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Arnao Giancarlo - 30 novembre 1989
EQUAZIONE + REPRESSIONE = - DROGATI (USA)
A cura di Giancarlo Arnao

SOMMARIO: Scheda informativa sui risultati negativi della "Drug War" in Usa.

ARRESTI per droga: 492.000 nel 1971, 628.900 nel 1973, 601.400 nel 1975, 642.700 nel 1977, 558.600 nel 1979, 580.900 nel 1980,559.900 nel 1981, 676.000 nel 1982, 661.400 nel 1983, 708.400 nel 1984, 811.000 nel 1985, 824.100 nel 1986, 937.000 nel 1987, 1.150.000 nel 1988 (fonte: FBI's Uniform Crime Reports. Dati 1988 cit. da Gettman su HT Apr 1990, p.20)= AUMENTO DEL 105% dal 1981 al 1988

IL 75% DEGLI ARRESTI PER DROGA E MOTIVATO DA SEMPLICE POSSESSO

GLI ARRESTI PER MARIJUANA AMMONTANO AL 40% DI TUTTI GLI ARRESTI A LIVELLO NAZIONALE - GLI ARRESTI PER MARIJUANA SONO LEGATI AL SEMPLICE POSSESSO PER IL 93% DEI CASI (FBI Uniform Crime report 1987, pp. 163-164, cit. da HT Jan. 1989)

DETENUTI IN USA: la maggiore popolazione (in assoluto e in relativo) di tutti i paesi democratici: 210 x 100.000 ab., contro 111,5 in Austria, 99,7 in RFT, 90 in GB, 58 in Svezia, 34 in Olanda (fonte: Trebach: "The drug war jams our prisons", 1988)

MORTALITA' PER DROGA IN USA

(dati su 23 aree metropolitane: Atlanta, Boston, Buffalo, Chica go, Cleveland, Dallas, Denver, Detroit, Indianapolis, Kansas C., Los Angeles, Miami, Minneapolis, N.Orleans, Norfolk, Oklahoma C., Philadelphia, Phoenix, San Antonio, San Diego, San Francisco, Seattle, Washington DC, per un tot. di più di 55.000.000 ab., cioè meno di 1/4 della popolazione USA.)

I dati sono relativi ai casi di morte collegati con uso di sostanze. Nel grafico sono aggiunti i dati relativi al numero degli arresti.

1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1987

ARRESTI(x1.000) 642 558 580 559 676 661 708 811 937

EROINA: 1.437 616 505 424 492 659 831 728 979 1.225 1.385

COCAINA 53 48 69 99 166 193 217 313 566 615 1.494

ALCOL+al. 1.209 885 755 778 761 859 1.016 887 1.091 1.232 1.559

AMFETAMINA* 51 39 49 64 73 80 82 112 137 140 201

PCP 42 73 115 103 83 89 162 233 222 190 232

CODEINA 191 279 266 238 278 281 372 309 377 323 536

*comprende amfetamina e metamfetamina

(fonte: NIDA: "Trends in Drug Abuse Related Hospital Energency Room Episodes and Medical Examiner Cases for Selected drugs: DAWN 1976-1985", Series H, no. 3) zzpapers n.616 (fonte: NIDA: "Statistical series; Annual data 1987, Series 1, no. 7) vedi biblioteca.

Un utile parametro sul rapporto fra questa metodologia di raccolta dei dati e altre valutazione sul totale dei morti causati direttamente: prima del 1977 i morti da eroina erano circa 1750 all'anno (fonte: NIDA: "Research on Smoking Behavior");

Ai dati già registrati sulle 23 aree metropolitane, aggiungere quelli relativi a NYC nel 1987. 781 casi di morte per eroina nel 1987, con aumento del 30% sul 1986 (fonte: "Community Epidemiology Work Group - June 1988 - Epidemiology of Drug Abuse in the US and Europe", NIDA and US Dept. of Health and Human Services, p.1-5)

