Paolo PietrosantiSOMMARIO: Una campagna nonviolenta, una campagna contro la pena di morte, che potrebbe rivelarsi efficace e vincente se soltanto alcune decisioni già adottate dalla Camera italiana venissero attuate.
(Notizie Radicali n.51 del 2 marzo 1990)
Si è aperta il 1· marzo la nuova campagna del Coordinamento Non Uccidere, la coalizione sorta sul caso di Paula Cooper e che raccoglie oltre 100 organizzazioni sulla comune battaglia per l'abolizione della pena capitale. Il 1· marzo ricorreva - per la terza volta - l'Abolition Day, la data proclamata per l'abolizione della pena di morte negli Usa e in Italia dalle organizzazioni che si battono contro la pena di morte.
Si tratta della campagna del "dopo Paula Cooper" per Non Uccidere, e consterà di oltre quattro mesi di lobbying serrato, forte, nei confronti del Parlamento e del Governo, e teso alla applicazione, alla messa in atto di due decisioni adottate dalla Camera dei Deputati il 3 agosto scorso, decisioni che potrebbero, sa attuate, costituire un vero salto di qualità sulla strada dell'abbandono definitivo in tutto il mondo della lugubre e tragica sanzione.
Dopo i due milioni di firme raccolti dal Coordinamento in Italia e in Europa "Per la vita di Paula Cooper e contro la pena di morte"; dopo l'approvazione da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite (il 15 dicembre) del Secondo Protocollo Opzionale al Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici (che vieta la pena capitale), sul testo licenziato dalla Commissione Onu per gli Affari Economici e Sociali -cui il Segretario Generale Perez de Cuellar aveva indirizzato il secondo milione di firme consegnate a New York nel febbraio '89 al suo Rappresentante personale da una delegazione di Non Uccidere; dopo il contributo determinante reso dalla campagna di cartoline promossa dal Coordinamento nella scorsa primavera allo scongiurare la reintroduzione della sanzione capitale nello stato Usa di New York; dopo i documenti -Mozioni e Risoluzione, come detto- approvati dalla Camera italiana il 3 agosto scorso, sull'onda della grande civilissima campagna per Paula Cooper, della campagna mondiale di Amnesty I
nternational alla cui parte italiana Non Uccidere ha direttamente partecipato, si è aperta una campagna dal duplice obiettivo, connesso a quelle Mozioni (abolizione della pena di morte anche dal Codice penale militare di guerra italiano) e a quella Risoluzione approvata con il consenso del Governo nella stessa seduta (per l'apertura di una grande "offensiva" politico-diplomatica per ottenere in tutto il mondo una moratoria di tre anni delle esecuzioni, con la convocazione entro due anni, e sotto l'egida dell'Onu, di una Conferenza mondiale sulla pena capitale).
La campagna consisterà nell'invio di migliaia e migliaia di lettere da parte dei cittadini italiani e non al
Presidente del Consiglio
Palazzo Chigi
00187 Roma
e al Ministro degli Esteri
P.le della Farnesina, 1
00194 Roma
affinché attuino la Risoluzione e applichino quindi uno strumento dall'efficacia potenziale senza precedenti; nonché alla
Presidente della Camera dei Deputati
00186 Roma
e al Presidente
del Senato della Repubblica
00186 Roma
sia perchè rappresentano l'intero Parlamento, sia perchè, in quanto responsabili dei lavori dello stesso, possa essere rapido e massimamente pubblico l'iter e il dibattito sulla totale espulsione della pena di morte dall'ordinamento, già apertosi in sede referente alla Commissione Giustizia della Camera, con nomina di Mauro Mellini quale relatore.
La campagna si concluderà il 13 luglio prossimo, primo anniversario della sentenza che ha cassato la condanna a morte contro Paula Cooper, con un digiuno di migliaia di cittadini e con una grande fiaccolata a Roma -che potrebbe sancire il conseguimento degli obiettivi.
Dovremo cercare di essere molti, molte e molte migliaia a scrivere; dovremo coinvolgere i nostrri amici, gli altri, a scrivere e lavorare.
Quel che è veramente importante è che si abbia molto presto la possibilità di conoscere l'entità della mobilitazione: giorno per giorno, settimana per settimana; è per questo che vi invitiamo a spedire al Coordinamento Non Uccidere (Viale di Valle Aurelia 93a, 00167 Roma) una semplice cartolina postale o illustrata, in cui siano indicati con cura l'autorità cui si è scritto, il proprio nome, indirizzo, eventuale telefono, codice postale; e anche la propria eventuale intenzione di partecipare al digiuno del 13 luglio e/o alla fiaccolata notturna del 13 luglio.
C'è ancora molto tempo? Non è vero. E' davvero importante riuscire a tirar su una campagna in grado di durare per mesi; e questo comporta continuità, impone di iniziare da subito a scrivere le prime lettere.
Questo 1990 può essere l'anno dell'abolizione di questa barbara sanzione.