Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
sab 18 mag. 2024
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Archivio Partito radicale
Arnao Giancarlo - 30 ottobre 1989
LA TEORIA DELLA "DROGA DI PASSAGGIO"
Giancarlo Arnao

SOMMARIO: L'autore contesta la teoria secondo la quale i derivati della canapa indiana costituirebbero la "droga di passaggio" verso l'uso dell'eroina.

(inedito)

1 - PROBLEMI DI METODO

Uno dei motivi principali che viene portato per mantenere la proibizione legale della cannabis è la teoria della "droga di passaggio", secondo cui l'uso di cannabis sarebbe la "causa" del successivo uso di eroina.

Chi la sostiene non produce argomentazioni di carattere farmaco logico, che infatti sono state negate da tutti gli studi più autorevoli (cfr. Canadian Commission 1972: "Cannabis", p. 130).

L'argomento apparentemente decisivo è la constatazione che gran parte dei consumatori di eroina ha fatto in precedenza uso di cannabis.

Qual'è la reale fondatezza di questa teoria?

Sul piano scientifico, se si vuol dimostrare che il fenomeno A (nel nostro caso: uso di cannabis) è la causa del fenomeno B (uso di eroina), occorre provare:

1) che esiste fra A e B una correlazione statistica positiva;

2) che tale correlazione non e'influenzata da altre variabili, estranee alla specificità dei fenomeni in esame.

Che fra i consumatori di eroina l'incidenza di precedente uso di cannabis sia altissima è indiscutibile. Ma è ampiamente dimostrata una analoga incidenza di uso di sostanze psicoattive legali molto diffuse nella nostra società, come alcool e tabacco (cfr. National Commission 1972: "Marijuana", p. 109; Canadian Commission 1973: "Final Report", pp.457 e 736). Questa associazione statistica è riportata fra l'altro anche dai sostenitori della teoria dell'escalation (cfr. ODonnel - Clayton su "Chemical Dependencies" 4(3) 1982, p. 230; ODonnel in Robins : "Studying drug abuse", New Brunswick 1985, p.149; Jaffe su "British Journal of Addiction", 1987, 82,p.597)

Tornando al nostro schema, ciò dimostra che il fenomeno B è statisticamente associato non solo con il fenomeno A, ma anche con i fenomeni C (uso di alcool) e D (uso di tabacco). Di conseguenza, l'associazione di B con A non ha alcun valore per attribuire ad A un ruolo specifico di causalità rispetto a B. Come è stato affermato da diversi AA, tale associazione significherebbe soltanto che, in determinati individui, esiste una generica pre disposizione all'uso di sostanze psicoattive (cfr. Canadian Commission 1973, p.736).

In realtà, per formulare l'ipotesi di un rapporto di causa/effetto, i dati statistici riferiti alla popolazione coinvolta dal fenomeno che si presume l'effetto (B = uso di eroina) sono scarsamente significativi se non sono corredati da una serie di riscontri legati da altri aspetti della questione. Per esempio, l'alta incidenza di tumori polmonari fra i fumatori di sigarette è considerata significativa soltanto perché esistono prove di laboratorio sulla potenzialità tossica dei prodotti del fumo sui tessuti polmonari. Più significativa è invece la correlazione statistica a partire dal fenomeno che si suppone la causa (A = uso di cannabis): in altri termini, l'incidenza statistica del l'uso di eroina fra la popolazione dei consumatori di cannabis. Una valutazione di questo tipo è possibile attraverso l'analisi dei dati epidemiologici sulla diffusione del consumo delle diverse sostanze in una determinata popolazione e in un determinato arco di tempo. Se la teoria dell'escalation fosse valida, ad ogni aumen

to della diffusione della cannabis dovrebbe corrispondere un aumento della diffusione dell'eroina.

2 - ANALISI STATISTICHE

Una corretta analisi della correlazione statistica fra uso di cannabis e uso di eroina può essere elaborata sui dati epidemiologici sul consumo di droghe illegali in USA.

Tali dati sono (a) di sicura attendibilità, perché provengono

da fonti governative, (b) altamente rappresentativi, perché si

riferiscono ad una popolazione di 220 milioni di persone.

La prima serie di dati a confronto riguarda la diffusione del l'uso di marijuana e di eroina negli anni 70.

Numero dei consumatori correnti di marijuana (dati NIDA; la

definizione di "correnti" corrisponde a coloro che hanno usato la sostanza almeno una volta entro l'ultimo mese):

8 milioni nel 1972 - 22,6 milioni (massimo storico) nel 1979 = AUMENTO DEL 182%

Numero dei tossicodipendenti da eroina (dati FBN e DEA) 626mila del 1972 - 380mila nel 1978 =

RIDUZIONE DEL 39%

(dati National commission on Marijuana and drug Abuse cit. da paper Maloff p.133 vedi ZZPAPERS = 824.000)

La riduzione del numero di tossicodipendenti da eroina alla fine degli anni 70 è confermata dai dati NIDA sul trend della mortalità: 1976 = 1487; 1977 = 616; 1978 = 505; 1979 (minimo storico) = 424; 1980 = 492.

