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Dupuis Olivier - 7 gennaio 1990
Mozione presentata al Consiglio federale di Roma del 2 - 7 gennaio 19990

SOMMARIO: La mozione, presentata da Olivier Dupuis, Paolo Ghersina, Lorenzo Strik Lievers e Maurizio Turco, è stata accolta dal Consiglio federale come raccomandazione.

Il consiglio federale del Partito radicale, riunitosi a Roma dal 2 al 7 gennaio 1990,

RILEVATA l'assoluta inadeguatezza delle prospettive politiche offerte dai paesi dell'Europa occidentale in generale e della Comunità Europea in particolare, ai paesi dell'Europa Centrale ed orientale che stanno tornando alla democrazia politica,

SOTTOLINEATA altresì l'assoluta necessità di procedere alla ricomposizione federalista e democratica del continente europeo sia per scongiurare i rischi concreti di una nuova "balcanizzazione", sia per affrontare adeguatamente le grandi sfide mondiali del nostro tempo,

CONSIDERATO il grande significato politico del crescente consenso alla tesi dell'adesione alla Comunità Europea che si sta manifestando un po' ovunque nei paesi dell'Europa centrale e orientale;

CONSIDERA tuttavia del tutto insufficiente e per molti aspetti pericoloso per il reale sviluppo della democrazia europea, lo strumento della Comunità Europea per rispondere a tali necessità;

RITIENE per questo necessario non soltanto sostenere, ma farsi anche promotore di tutte quelle iniziative che, a partire da questi paesi, potrebbero portare alla "Costituente Europea" per gli Stati Uniti Liberi d'Europa;

INDIVIDUA in particolare in una possibile iniziativa referendaria in Ungheria su questo tema un primo, decisivo impulso su quella strada di rifondazione europea sulla base del federalismo e della democrazia che coinvolgerebbe immediatamente Praga come Roma, Belgrado come Parigi, Varsavia come Bonn e Berlino; e che offrirebbe un modello ed un termine di confronto per il dibattito sulla questione nazionale in URSS;

RIVOLGE UN PRESSANTE APPELLO in tal senso a tutti i partiti ungheresi, di opposizione come di governo, affinché facciano proprio nelle prossime ore e giorni questa campagna referendaria dando in questo modo corpo alla grande speranza federalista e democratica.

 
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