere le ragioni del disservizio del numero 15 della Sip, il quale serve per comunicare con i Paesi non collegati dalla telesezione. Si apprende dal vicedirettore del servizio, che le linee di collegamento con la Russia sono solo sei, ridotte a cinque effettive perché una é permanentemente utilizzata dalla Rai.

13 agosto

Nessuna iscrizione, nessun contributo.

14 agosto

Nessuna iscrizione, nessun contributo.

15 agosto

Nessuna iscrizione, nessun contributo.

Si tiene a Roma, davanti alla sede della Sip, una manifestazione per protestare contro il numero 15 della Sip, alla quale partecipano tra gli altri il Primo segretario Stanzani, il Tesoriere Vigevano, i Vicesegretari Bonino e Cicciomessere e i Segretari federali Di Lascia e D'Elia.

16 agosto

4 iscrizioni, 855.000 lire; 3 completamenti d'iscrizione, 263.000 lire; 1 aumento quota, 150.000 lire; 2 contributi, 150.000 lire. Per un totale di 1.418.000 lire.

17 agosto

7 iscrizioni, 1.331.500 lire; 6 completamenti d'iscrizione, 457.500 lire; 3 aumento quota, 61.500 lire; 1 iscrizione parziale, 30.000 lire. Per un totale di 1.880.500 lire.

Yurij Afanasiev, direttore dell'istituto storico di Mosca, che si trova a Parigi per una ricerca del suo Istituto, comunica che parteciperà ai lavori del Consiglio federale.

In serata si tiene a Mosca una assemblea degli iscritti radicali sovietici, alla quale hanno partecipato Antonio Stango e Marino Busdachin, che hanno costituito l'associazione "Libertà e pace". Sono ormai oltre settanta gli iscritti sovietici al Partito radicale e, nella sola riunione, si sono iscritti altri sei cittadini russi. Durante l'assemblea è stato stilato un documento sui Patti Molotov-Ribbentrop (pubblicato in altra parte di NR).

18 agosto

1 iscrizione, 182.500 lire; 1 completamento d'iscrizione, 50.000 lire; 1 contributo 50.000 lire. Per un totale di 282.500 lire.

"Con singolare iniziativa, il Governo cecoslovacco ha inviato a tutte le sue rappresentanze diplomatiche, ed alle Agenzie di stampa internazionali, una sorta di "diffida": se giornalisti, turisti, "provocatori" di vario genere dovessero trovarsi in difficoltà dinanzi alle iniziative poliziesche volte a vietare qualsiasi forma di celebrazione o di ricordo della primavera cecoslovacca e dell'intervento normalizzatore dei carri armati del patto di Varsavia, il Governo di Praga declina ogni responsabilità che deve, invece, esser sin d'ora ritenuta propria delle eventuali vittime.

Noi comprendiamo bene - ha dichiarato il Primo segretario Stanzani - a che cosa il Governo cecoslovacco allude: lo scorso anno, infatti, non potendo prendersela con gli oppositori di Charta 77 e delle altre organizzazioni di resistenza democratica, che si erano pronunciate contro qualsiasi forma di manifestazione popolare contro il regime (allora, come oggi, d'altra parte) reiteratamente e pubblicamente accusò il Partito Radicale "italiano" d'essere stato all'origine dell'improvvisa e grande manifestazione popolare. Furono mostrate alla stampa e alla televisione foto di macchine "abbandonate" dai radicali, volantini distribuiti nei giorni precedenti in varie zone del Paese, da militanti fra i quali l'allora deputato europeo Giovanni Negri, segretari del Partito, militanti radicali di cinque nazionalità. Poiché, comunque, il Partito radicale transnazionale, nonviolento, democratico, antidittatoriale che noi siamo, è e sarà presente in Cecoslovacchia, nelle forme che riterremo più adeguate per combattere contr

o un regime illiberale e antipatriottico, antieuropeo e violento, rispondiamo sin d'ora che responsabili delle violenze poliziesche e delle menzogne di regime saranno coloro che non consentono in Cecoslovacchia l'esercizio dei diritti umani e civili che, trattati internazionali, carte dei diritti dell'uomo e la stessa Costituzione locale garantiscono, invece, ad ogni uomo e ad ogni donna, anche in Cecoslovacchia. Ci auguriamo che la stampa italiana, oltre che quella internazionale, non sia tutta in vacanza, o altrove, in giorni che a Praga saranno comunque quelli del ricordo della Primavera e di lotta per la libertà, il diritto, la giustizia, e la pace. Vi sono molti modi per collaborare, anche per omissione o per leggerezza, con la violenza delle dittature che appestano il nostro mondo."