IV USERS

1.067.123 nell'anno 1985 negli stati di California, Connecticut, Columbia District, Illinois, Iowa, Maryland, Massachusetts,Michigan, Minnesota, Missouri, New Hampshire, New Jersey, New York, Pennsylvania, Rhode Island, Texas, Wisconsin. Il numero di IV users ammessi ai centri di trattamento era di 79.650 negli stessi stati, più Colorado, Florida, New mexico, Puerto rico, Vermont, Virgin Island, Washington, esclusi Illinois, Iowa, Michigan (fonte: State Alcohol and Drug Abuse Profile, Fiscal Year 1986) Sugli stati che hanno fornito dati completi, risulta che su 921.123 IV users sono in trattamento 64.755 (il 7%). Significativi i dati di New York: 260.000 IVU, 8.889 in trattamento (il 3,4%). Il numero totale degli IVU è stato stimato per il 1988 in 1,3 milioni dalla Commissione presidenziale sull'AIDS, di cui solo il 15% è in contatto con servizi di assistenza (fonte: US Journal of drug and alcohol dependence, march 1988)

SPESE

Nell'anno fiscale 1986 (l'ultimo per cui e'possibile una stima) le spese del settore pubblico (federale, statale e locale) per l'applicazione della legge ammontano a circa sei miliardi di dollari, quelle per prevenzione e trattamento a meno di 600 milioni di dollari (cit. da Reuter: "Drug Use and Drug programs in the Washington Metropolitan Area", Rand 1988, p. 38).

La cifra del 1986 rappresenta il 18% del totale delle spese statali e locali per i servizi di polizia (Reuter: "La poltica antidroga degli Stati uniti" relazione al Colloquio di Bruxelles 1988,p.9).

Il complesso delle spese a livello nazionale per la repressione nel 1985 arrivava a 10-12 miliardi di dollari (ibid.,p.11)

Anno fiscale 1988: budget di quasi 4 miliardi a livello federale (dedicati quasi esclusivamente per l'applicazione della legge), con possibilità di aggiungere altri 2,6 miliardi nell'anno fiscale 1989 (anche questi, in gran parte per la repressione) (cfr. Reuter: "Can the borders be sealed?" 1988,p.52)

PAZZIE DEI POLITICI

Nel 1986, un progetto di legge approvato dalla Camera USA ha richiesto all'esercito di "sbarrare le frontiere" alla droga entro 45 giorni. E' stato bocciato dal Senato (Reuter, Relazione a Bruxelles 1988,p.12)

EFFETTI DELLA REPRESSIONE

Analisi sulla città di Washington nel periodo 1981-1986.

1981 1986

processi per crimini di droga 734 5101

(% di tutti i processi) 13,1 52,6

condanne per crimini di droga 273 3309

(% di tutte le condanne) 9,6 52,6

average minimum sentence (in mesi) 5,5 25,6

"C'è sfortunatamente poca evidenza che l'applicazione della legge abbia avute molte delle conseguenze che si proponeva di ottenere. Gli indicatori dell'uso di droghe non mostrano un declino; in realtà, essi indicano un uso crescente delle droghe più pericolose" (Reuter et al., op.cit., p.52)

INTERDIZIONE

Sequestrate al confine nel 1981 1,7 tonn. di cocaina, nel 1987 40 tonn.

Nel 1987 i quantitativi sequestrati ammonterebbero a 1/4 di quelli arrivati al mercato

Ciononostante il prezzo della cocaina è diminuito: il prezzo all'ingrosso è diminuito da 55.000 a 15.000 dollari al kg., quello al dettaglio da 600.000 a 250.000. Secondo una ricerca della Rand per conto del dipartimento della difesa, sarebbe difficile provocare anche una riduzione del 5% del consumo di cocaina attraverso un intervento di interdizione (Reuter: "Can the borders be sealed?" 1988,p.53)

Il prezzo della droga è determinato da quattro componenti: 1)produzione, 2) personale, 3)trasporto e 4) corruzione. La produzione in se' ha un costo molto basso: le foglie per ottenere un kg di cocaina costano circa 1.000 dollari, e altrettanto è il costo della raffinazione. Il 99% del prezzo al dettaglio della droga in USA va per pagare il trasporto e la distribuzione.