Inchiesta del NIDA sull'incidenza di uso di droghe fra gli studenti della San Mateo County :

marijuana: 15% nel 1970, 23,3% nel 1977 =

AUMENTO DEL 55%

eroina: 1,1% nel 1971, 0,8% nel 1977 =

RIDUZIONE DEL 27%

(cfr. San Mateo County, Dept. of Public Health Welfare, 1977)

Un altro confronto è possibile analizzando il consumo di marijuana e di eroina fra la fine degli anni 70 e gli anni 1985-86: esso ha un particolare valore, perché coincide con la grande offensiva antidroga della amministrazione Reagan.

Negli anni 80 il numero dei tossicodipendenti da eroina non è stato valutato ufficialmente in USA. Abbiamo però alcuni dati che hanno un valore indicativo, come quello dei morti per overdose.

Secondo documentazione del NIDA, la mortalità collegata ad uso di eroina nelle 23 aree metropolitane monitorizzate dal DAWN (Drug Abuse Warning Network) ha segnato il seguente andamento:

1979:424 1981:659 1983:728 1985:1.225 1987:1.572

(cfr. NIDA: "Trends in Drug Abuse: DAWN 1976-1985, p.287 e NIDA: Statistical Series - Annual data 1987, Series I, Number 7, p.54)

Vi è quindi stato fra il 1979 e il 1985 un AUMENTO DEL 188% . Questo trend è stato confermato dalla Commissione Presidenziale contro l'AIDS, che ha valutato in 1,3 milioni il numero dei consumatori di droga per via endovenosa nel 1988 (cfr. "US Journal of Drug and Alcohol Dependence", vol.12,no.3, p.1), da cui si può presumere che i tossicodipendenti da eroina siano 800-900mila.

I dati sui consumatori correnti di marijuana danno 22,6 milioni nel 1979, 18,2 milioni nel 1985. Si ha quindi fra il 1981 e il 1985 una RIDUZIONE DEL 19,5%.

Per un confronto più corretto, si dovrebbe tener conto del fatto che l'uso di eroina succede all'uso di cannabis dopo un certo intervallo di tempo. Il periodo di latenza fra i due fenomeni è stato stimato mediamente di due anni in una ricerca di Ball et al. del 1967 (cit. da Kaplan: "Marijuana", New York 1970, p. 261); tale valutazione è stata confermata da una più recente ricerca di Farley et al. (Farley et al. in Beschner - Friedman : "Youth Drug Abuse, Lexington 1979, pp. 149-168), e corrisponde alle testimonianze individuali raccolte nel contesto italiano. Può quindi essere utile un confronto di dati relativi a periodi in cui l'uso di cannabis precede quello di eroina di due-tre anni.

Consumatori correnti di marijuana: 8 milioni nel 1972, 15 milioni nel 1976 = AUMENTO DEL'87%

Tossicodipendenti da eroina: 570.000 nel 1975, 380.000 nel 1978 = RIDUZIONE DEL 33%

Consumatori correnti di marijuana: 22,6 milioni nel 1979, 18,2 milioni nel 1985 = RIDUZIONE DEL 19,4%.

Mortalità da eroina: 659 casi nel 1981, 1572 nel 1987 = AUMENTO DEL 93%.

Ed ecco in sintesi i dati che abbiamo analizzato.

Periodo dal 1972 al 1978-79: marijuana + 182% / eroina -39%

Periodo dal 1970-71 al 1977: marijuana + 55% / eroina -27%

Periodo dal 1981 al 1985: marijuana - 19,5% / eroina + 188%

Marijuana nel periodo 1972-76: +87%

Eroina nel periodo 1975-78: - 33%

Marijuana nel periodo 1979-85: - 16.8%

Eroina nel periodo 1981-87: + 138%

E evidente che ad ogni aumento di uso della marijuana ha corri sposto (nell'immediato e anche dopo due-tre anni di latenza) una riduzione dell'uso di eroina. Al contrario, alla riduzione del l'uso di marijuana ha corrisposto un aumento dell'uso di eroina. Alla luce di questi dati, fra i due fenomeni esisterebbe una correlazione negativa.

3 - IPOTESI SU ALTRE VARIABILI

E possibile che, prendendo in esame altre popolazioni e altri periodi, i risultati possano essere diversi. Ciò condurrebbe comunque alla conclusione che il rapporto di causa/effetto fra i due fenomeni non è legato alle proprietà intrinseche delle rispettive sostanze, ma a una serie di variabili collegate al contesto psicologico e sociale.

