SOMMARIO: La mozione particolare presentata da Basile Guissou, Anna Niedwiecka, Gaoussou Ouattara, Ferenc Parcz e Paolo Pietrosanti, preso atto delle dichiarazioni del segretario della DC italiana in favore della pena di morte, convoca per il giorno 6 gennaio, a Roma, una manifestazione nonviolenta contro la pena di morte e delibera di inviare un messaggio ai capi di stato di tutti i paesi che mantengono la previsione della pena capitale. La mozione è stata approvata per acclamazione.
Il Consiglio federale del Partito radicale, riunito a Roma dal 2 al 7 gennaio 1990,
preso atto delle dichiarazioni rese dal segretario della Democrazia Cristiana italiana Arnaldo Forlani in favore della reintroduzione della pena di morte nell'ordinamento giuridico italiano per alcuni delitti commessi in tempo di pace;
convoca per domani alle ore 13,30 -senza quindi interrompere il regolare svolgimento dei lavori del Consiglio federale in corso- una manifestazione nonviolenta a Roma in Piazza del Gesù, davanti alla sede della Democrazia Cristiana, per chiedere a Forlani di recedere con la massima decisione e in maniera definitiva da quelle affermazioni, anche per il rispetto della posizione di assoluta opposizione alla pena capitale sempre espressa dai democristiani italiani.
Invita caldamente i cattolici italiani, e tutti i cittadini -soprattutto gli aderenti ai partiti, ai sindacati, alle associazioni e agli enti che in questi anni con il Partito radicale hanno dato vita alla grande campagna per la vita di Paula Cooper e al Coordinamento "Non Uccidere"- a far sentire la propria voce perchè almeno in questo paese possa non essere più messa in discussione la opposizione alla lugubre sanzione.
Il Consiglio federale del Partito radicale contestualmente delibera di inviare immediatamente il seguente messaggio ai Capi di Stato e ai Parlamenti di quei paesi che mantengono nel proprio ordinamento la previsione della pena capitale, e in particolare a quelli di:
-Belgio,
-Brasile,
-Burkina Faso,
-Cecoslovacchia,
-Costa d'Avorio,
-Israele,
-Italia,
-Nigeria,
-Polonia,
-Stati Uniti d'America,
-Ungheria,
-Unione Sovietica,
-Yugoslavia:
cittadini di questi paesi sono presenti in queste assise del Partito radicale.
»Il Partito radicale transnazionale chiede che immediatamente venga avviato l'iter legislativo teso alla espulsione della pena di morte dall'ordinamento giuridico del Suo paese, in nome della sacralità della vita umana, in nome dell'imperativo assoluto del Non Uccidere, assunto dal Partito radicale come proprio senza eccezione alcuna, e afferma che la sola permanenza della previsione legislativa, anche non applicata, della sanzione capitale costituisce un esplicito e grave ostacolo al pieno esplicarsi della convivenza civile.
CONSIGLIERI FIRMATARI:
Basile Guissou
Anna Niedwecka
Gaoussou Ouattara
Ferenc Parcz
Paolo Pietrosanti
INVITATI CHE LA "SOSTENGONO"
John Bok
Nikolaj Khramov
Zeljko Rosko