Di conseguenza, il sequestro della droga vicino alla fonte incide sul prezzo in misura ridotta: un kg di cocaina sequestrato sulle spiagge della Colombia nel 1987 può essere rimpiazzato con meno di 5.000 dollari (cfr.op.cit.,p.56). Ciò dimostra tra l'altro quanto poco possano incidere sul prezzo gli interventi sulle coltivazioni. Con un prezzo di vendita al dettaglio di $ 250.000 al kg, se venisse sequestrato il 50 anziché il 20% della cocaina importata dalla Colombia, il costo per rimpiazzare la droga sequestrata (il 30% di un chilo, cioè 6.000 dollari assumendo un costo di $20.000 al kg per rimpiazzarlo), il prezzo al dettaglio aumenterebbe di MENO DEL TRE PER CENTO (cfr.op. cit.,pp.56-57). Mettendola in un altro modo: con un costo di produzione e di trasporto di 20.000 dollari al kg, l'aumento dei sequestri dal 20 al 50% determina un costo aumentato di $6.000 al kg, che equivale sul mercato al dettaglio a sei dollari al grammo di più.

L'analisi economica di Reuter prende in considerazione anche i costi del personale. Un pilota che trasporta un carico di 250 kg riceve probabilmente 250 dollari per il suo lavoro. se aumenta il rischio, e la sua paga deve essere triplicata ($750.000), ciò determina un costo aggiuntivo di circa $2.000 per kg, cioè meno dell'1% del prezzo al dettaglio.

La spesa diventa ancora più irrisoria per personale meno qualificato: per pescatori colombiani, il rischio di finire in una prigione americana è una prospettiva non troppo scoraggiante. Un intero equipaggio viene a costare fra $100.000 e $150.000. Anche se questa spesa dovesse essere raddoppiata, inciderebbe poco sul prezzo al kg della droga.

Lo stesso discorso può essere fatto per i mezzi di trasporto. Aerei e imbarcazioni adeguati sono acquistabili per circa $100.000. Con un carico di 250 kg, la spesa per il mezzo di trasporto incide nella misura di $400 per kg. Di conseguenza, anche il rischio del suo sequestro non incide sostanzialmente sul prezzo di vendita (op.cit.,pp.57-58).

La ricerca della Rand Corporation, ipotizzando un miglioramento dell'interdizione, ha valutato che tale miglioramento potrebbe incidere sul consumo in misura superiore al 5% soltanto nel caso in cui si potesse aumentare il rischio per tutte le modalità di contrabbando della droga.

La diminuzione del consumo sarebbe determinata dal fatto che l'aumentata efficacia dell'interdizione farebbe aumentare i rischi e quindi i prezzi. Sta però di fatto che "dal 1981 una interdizione più forte è stata contrassegnata da prezzi in diminuzione". Questo effetto paradossale ed imprevisto si spiega, secondo Reuter, con il fatto che negli ultimi anni è aumentata l'esperienza dei contrabbandieri: "i contrabbandieri esperti (...) sanno di più dei rischi dei diversi sistemi di importazione, hanno migliori collegamenti con funzionari corrotti, e possono ottenere credito dai loro fornitori".

"se cosi' stanno le cose - continua Reuter - dobbiamo allora riconoscere alcuni effetti perversi dell'aumento dell'interdizione. I trafficanti esperti traggono beneficio dall'interdizione, poiché questa previene i potenziali competitori; i loro profitti aumentano senza un corrispondente aumento di rischio. Laddove esiste un cartello di contrabbandieri esperti, con un interesse a stabilire i prezzi per il traffico di cocaina, le sue prospettive sono migliorate da una interdizione efficace, il cui peso ricade sproporzionatamente sui competitori meno agguerriti. Il recente sequestro di quattro tonnellate è stato determinato da una soffiata proveniente dalla colombia, nonostante il carico provenisse dal brasile; forse il cartello agevola le operazioni di interdizione per guadagnarsi il controllo del mercato.