Una delle variabili più importanti sotto questo profilo è certamente il dato della illegalità che accomuna l'uso e il mercato della cannabis con quello dell'eroina.

Questa ipotesi è stata formulata da numerosi studiosi e autorità, fra cui ricordiamo l'OMS (cfr. Boll. n. 32, 1965), la Commissione Governativa Canadese (cfr. Canadian Commission 1972, p.308), e le autorità sanitarie olandesi, che per stroncare il collegamento fra i due mercati hanno legalizzato di fatto la cannabis a partire dal 1976. Ma è particolarmente significativo che la stessa ipotesi sia stata avanzata anche dalle ricerche che hanno proposto la teoria della "droga di passaggio" sulla base della correlazione statistica:

"L'uso regolare di marijuana (...) rende più probabile il contatto con spacciatori e con la subcultura della droga (...). Tale contatto porta in certi casi alla frequentazione di consuma tori di altre droghe, che, a sua volta, aumenta la probabilità di usare questa altre droghe"

(ODonnel, in Robins, op. cit.,p.149)

"Una politica che miri a ridurre l'uso di eroina dovrebbe (...) almeno considerare una disponibilità legale di marijuana, per rompere il collegamento fra le due droghe"

(ODonnel - Clayton, op.cit.,p.239)

Un'altra possibile dinamica del "passaggio" è legata alla funzione simbolica della legge: l'uso di droghe leggere, essendo illegale, contribuisce a diminuire la deterrenza simbolica e psicologica della legge che proibisce l'uso di altre sostanze (cfr. Canadian Commission 1972, p. 304)

4 -L'IPOTESI DEL PASSAGGIO NELLA RICERCA SCIENTIFICA

La prima ricerca che ha teorizzato la "droga di passaggio" è stata quella dell'inglese Paton nel 1967. La metodologia della ricerca è stata criticata dal Rapporto Governativo Canadese (cfr. Canadian Commission 1972, p.129). La teoria è stata negata anche dal Rapporto Wootton del Governo britannico (1968), e dal Rapporto USA (cfr. National Commission 1972, p.110). Negli anni successivi la teoria del "passaggio" è scomparsa dalla lettera tura scientifica: non è stata citata ne' dal Rapporto della New York Academy of Science (Dornbush et al: "Chronic Cannabis Use", N.Y. 1975), ne' da quelli del NIDA (W. Pollin: "Health Consequences of Marijuana Use", Washington 1979), della National Academy of Science ("Marijuana and Health", Washington 1982) e dell' Advisory Council on the Misuse of Drugs ("Report of the Expert Group on the Effects of Cannabis", London 1982)

Negli anni 80 l'ipotesi del "passaggio" è stata teorizzata su basi statistiche dalle citate ricerche di ODonnel-Clayton (1982) e di ODonnel (1985), ed è stata menzionata da un articolo di J. Jaffe, Direttore del reparto tossicodipendenza del NIDA (1987), il quale fa peraltro solo un breve accenno alle "droghe di passaggio, come alcool, tabacco e marijuana, il cui uso generalmente precede quello di atre droghe", senza entrare in merito ne' ad una specifica causalità ne' alla dinamica del fenomeno (Jaffe, op. cit.,p.597).

Questi AA sono gli unici che hanno dato una base teorico-scientifica alla teoria del passaggio. Che viene cosi' formulata dal più recente studio di ODonnel:

"La marijuana non è la causa, ma una delle cause dell'uso di eroina, e non necessariamente la più importante" (ODonnel, op.cit.,p.148)

D'altra parte, abbiamo visto come gli stessi AA concordino su due punti essenziali:

1) che il ruolo della cannabis non è specifico della sostanza, essendo condiviso da alcool e tabacco;

2) che la dinamica del passaggio avviene attraverso il mercato, ed è quindi provocato dalla sua illegalità.

Giancarlo Arnao

CO.R.A. - Roma

SOMMARIO

L'uso di cannabis è la causa di successivo uso di eroina?

Se così fosse, i dati epidemiologici sulla diffusione delle due sostanze mostrerebbero che, quando l'uso di cannabis aumenta, aumenta anche l'uso di eroina.

I dati sul consumo di cannabis e di eroina in USA negli ultimi 15 anni dimostrano il contrario:

negli anni 70 l'uso di cannabis è aumentato, quello di eroina è diminuito;

negli anni 80 l'uso di cannabis è diminuito, quello di eroina è aumentato.

Anche gli studiosi che sostengono la teoria della "droga di passaggio", ammettono che

1) fra i consumatori di eroina, un precedente uso di tabacco e di alcool è altrettanto frequente di quello di cannabis;

2) l'unica possibile causa del "passaggio" è la comune disponibilità delle due sostanze sul mercato illegale.

 
Argomenti correlati:
canapa indiana
eroina
stampa questo documento invia questa pagina per mail