A cura di Giancarlo ArnaoSOMMARIO: Scheda sul rapporto fra diffusione di AIDS e proibizionismo delle droghe.
A tutto il 4/1988: il 18% dei 60.583 casi di AIDS sono IV users eterosessuali (n. 10.905) (fonte: NIDA: "Community Epidemiology Work Group - June 1988", p.1-28)
Ottobre 1989; secondo medico d'Italia (no66, ott.89) 72-73mila casi di cui il 19% tossicodipendenti cioè 13-14mila (non c'è data del rilievo)
RELAZIONE DI ANTHONY FAUCI, responsabile del settore AIDS del Dipartimento Sanità USA alla Commissione Igiene e Sanità del Senato italiano. Il rapporto sessuale con tossicodipendenti è la modalità di contagio più diffusa a eterosessuali (D'accordo anche Condorelli, DC).
Favorevole al metadone come prevenzione AIDS
(Il medico d'Italia, ottobre 1989)
I MITI PROVOCATI DALLA FALSA PREVENZIONE
Secondo Stark et al (n.642) a Glasgow c'è fra i tossicodipendenti un mito: che il contagio di AIDS può essere evitato iniettando altre sostanze piuttosto che eroina (Lancet, 031087, letters)
AIDS E DROGA IN ITALIA
AL 30 OTTOBRE 1988: casi aids in tossicodipendenti: 1785
AL 30 NOVEMBRE 1988: 1899
prevalenza dei tossicodipendenti fra i casi AIDS: 67%
(dati elaborati documentazione del "medico d'Italia", dicembre 1988, p.11)
AL 28 FEBBRAIO 1989: casi AIDS fra i tossicodipendenti: 2186 (prevalenza 67,9%)
(fonte: Ist. Sup. Sanità, cit. da Repubblica, 25 maggio 1989)
NEEDLE EXCHANGE IN NYC
Il 17 novembre 1988 è iniziato i primo programma di scambio aghi a NYC
Il programma è per ora limitato. Possono accedervi soltanto IVU di almeno 18 anni inviati da servizi di assistenza
(DRUGLINK, genn-febb 1989,p.6)
AIDS IN EUROPA (NOV. 1988)
Prevalenza di IVU fra i casi di AIDS in Europa:
periodo nov. 1984 - nov. 1985 = 7%
periodo nov. 1987 - nov. 1988 = 25%
al 30 nov. 1988: 4147 su 15295 (quasi il 28%)
aumenti più marcati in Francia, Italia, Spagna, RFT
(Van Vliet: "Harm-reduction and AIDS-prevention" Metropolink, EWODOR Conference, Ghent, 15-16 dec. 1988) n.
SCAMBIO SIRINGHE A LIVERPOOL
Premesse per un servizio funzionale:
1) evitare "un forte approccio moralistico o una atmosfera ufficiale"
2) anonimità e accessibilità dei locali
3) pubblicità efficace
4) cooperazione con istituzioni mediche e di polizia
5) disponibilità incondizionata di ammissione
6) lungo orario di apertura
7) brevi tempi di attesa
8) servizio confidenziale e anonimo
9) "staff esperto e non autoritario"
10) flessibilità di regole
(Russel - Newcombe: "The Mersey Harm-reduction model: a strategy for deling with drug users" International conference on Drug Policy reform, Bethesda, 22 Oct. 1988, cit. da Van Vliet op. cit.)
SCAMBIO-SIRINGHE IN USA
In molti stati USA, in cui le siringhe sono illegali, il problema cruciale è venire a contatto con i consumatori.
A NYC un programma di scambio siringhe è stato attivato in via sperimentale dal novembre 1988.
A NYC i IVU sono circa 200 mila, di cui il 60% sieropositivi, soltanto 25 dei 200 slots sono stati riempiti.
PREVENZIONE AIDS IN RFT
"Nella RFT, generalmente orgogliosa di essere uno dei pochi paesi rimasti senza programmi di metadone, alcune istituzioni e stati federali went overboard (hanno buttato all'aria?) per il drammatico mutamento di circostanze determinato dall'AIDS. Tuttavia sembra sia impossibile riempire i soli 25 slots esistenti in ciascuna delle quattro principali città della Nordrheinland - Westfalia per le eccessive restrizioni e controlli (Report on ZDF-Television, nov. 1988, cit. da Van Vliet, op. cit.).