Da Mosca il deputato gorbacioviano Alexievich Korotich, direttore del settimanale "Ogoniok" e membro della commissione Molotov-Ribbentrop, comunica che parteciperà ai lavori del Consiglio federale. Il deputato sovietico si é impegnato ad intervenire perché sia autorizzato celermente il visto agli altri invitati, iscritti e membri, per i quali sussistono ancora impedimenti. Alexievich Korotich ha, inoltre, espresso la sua disponibilità ad ospitare nelle pagine del giornale di cui é direttore (tre milioni e mezzo di copie) interviste ad esponenti del Partito radicale.

19 agosto

4 iscrizioni, 760.000 lire; 10 aumenti quota, 3.065.000 lire; 1 contributo, 400.000 lire. Per un totale di 4.225.000 lire.

Marco Pannella annuncia che l'indomani inizierà uno sciopero della fame nonviolento, di dialogo e di testimonianza, che proseguirà fino al momento dell'arrivo a Roma dei nostri invitati e nostri iscritti sovietici, o alla assoluta certezza che questo avvenga. (Il testo integrale è pubblicato in prima pagina.)

L'associazione radicale sovietica "Libertà e pace" annuncia che terrà manifestazioni a Leningrado - davanti alla Cattedrale di Nostra Signora di Kazan - e a Mosca - in piazza Puskin - nell'anniversario dei patti Molotov-Ribbentrop che cade il 23 agosto.

20 agosto

Nessuna iscrizione, nessun contributo.

Parte per Praga la delegazione ufficiale del Partito radicale: Emma Bonino, Roberto Cicciomessere e Maria Teresa Di Lascia saranno presenti, come osservatori, in Piazza San Venceslao. Sono diversi e da diversi paesi gli esponenti e militanti radicali presenti a Praga per partecipare alla manifestazione del giorno successivo.

21 agosto

1 iscrizione, 182.500 lire; 1 aumento quota, 100.000 lire; 2 iscrizioni parziali, 165.000 lire; 2 contributi, 100.000 lire. Per un totale di 547.500 lire.

Praga, ore 14.30: "I giornalisti stranieri non vengono fatti entrare nel paese ed i corrispondenti esteri dalla capitale subiscono pesanti controlli di polizia talvolta con veri e propri inseguimenti ed espliciti inviti ad andar via - ci informa Maria Teresa Di Lascia, da Praga, dove è presente assieme a Emma Bonino e Roberto Cicciomessere. Ancora non si sa se le 30 persone fermate ieri, nel corso dei preparativi di una manifestazione, siano state rilasciate oppure no. Il tam-tam cittadino fa viaggiare questa notizia: alle cinque del pomeriggio ovunque vi troviate e qualsiasi cosa stiate facendo, fermatevi per osservare due minuti di silenzio. La polizia, intanto, con molti agenti in borghese, è pronta a contrastare ogni manifestazione e ad organizzare provocazioni. Pare addirittura che sia pronta a far irradiare della musica per le strade di Praga, per contrastare i due minuti di silenzio. Dalle ore 14 le autorità cittadine hanno ingiunto la chiusura di tutti i negozi e magazzini di piazza San Venceslao.

Praga ore 17: La polizia aggredisce Carlo Romeo, militante radicale, giornalista, redattore di Teleroma 56, che stava effettuando delle riprese. Carlo Romeo riuscirà a recuperare la videocassetta grazie ai cittadini presenti: alla polizia resterà la telecamera, letteralmente a pezzi.

Durante la giornata i collegamenti in diretta da Praga, trasmessi da Radio radicale, costituiranno le prime informazioni che giungono in Italia.

22 agosto

Nessuna iscrizione, nessun contributo.

Con un vistoso richiamo sulla prima pagina, L'Unità pubblica in seconda, un intervento del Primo segretario, Sergio Stanzani, sui fatti di Praga.

