SOMMARIO: Dopo la relazione [per l'apertura dell'anno giudiziario, n.d.r.] del PG della Cassazione, dr. Sgroi, diventa urgente - afferma Marco Pannella - la riforma che abolisca "il principio della obbligatorietà dell'azione penale", che è in Italia "strumento di arbitrio e di servaggio" di fronte ai peggiori. poteri. E' inutile, coma fa Sgroi, denunciare le condizioni "proibitive" in cui versa la giustizia. Bisogna tornare a "garantire l'indipendenza dei giudici e i diritti del cittadino".
(NOTIZIE RADICALI agenzia, 10 gennaio 1990)
Dichiarazione di Marco Pannella:
"Di fronte al monumento di attivismo conformista, di zelota del potere che costituisce il discorso del PG della Cassazione Sgroi, non c'è che procedere d'urgenza a incardinare nel paese la riforma costituzionale che porti alla abrogazione del principio della obbligatorietà dell'azione penale, che costituisce in Italia uno strumento continuo di arbitrio e di servaggio nei confronti del potere e dei poteri di stampo mafioso, come Napoli dimostra da un decennio. In tal modo si potrà smantellare quell'infausto e torbido potere che viene all'attività inquirente dal carattere di "giudici" che si da in Italia a chi comunque è invece parte, e che come tale deve esser regolamentata e controllata.
Per finire, Sgroi denuncia le condizioni proibitive della giustizia e della sua amministrazione. Non ha che prendersela con il suo governo, il suo potere, ed il suo CSM.
E' ora che si torni a garantire l'indipendenza dei giudici, e i diritti del cittadino, e si colpiscano ai livelli dovuti i comportamenti di un ordine giudiziario scaduto a disordine dei più pericolosi e torbidi.
Ho nostalgia perfino degli Spagnolo, dei Calamari. Quando un PG della Cassazione arriva a difendere le tesi ufficiali sulla droga, a sostenere una impostazione che distruggere ogni residua speranza di far funzionare non fosse che per un minimo la giustizia, siamo agli anni trenta ma senza bisogno del Tribunale speciale e dei "magistrati".