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Notizie Radicali - 17 ottobre 1989
Evghenia a Roma: cronologia del mese di agosto.

SOMMARIO: Il Consiglio federale del Partito radicale si è potuto svolgere a Roma dal 1 al 5 settembre scorsi con Evghenia Debranskaja e gli altri invitati sovietici. Sono qui riportate le iniziative e le pressioni attuate dal Partito radicale durante tutto il mese di agosto, tese ad ottenere la concessione dei visti e dei passaporti per gli invitati sovietici.

(Notizie Radicali n.224 del 17 ottobre 1989)

Già nei mesi precedenti, con iniziative presso l'ambasciata sovietica in Italia, con appelli rivolti allo stesso Gorbaciov, si era tentato di superare il problema - burocratico e politico- della concessione di visti e passaporti al fine di consentire la partecipazione al Consiglio Fedrale del Pr di alcuni cittadini sovietici. In particolare ci si era impegnati a favore di Evghenja Debrawskaja, membro del consiglio Fedrale, eletta al congresso di Budapest con il massimo di voti, dopo Marco Pannella. Con lei erano stati invitati ai lavori alcuni altri iscritti radicali sovietici, i dissidenti Grigoriants e Timofeev, i deputati Afanasiev e Korotich.

Anche Boris Eltsin, leader del "Gruppo di opposizione democratica radicale" al Soviet, era stato sollecitato ad intervenire per la concessione dei passaporti.

Tutto era stato inutile, al punto che, si era dovuta rinviare la riunione del Cf, già prevista per la fine di luglio a Strasburgo. Il Presidente Marco Pannella dichiarava in proposito che il Partito radicale aveva dovuto rinunciare »a tenere una sua riunione di primaria importanza istituzionale e politica per difendere il diritto-dovere dei suoi membri sovietici a partecipare al Consiglio federale e concorrere alle sue decisoni .

Il Cf veniva riconvocato a Roma per i primi giorni di settembre.

Per tutto il mese di agosto si intraprendono nuove iniziative e pressioni nei confronti delle autorità sovietiche. Due esponenti radicali, Antonio Stango e Marino Busdachin, si recano a Mosca per tentare di risolvere direttamente la questione dei permessi d'espatrio.

I deputati Afanasiev e Korotich, che non hanno problemi di autorizzazione, assicurano la loro presenza al Cf. Superate varie difficoltà burocratiche, tutte le richieste relative ai passaporti per gli altri invitati, vengono finalmente depositate. Ma dalle autorità non giungono segnali di disponilbilità in merito alla concessione.

Il 20 agosto Pannella inizia uno sciopero della fame: »Da nonviolento ho il dovere di intervenire in modo adeguato per consentire alle autorità sovietiche, al Presidente Gorbaciov - se necessario - di rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla venuta dei nostri compagni e dei nostri invitati . Con interventi e lettere ai gioranali ed alle autorità sovietiche, si creerà sulla stampa, soprattutto italiana, il caso Debrawskaja.

L'associazione nonviolenta "Libertà e pace", che conta più di 70 iscritti al Pr, si riunisce a Mosca e decide di svolgere manifestazioni a Mosca, Leningrado e Riga, per ricordare il cinquantennale dei "patti di sangue Molotov-Ribbentrop". Le manifestazioni vengono proibite dalle autorità ma ugualmente il 23 a Mosca, in piazza Puskin, circa duemila persone manifestano con slogan e cartelli. Numerose persone vengono arrestate dalla polizia, tra queste sette radicali, tra cui Antonio Stango ed Evgenja Debranskaja. Anche a Leningrado e Riga avvengono dure cariche della polizia e vangono arrestati tra gli altri i militanti radicali Nicolaj Charmov e Asia Lesciva. Vengono tutti processati e condannati a 15 giorni di carcere, tranne l'italiano Stango, che viene liberato subito dopo l'identificazione, e Debrawskaja, che viene condannata ad una forte pena pecuniaria e rilasciata perchè madre di bambini piccoli.

Intanto Vladmir Vanin, il direttore dell'ufficio di Roma dell'agenzia sovietica Novosti, in una lettera aperta a Marco Pannella sostiene che i visti per i sovietici sono stati già rilasciati. In realtà, come nota Pannella nel replicare, solo per Grigoriants e Timofeev sono state approntate le autorizzazioni, pur non avendole questi ancora potute ritirare per motivi personali, mentre per Debranskaja e gli altri radicali non vi sono novità.

Nel frattempo Stango e Busdachin dichiarano che rimarrano a Mosca, nonostante i loro visti siano scaduti, per vigilare sulla sorte degli arrestati e per verificare la concessione dei visti. Verrano però presto fermati ed obbligati ad abbandonare il territorio sovietico.

Si apprende infine, il giorno successivo, che anche il visto per Evgenja Debrawskaja è stato concesso, mentre non vi è possibilità tecnica per gli altri due radicali invitati, Ekaterina Podolzeva di Leningrado e Nikolaj Chramov di Mosca.

Pannella, una volta conseguito l'obbiettivo principale del suo digiuno, decide di interromperlo.

 
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