In merito ai servizi dei telegiornali, dedicati alle manifestazioni a Praga, Sergio Stanzani dichiara:

"Non posso fare a meno di rilevare che i telegiornali di Stato, nel corso dei servizi sugli incidenti verificatisi a Praga, non dicono nulla della presenza di una delegazione radicale, nonostante abbiano ripetutamente inquadrato i volti di Emma Bonino e di Roberto Cicciomessere. I telegiornali erano stati puntualmente informati della presenza dei radicali, ma questi si sono limitati a riportare il fatto che sono stati malmenati alcuni loro operatori (...) Inoltre, le immagini del pestaggio di Carlo Romeo, giornalista di Teleroma 56, erano accompagnate da un comunicato in cui non si indicava il nome del giornalista aggredito, ma anzi si limitava a dire che i soli giornalisti picchiati erano della troupe del TG2. In Cecoslovacchia, quando il regime vuol impedire che si sappia qualcosa, fa mettere i poliziotti davanti alle telecamere. In Italia la televisione di Stato anziché adoperare i poliziotti, si tappa la bocca e non dice quello che dovrebbe dire; (...)

Anche nel nostro paese la democrazia è carente, perché in Italia vige un sistema partitocratico e non democratico, in quanto repressivo, e violento rispetto alla verità".

Marco Pannella invia al Presidente della Commissione di Vigilanza della RAI-TV ed a tutti i membri della Commissione stessa il seguente telegramma:

"Di fronte al carattere sempre più illegale, sovversivo, censorio ed ostracistico della RAI-TV, di fronte ad una informazione che è sempre più ristrettamente di regime e antigiornalistica oltre che antidemocratica e anticostituzionale, mi chiedo cosa attendono lor signori e le forze partitiche che rappresentano, ad inveire."

I parlamentari eletti nelle liste del PR, primo firmatario Sergio Stanzani, secondo Giuseppe Calderisi, terzo Marco Pannella, presentano al Governo una mozione sulla RAI-TV:

"La Camera dei Deputati

considerato in particolare l'atteggiamento di attiva disinformazione che la RAI-TV attraverso i suoi radio e telegiornali aggrava sempre di più, come il suo comportamento durante le prime tre settimane del mese di agosto dimostra ampiamente;

considerato che, per le sole iniziative radicali si è dovuto constatare quanto segue:

considerato che, per le sole iniziative radicali si è dovuto constatare quanto segue:

a) la censura totale sulle iniziative relative alle elezioni romane, di valore nazionale, assunte da radicali, sulle quali la stampa scritta ha quotidianamente informato i suoi lettori;

b) l'ostracismo antigiornalistico dato alle presenze di esponenti radicali di primo piano, quali Emma Bonino, Roberto Cicciomessere, nelle manifestazioni popolari cecoslovacche, giungendo a trasmettere filmati in cui essi erano presenti senza nemmeno segnalarlo, l'ostracismo nell'informare sulle accuse del Governo cecoslovacco che accusa un partito "italiano" per la seconda volta di essere all'origine di grandi manifestazioni di libertà in Cecoslovacchia, mentre le opposizioni ufficiali le avevano sconsigliate;

c) la disinformazione completa sui motivi che hanno indotto il PR ad una lunga polemica con i responsabili dei mancati visti a esponenti radicali sovietici per partecipare a manifestazioni istituzionali del PR, e la informazione risibile sul digiuno del Presidente del Consiglio Federale del PR;

d)l'atteggiamento analogo avuto nei confronti dei partiti di opposizione e di componenti importanti della stessa maggioranza;

impegna il Governo a esprimere la propria posizione di fronte a un comportamento sempre più "cecoslovacco" nei confronti di forze e cittadini democratici italiani, al manifesto attentato contro i diritti civili e politici dei cittadini, ad una attività che appare sempre più come sovversiva di fronte e contro ai dettati costituzionali, nel caso in cui la magistratura italiana continuasse a omettere ogni azione penale, come fa da decenni, nei confronti dei servizi pubblici, siano esse i cosiddetti "servizi segreti" o quelli della RAI-TV."