RICERCHE SULL'EFFICACIA DEI PROGRAMMI DI PREVENZIONE
Una ricerca di Watters a San Francisco ha riscontrato che, dopo un anno di attività su strada con varechina, condoms e outreach workers l'incidenza di soggetti che adotta metodi "possibilmente sicuri" per pulire le siringhe è aumentata da 37 a 76%. Il NIDA ha sovvenzionato outreach programs in 53 città, gran parte delle quali adotta i sistemi sperimentati a San Francisco (Watters J.K.: "Addiction Program Management", Jul. 1988, cit. da Van Vliet, op.cit.).
Una vasta ricerca di Stimson el al in GB ha valutato 15 programmi di scambio siringhe. Nel complesso, si può dire che essi attirano un considerevole numero di IVU, molti dei quali non erano precedentemente in contatto con servizi antidroga e hanno diminuito i comportamenti a rischio (Monitoring Research Group: "Injecting Equipment Exchange Schemes; Final Report", University of London, Nov. 1988, cit. da Van Vliet, op.cit.)
Una ricerca di Buning et al su 148 utenti dei programmi scambio-siringhe di Amsterdam ha rilevato che
a) non vi è aumento dell'uso di droghe
b) gli utenti usano le sostanze in modo più sicuro
c) i programmi attirano soggetti che erano precedentemente fuori della portata di servizi di assistenza
(Buning et al: "Evaluating Needle and Syringe Exchange Amsterdam"; IV International Conference on AIDS, Stockholm, Jun. 1988, cit. da Van Vliet,op.cit.)
PROGRAMMI DI SCAMBIO-SIRINGHE
Oltre che in RFT (vedi RFT), programmi segnalati anche in DANIMARCA (Copenaghen, Aarhus), in SVEZIA (Lund) (vedi SVEZIA)
(Stoever: EMNDP NEwsletter oct. 1988)
AIDS ED EROINA DI STATO
Secondo un'inchiesta del prof. Umberto Tirelli, coordinatore della Lotta all'AIDS nel Friuli, la distribuzione dell'eroina sotto controllo medico ai tossicodipendenti è stata approvata al Simposio sull'AIDS di Montreal (giugno 1989) dalle seguenti percentuali di partecipanti:
in assoluto, il 35% dei partecipanti (contrari il 49%, incerti il 16%)
fra gli europei, favorevoli il 41%
fra gli americani, favorevoli il 38%
fra gli italiani, favorevoli il 53%, contrari il 43%
fra gli inglesi, favorevoli il 54%
(La Stampa, 19/07/89)
AIDS IN PRIGIONE
Secondo il segretario della LILA Vittorio Agnoletto e il deputato DP Luigi Cipriani nel carcere di San Vittore le siringhe per drogarsi sono introvabili, e le poche che circolano vengono affittate. Ciò aumenta i rischi di diffusione dell'AIDS, dato che la droga circola. Agnoletto ha proposto l'istituzione di distributori automatici. (Corsera, 31 agosto 1989)
PREVENZIONE IN GB
Molti dati in articolo di Newcombe su IJDP no.2 1989
PREVENZIONE IN USA
Articolo su programma scambio-siringhe a NYC su IJDP no.2 1989
AUSTRALIA
Inchiesta sulla soluzione del problema droga nel 1985 (1.000 soggetti):
- più repressione: 55%
- più risorse per il trattamento: 31%
- distribuzione controllata ai tossicodipendenti: 8%
Inchiesta nel 1988 (100 soggetti), basata sulla prevenzione dell'AIDS e della criminalità endemica attraverso distribuzione controllata ai tossicodipendenti:
- si= 35%, no 60%, indecisi 5%.
Dal 1985 al 1988 la fascia dei favorevoli alla distrib. control. è passata dall'8% al 35%
(Marks: "A freer market for heroin in Australia" su JDI, Winter 1990,p. 143)