Un'altro paradosso che emerge dall'analisi sistematica dei programmi di interdizione riguarda i paesi produttori. (...) l'interdizione aumenta i profitti dei paesi produttori, cosi' esacerbando i problemi fra questi paesi e le pressioni degli USA.

La spiegazione di questo enigma sta nel fatto che i profitti dei paesi produttori deriva da tutte le spedizioni di droga (...). La domanda complessiva per la produzione equivale alla somma delle spedizioni che vengono sequestrate e di quelle che arrivano a destinazione. Se i sequestri aumentano, aumenta la domanda complessiva di esportazione. Naturalmente, l'aumento dei sequestri fa salire i costi del contrabbando e cosi' riduce la domanda, ma è possibile dimostrare che solo in condizioni altamente improbabili l'aumento dei costi ridurrà la domanda in una misura superiore a quanto basti per compensare l'aumento della domanda determinato dal sequestro" (Reuter, op.cit.,p.60).

Situazioni diverse fra paesi come Bolivia, Perù e Colombia da una parte, e paesi come il Messico dall'altra (pp.61-62).

Un problema fondamentale dell'interdizione è quello di distinguere i contrabbandieri dagli innocenti. Secondo la Coast Guard, quando una imbarcazione viene segnalata per contrabbando, soltanto in un caso su otto viene trovata droga a bordo; questa proporzione sale a uno su quaranta se non ci sono segnalazioni. Ciò dimostra le enormi difficoltà nel riconoscere le imbarcazioni dei contrabbandieri. In effetti "l'interdizione via mare è stata orientata principalmente contro il contrabbando di marijuana, e ha certamente aumentato i rischi del contrabbando dalla Colombia. Ma adesso un crescente flusso di cocaina sembra muoversi per via mare, e rappresenta un obiettivo molto più difficile che la marijuana. Un carico di 100 kg di cocaina è molto più difficile da scoprire (...) che un cargo di cinque tonn. di marijuana. Cosi', anche se i militari aumentano il numero delle imbarcazioni perquisite, (...) è probabile che il costo del contrabbando di cocaina via mare rimarrà basso" (cit.,pp. 62-63).

Reuter si domanda alla fine perché i programmi di interdizione, nonostante i loro evidenti fallimenti, continuano ad essere finanziati dal Congresso, anche a costo della riduzione delle spese per programmi di trattamento e di prevenzione- che sono stati ridotti, durante la presidenza Reagan, dal 19% (1981) al 14% (1988) del bilancio federale per la droga.

Secondo Reuter, la prima ragione è che nessun membro del Congresso vuole rischiare di sembrare "morbido" sulle droghe, votando contro l'aumento della repressione del traffico. D'altra parte,

"Le iniziative di interdizione producono risultati visibili e immediati: droghe sequestrate, trafficanti incriminati (...). Quale effetto essi possano avere sul problema della droga è quasi secondario - o quanto meno il Congresso si comporta come se lo fosse" (cit.,p.64).

Reuter conclude che ciò non significa che i programmi di interdizione debbano essere abbandonati. Il costo complessivo dell'abuso di droga negli USA è valutato fra i 50 e i 100 miliardi di dollari, e la spesa per l'interdizione può essere considerati ragionevole se contribuisce a diminuire questo prezzo.