Il Comitato esecutivo del Consiglio dei deputati di Mosca comunica il divieto a tenere la manifestazione in occasione (e contro) dell'anniversario degli infami patti "Ribbentrop-Molotov". Fra i quattro destinatari del divieto, la compagna radicale Evghenja Debranskaya. Immediata la risposta di Stanzani:

"Da nonviolenti, che coniugano la doverosa prudenza con il dovere di non subire ordini ingiusti e illegali, i radicali sovietici (...) decideranno stasera o domani come rispondere al divieto di manifestare contro i patti Molotov-Ribbentrop, che il Pr ha costantemente, negli anni e decenni passati, indicati come discriminante conclusiva di un giudizio storico e politico per i democratici di qualsiasi famiglia.

Nello stesso tempo, devo constatare che l'ipotesi di ignoranza burocratica come spiegazione del mancato visto ai nostri compagni sovietici per il Cf rischia di non esser valida. Se le autorità conoscono bene la nostra compagna Debranskaja, ufficialmente, tanto da indirizzare a lei i divieti a manifestare liberamente, dobbiamo avanzare ora l'ipotesi che ci si trovi dinanzi ad un caso di deliberato ostracismo politico. Ed in tal modo si potrebbe anche interpretare il silenzio della stampa sovietica, su tutti questi eventi, e sullo sciopero della fame di Marco Pannella".

Sempre nello stesso giorno Marco Pannella, dichiara:

"Persisto nel ritenere che ci troviamo di fronte ad un confronto ed a uno scontro, fra gorbacioviani e antigorbacioviani, a partire da un fatto inizialmente marginale, ma che in tal caso cessa di esserlo.

Mi auguro che la RAI-TV, e la stampa italiana non continuino a collaborare, mobilitati come sono, tranne eccezioni, a non far conoscere i termini e la storia della questione.

Come, d'altra parte, le gaglioffate cecoslovacche della RAI-TV confermano insopportabilmente".

23 agosto

3 iscrizioni, 567.500 lire; 2 contributi, 65.000 lire. Per un totale di 632.500 lire.

"Il Giornale d'Italia" pubblica un intervento di Sergio Stanzani sui fatti di Praga, l'informazione in Italia e le accuse del regime cecoslovacco al Partito radicale.

"Per il secondo anno consecutivo, con comunicati ufficiali, il Governo cecoslovacco accusa il Partito Radicale di essere all'origine delle manifestazioni di Praga, negli anniversari dell'arrivo a Praga dei carri armati sovietici per stroncare la Primavera democratica e socialista sul punto di affermarsi in modo irreversibile. (...) Quest'anno annuncia processi contro italiani, ungheresi, polacchi radicali, colpevoli di nonviolenza, di milizia civile e umanistica, di azione di solidarietà ("solida" e non querula come al solito, o troppo spesso in politica). Nel merito noi riconosciamo che, da nonviolenti, cioè da "aggressivi" e non da "inerti", abbiamo avuto, lo scorso anno e anche oggi, analisi e iniziative diverse rispetto alle maggiori e più ufficiali opposizioni cecoslovacche. Da nonviolenti noi dobbiamo esser prudenti, come virtù e non come calcolo, ma anche non sequestrare ai comuni cittadini ed alle masse i loro diritti-doveri di manifestazione e di lotta. Ed è per questo, effettivamente, che abbiamo f

atto il possibile, il necessario perché non vi fosse assenza, ma presenza di fronte (e contro) il pericolo e i ricatti. Ciò detto è perfettamente ridicolo pensare che, senza autonome volontà ed iniziative democratiche di gruppi non ufficiali ma ormai sempre meglio radicati nella società cecoslovacca e di Praga, il Partito Radicale avrebbe potuto organizzare manifestazioni di decine di migliaia di persone, lo scorso anno, e di molte, molte migliaia quest'anno. Abbiamo, certo, assunto rischi di responsabilità nei confronti dei nostri compagni ed amici dell'opposizione ufficiale, prestigiosa. Siamo lieti che i fatti ci abbiano dato ragione ancora una volta. La transnazionalità, la nonviolenza, gli Stati Uniti d'Europa, la democrazia la più classica per sconfiggere anche le ipoteche tragiche della "democrazia reale", mostrano così, sempre più, quale lievito siano di impegno e di efficacia. (...)

