"NESSUNA DELLE CARATTERISTICHE DI UN PARTITO NELL'ACCEZIONE COMUNE E' PROPRIA DEL PR, MENTRE LE ORGANIZZAZIONI DELLA PACE O 'DEMOCRATICHE' HANNO VISTO..."SOMMARIO: Marco Pannella chiede di essere ricevuto da Pajetta, Presidente della Commissione di garanzia del PCI che ha ammonito il deputato PCI Willer Bordon per la sua iscrizione al PR: il PR non è oggi un "partito", ma qualcosa di simile ad una Internazionale, come quelle per le quali il PCI non invocò mai il divieto di iscrizione, e anzi diede anche numerosi dirigenti.
(NOTIZIE RADICALI agenzia, 5 gennaio 1990)
Roma, 5 gennaio -N.R.- Marco Pannella, presidente del Consiglio Federale del Partito Radicale, in riferimento al comunicato della Commissione nazionale di garanzia del Pci sulla adesione anche al Pr del deputato comunista Willer Bordon, ha dichiarato:
"La presidenza della Commissione nazionale di garanzia del Partito comunista ha avvertito l'estrema urgenza di ammonire i comunisti: è vietato iscriversi al Partito Radicale ed il deputato Willer Bordon non ha subito provvedimenti disciplinari perchè, inquisito, ha negato di aver mai ritirato la tessera del Partito Radicale. Il pretesto per questo intervento chiaramente politico sarebbe determinato dal fatto che lo statuto del Pci 'vieta le doppie tessere'. Chiedo formalmente al presidente della Commissione nazionale di granzia, Giancarlo Paietta, di essere d' urgenza ascoltato onde dimostrare, documenti alla mano, che il Partito radicale non può in alcun modo ricondursi alla fattispecie politica cui lo statuto del Pci non può non fare riferimento.
Nessuna delle caratteristiche di un partito nell' accezione comune è propria del Pr, che in linguaggio tradizionale costituisce una forma politica di associazione del tipo 'internazionale', in cui è esplicitamente esclusa qualsiasi forma di disciplina, al contrario per esempio di quella organizzazioni dette della pace o variamente 'democratiche' che sul piano internazionale hanno sempre riscontrato non solo l' adesione, ma la direzione da parte di iscritti al Pci. Sono certo che Paietta, quale presidente della Commissione nazionale di garanzia, vorrà con assoluta urgenza consentirmi questa forma di 'deposizione' di testimone estremamente interessato a difendere i diritti civili e politici di chiunque, sia esso iscritto al Pci ed al Pr o a qualsiasi altra organizzazione."