"Il problema reale è se noi potremmo ottenere una maggiore riduzione nei costo sociali dell'abuso di droga se una parte di quella spesa fosse dedicata ad altri programmi. Non conosco una analisi che dia una sicura risposta alla questione, ma sospetto che il paese farebbe meglio a investire più denaro nel trattamento e meno nell'interdizione. Appare ragionevole anche un investimento di un po' più di risorse nella ricerca, cosi' che

si possa basare le scelte politiche su qualcosa di più solido dell'istinto e dell'immagine" (cit.,p.65)

NEW YORK CITY - 29.000 arresti nel 1983, 45000 nel 1988. "ma non servono a niente". Gli spacciatori (12-14enni) la prima volta vengono rilasciati o con la condizionale, la seconda dovrebbero fare da 6 mesi a 2 anni, ma non possono, per mancanza di celle libere (dichiarazione di Poklemba, coordinatore della giustizia criminale di NYC, Il Giornale, 8-12-88) FILE 32D

WASHINGTON, DC - incarcerati dall'agosto 1986 43.000 persone per la lotta alla droga. M.L. Turner, capo della polizia: "Il numero dei drogati è salito. La risposta al problema non sono gli arresti"

(L'Unità, 9-12-88)

NEW YORK, aprile 1989 - Thomas Reppetto, capo della Citizens crime Commission: "Non penso che abbiamo la capacità nel sistema di giustizia penale di imprigionare tutti gli spacciatori di droga a livello di strada. Se li mettiamo dentro dalla porta principale e li lasciamo uscire dal retro, dove sta la dissuasione?"

Riferendosi alla situazione nazionale, una inchiesta del "Washington Post" ha constatato che "L'abuso di droga e la violenza si sono diffusi a comunità grandi e piccole, e nessuno ha altra soluzione che minacciare gli spacciatori e in qualche caso i loro clienti. [...] Una città dopo l'altra, una marea montante di arresti per droga ha sommerso pubblici ministeri, giudici e funzionari carcerari. In una città dopo l'altra, i funzionari dicono che un progresso non è possibile senza maggiori e migliori programmi di trattamento"

Washington è la città più colpita: 372 omicidi nel 1988: di 60 omicidi per 100.000 abitanti, contro 26 a NY e 17 a Chicago.

"Mentre gli arresti vanno alle stelle su scala nazionale, gran parte delle giurisdizioni sono rimaste senza posto nelle prigioni. La popolazione delle prigioni federali è aumentata quasi del 150% negli ultimi dieci anni, ed ammonta a 47.000 unità, mentre il numero dei detenuti nelle prigioni locali si è raddoppiata arrivando a 533.000. 37 stati e il Columbia District sono under court orders per risolvere l'affollamento delle carceri"

"Robert Stutman, capo dell'ufficio di NY della DEA [...] ha dichiarato che la guerra alla droga non può essere vinta senza un potenziamento dei programmi di trattamento ed educazione. L'anno scorso la DEA ha confiscato solo a NY 18.000 libbre di cocaina (equivalenti a più di 8 tonnellate), cioè altrettanta quanto nei precedenti sette anni, senza ridurre la disponibilità di un briciolo. [...] La polizia di NY ha eseguito nel 1988 90.000 arresti per droga, ma in gran parte sono stati avviati a speciali tribunali per droga che sono diventati rapide catene di montaggio per "plea bargains"

(FONTE: "Washington Post service" pubblicato su "Herald Tribune", 5 aprile 1989)

DATI SULLE SPESE PER LA REPRESSIONE E LE PRIGIONI: vedi "Village Voice", 19/09/89, zzpapers n.967

SEQUESTRI 1988 secondo la DEA: 660milioni di dollari; previsti 1.000 milioni nel 1989; ma la DEA ha anche valutato che i profitti del traffico erano nel 1988 almeno 100.000 milioni; se ne deduce che i sequestri hanno bloccato meno dell'1% (cfr. Sterling 30/09/89 zz n. 968

CAUSA DI MORTE PER GIOVANI (1-19enni): nel 1987, 3392 giovani sono stati uccisi da armi da fuoco in USA - 0 in Svezia e in GB nel 1985 (Time, 06/11/89,p.36)

DATI RECENTI e altre notizie = articolo di W.J. Moore "Dissenters in the Drug War" su: DPF: "Press Clips - Fall 1989" zzpapers n. 970

 
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