Il Primo segretario Sergio Stanzani tiene a Roma una conferenza stampa insieme ai testimoni dei fatti di Praga. Nella conferenza stampa Stanzani dichiara:

A questa conferenza stampa avrebbe dovuto partecipare anche Marco Pannella (...) siamo molto rammaricati della sua assenza anche perché questa sarebbe stata la prima occasione nella quale parlare seriamente con i giornalisti dello sciopero della fame, che Pannella sta conducendo, per concorrere a creare quelle condizioni di politica e di informazione che permettano ai nostri iscritti sovietici, (...) di essere a Roma il I·settembre prossimo. Di questa azione nonviolenta iniziata da Marco Pannella quattro giorni fa, nei giornali e nei media di questi giorni non é passata alcuna notizia che rendesse comprensibile all'opinione pubblica la specificità e gli obiettivi del digiuno. (...) Questo comportamento, o questo riflesso della informazione, non ci meraviglia perché, anche quando non c'é malafede da parte della stampa, la nonviolenza politica non viene mai immediatamente colta o sostenuta come elemento veramente rivoluzionario e determinante, ma come un fatto di colore radicale o, nel migliore dei casi, come

un'abitudine a cui siamo assuefatti. Se una considerazione fra tutte possiamo fare sulla manifestazione di Praga (...) è che la manifestazione ha avuto una forza enorme e definitiva, che nessuno può negare: la forza della nonviolenza dei cittadini che a migliaia e migliaia si sono riversati nella Piazza S. Venceslao portandosi dietro i figli nelle carrozzine, e i vecchi genitori a braccetto. Altrettanto, l'appello con cui si é aperta la manifestazione, seguito da una esplosione di applausi, e letto da un giovane ungherese diceva "Venimmo vent'anni fa con i carri armati, torniamo oggi con i fiori..." La seconda considerazione riguarda il ruolo e la responsabilità dell'informazione nei processi di democrazia e nella tutela delle vite umane: senz'altro, se in Piazza San Venceslao non fossero state presenti almeno tre cineprese di grandi televisioni internazionali, il massacro probabilmente ci sarebbe stato. Questo é il grande ruolo dell'informazione che é stato evidente attraverso le immagini televisive e che c

i fa dire che non é possibile che la stampa si sia lasciata intimidire dalle prese di posizione del governo cecoslovacco, costringendo noi a sostituirci a corrispondenti che non c'erano mentre erano presenti, in forze, nella vicina Varsavia. (...) Da molte parti é stato detto che i manifestanti arrestati dalla polizia fossero radicali ungheresi, polacchi e italiani; il governo cecoslovacco, anche quest'anno come l'anno scorso, ha accusato le organizzazioni straniere - e in particolare noi - di avere organizzato a migliaia i manifestanti cecoslovacchi, (...) noi confermiamo ciò che nei giorni scorsi abbiamo detto alla stampa italiana e non: la delegazione radicale é quella di cui abbiamo dato i nomi ufficialmente; gli altri manifestanti sceglieranno liberamente se dichiarare o no la propria appartenenza politica. Non possiamo negare tuttavia, che i nostri rapporti con i gruppi di opposizione ungherese - presenti anche al nostro congresso di Budapest - sono di grande attenzione ed interesse reciproco. E' evide

nte che la Cecoslovacchia é per noi terreno di iniziativa politica nonviolenta e militante nel quale organizzare il Partito radicale dei diritti umani e delle libertà. (...)

Da Bruxelles Marco Pannella dichiara:

"Sono assente per un incontro in vista del Consiglio Federale con i compagni africani, a Bruxelles, al quarto giorno di digiuno per affermare un diritto dei cittadini sovietici e nostro: questione non solamente di principio, ma innanzitutto di principio. Sembra che questo non sia apprezzato, al solito.

In merito alla vicenda di Praga, per me sta divenendo una vicenda "cecoslovacca" in Italia. Mi spiego:

a) lo scorso anno, il Governo cecoslovacco accusò ufficialmente, reiteratamente, il Partito Radicale "italiano" di esser all'origine della grande manifestazione del 21 agosto, che - com'è noto sorprese le opposizioni ufficiali cecoslovacche, che non l'avevano creduta possibile, e che non avevano, quindi, concorso ad organizzarla. Vero? Non vero ? E' comunque, ribadita oggi, la tesi ufficiale, la storia ufficiale cecoslovacca. E' - o no - questo, un fatto giornalistico, oltre che politico ? Ha precedenti, se non nei confronti delle organizzazioni comuniste in tempi di KOMINFORM o di III Internazionale? Ebbene, in Italia, la notizia non circolò, malgrado le nostre proteste, sulla stampa o sulla RAI-TV.

