Marco Pannella, Giovanni Negri, Luigi Del GattoSOMMARIO: Marco Pannella, Giovanni Negri e Luigi Del Gatto hanno sospeso dopo dieci giorni il digiuno che avevano iniziato il 19 ottobre per denunciare l'illegalità del sistema dell'informazione nei paesi di "democrazia reale". Con questo comunicato gli autori manifestano la necessità di avviare una riflessione con i radicali e gli altri sulle modalità, le regole e gli obiettivi dell'azione nonviolenta e del digiuno in particolare, al fine di preparare una più vasta e adeguata campagna sull'informazione, sul fondamento stesso della democrazia politica.
(Notizie Radicali n.248 del 14 novembre 1989)
I riflettori sono giustamente puntati, in questi anni e mesi, sul crollo dei regimi e del sistema del socialismo reale.
La speranza democratica di libertà, di giustizia e di pace è dunque divenuta l'attesa di gran parte del pianeta. La democrazia politica e la nonviolenza costituiscono ovunque, come nella piazza Tien an Men, l'attesa e l'impegno delle attuali generazioni, chiamate a salvare il mondo dall'autodistruzione e la società dalla legge della giungla.
Ma, dietro quei riflettori, occorre operare con profonda urgenza perché la democrazia reale, la maggior parte dei suoi regimi e il sistema che costituisce siano il punto di partenza per l'attuazione - e non per il degrado e la corruzione - della democrazia politica, dei diritti umani e politici, della certezza del diritto, della tolleranza, degli stessi principi fondatori del contratto sociale, delle istituzioni, delle leggi e della convivenza civile.
Nella democrazia reale la democrazia è sempre più esigua o debole. In non pochi paesi essa copre non una realtà democratica ma regimi partitocratici, oligarchici, profondamente ingiusti, che escludono le grandi maggioranze dei cittadini dai processi formativi delle leggi, dal governo effettivo delle istituzioni; in una parola dal gioco democratico e dalle sue leggi e regole.
Nell'epoca della cosiddetta "società della comunicazione" e del "villaggio globale" il potere che li caratterizza, che è centrale e condizionante ogni altro, è sempre meno disciplinato, responsabilizzato, democraticamente controllato. L'intera concezione della dialettica dei poteri dello Stato - come fondamento della sua essenza democratica e del libero formarsi della volontà popolare nel suffragio universale del popolo sovrano - è di fatto in via di disfacimento nella democrazia reale.
Occorre quindi che ovunque quanti lottano per lo Stato di Diritto, per la democrazia politica e la tolleranza si uniscano con chiarezza di obiettivi comuni e puntuali rivendicazioni, non compiendo l'errore di consumarsi in una semplice opposizione negativa o nella proposizione di una democrazia sempre più mitica e in crisi in Europa e nel mondo occidentale.
Il Partito radicale, transnazionale e transpartito, non può non constatare il degrado dei principi dello Stato di Diritto e della democrazia politica nei suoi fondamenti classici e pur sempre più attuali, in paesi come l'Italia o per molti versi la Spagna, come dimostra oltre tutto lo svolgimento di elezioni politiche o amministrative di particolare importanza in questi giorni, dove al popolo è stata sottratta ogni reale ed effettiva possibilità di "conoscere per scegliere e deliberare".
In Italia, ormai con riconoscimenti ufficiali da parte della stessa Corte Costituzionale, siamo privi di qualsiasi certezza del Diritto, con un utilizzo dei mezzi di informazione pubblici e della stampa privata esercitato fuori e contro ogni legalità.
Per denunciare questa situazione ed aprire brecce di informazione, di verità, di reale dibattito democratico, Marco Pannella, Giovanni Negri e Luigi Del Gatto hanno iniziato uno sciopero della fame il 20 ottobre scorso. Dopo dieci giorni appare chiaro che la stessa necessità e giustezza dell'azione nonviolenta impone di non sottovalutare la sua immensa difficoltà ed esige una ben maggiore preparazione, capace di coinvolgere sin d'ora tutte le necessarie, adeguate energie intellettuali e militanti.
In particolare il Partito radicale, che a metà degli anni 60 ha per la prima volta realizzato e dato forma all'uso politico della nonviolenza in Italia e in Europa, avverte tutta l'urgenza di una profonda ridefinizione dell'arma estrema del digiuno, delle sue regole e metodologie. E' perciò essenziale che si apra un grande dibattito sullo strumento del digiuno e che le regole e gli obiettivi dell'iniziativa nonviolenta volta a ripristinare legalità democratica nel mondo dell'informazione sia il frutto di una riflessione e un dialogo assai più vasti. Per queste ragioni Marco Pannella, Giovanni Negri e Luigi Del Gatto sospendono oggi il digiuno in corso dal 20 ottobre e si impegnano sin d'ora per la preparazione e il rafforzamento della loro azione nonviolenta, invitando il maggior numero possibile di compagne e compagni a partecipare all'indispensabile riflessione collettiva volta a definire obiettivi, regole e modalità della sua attuazione.