b) quest'anno, immediatamente dopo la manifestazione, il Governo cecoslovacco, che dispone di grandi apparati interni e internazionali di polizia, pubblica o segreta, lancia la stessa accusa, specifica, circostanziata, chiamando in causa direttamente "Il Segretario radicale italiano Sergio Stanzani" come responsabile della provocazione: sono i "radicali" italiani, di nuovo ad aver provocato la destabilizzazione del regime.

c) ieri, dopo le nostre proteste, la RAI-TV ha dato spezzoni di informazione. Tutto. Ma tutto, fuorché la notizia più importante e significativa: un partito "italiano", il Partito Radicale, è accusato di aver operato in modo determinante se non esclusivo, per far tenere e riuscire la manifestazione e la lotta per la caduta del regime.

d) anche la stampa, anche la più corretta, su questo, istintivamente, fa calare il silenzio più assoluto. Sfiderei un arbitrato giornalistico, oltre che politico; se una "notizia" è tale perché innova, sorprende, non è prevista, non sembra credibile eppure è vera, almeno soggettivamente, se - data - presumibilmente "parla", "sorprende", colpisce la gente, l'accusa reiterata, pubblica, del Governo cecoslovacco è certamente una notizia. Ma, dandola, si rischia di avallare una certa immagine del Partito Radicale, transnazionale, internazionale, che può ripercuotersi in modo importante nell'opinione pubblica italiana. Certo, ciascuno è libero di ironizzare, di cogliere in questo fatto la debolezza, la ottusità del Governo di Praga. Invece, nulla.

e) per questo avrei voluto essere alla Conferenza-stampa, per chiedere che questa notizia venga data (e non magari evocata in modo incomprensibile), venga "sdoganata", perché la nostra immagine non venga sempre colpita, qui per omissione o distorsione, a Praga con implicita minaccia contro la nostra attività e la nostra esistenza di Partito, anche cecoslovacco. E, penso, è l'ora di aprire le iscrizioni formali anche lì.

Si tiene a Mosca la preannunciata manifestazione dell'associazione radicale "Libertà e pace": vengono arrestati, tra gli altri, Antonio Stango ed Evghenia Debranskaja.

24 agosto

Nessuna iscrizione, nessun contributo.

Antonio Stango è stato rilasciato: è quanto si apprende da un collegamento in diretta, da Mosca, con Radio radicale.

Durante il collegamento, Antonio Stango, dichiara:

(...) Sono state arrestate 83 persone non appena alzavano un cartello o una bandierina dei paesi baltici ceduti al nazi-stalinismo con il patto Molotov-Ribbentrop. La gente gridava "Fascisti, è questa la vostra democrazia", mentre la polizia caricava pesantemente. Ci hanno portati di peso sul furgone; hanno capito subito che non ero sovietico e questo li ha trattenuti nei miei confronti; si sono, invece, scagliati violentemente sugli altri manifestanti sovietici che sono stati manganellati a sangue e presi a calci e a cazzotti. (...) Ho preso la decisione di restare a Mosca, anche se mi scade il visto nelle prossime ore, perché la condanna che subiranno gli altri manifestanti radicali è di quindici giorni di carcere, con l'unica eccezione di Evghenia per la quale - essendo madre di un bambino - la legge prevede tre giorni di carcere. Per queste ragioni rimarrò qui, insieme a Marino Busdachin, per provare a garantire con la disobbedienza civile e la nonviolenza, che gli invitati al Consiglio federale del Part

ito radicale ottengano i visti per parteciparvi.

12 - 24 agosto

20 iscrizioni, 3.879.000 lire;

21 completamenti d'iscrizione, 3.985.500 lire;

5 aumenti quota, 311.500 lire;

3 iscrizioni parziali, 195.000 lire;

8 contributi, 765.000 lire;

PER UN TOTALE DI 9.136.000 LIRE

 
Argomenti correlati:
urss
autofinanziamento
consiglio federale pr
Podolzeva Ekaterina
praga
est
Pannella Marco
stampa questo documento invia questa pagina per mail