Proposta di risoluzione presentata dagli onn. Adelaide Aglietta, Marco Taradash e Solange Fernex a nome del gruppo dei Verdi

Il Parlamento europeo,

A. vista la notizia diffusa dal "Tibetan Youth Congress" di Dharamsala e dal l'Ufficio tibetano di Zurigo, confermata da Amnesty International, secondo la quale si avvicina il giorno in cui, dopo l'abituale sospensione di due anni, sara probabilmente eseguita la sentenza di morte a carico dello studente ventiduenne Lobsng Tenzing, condannato nel marzo 1988 con l'accusa di aver ucciso un poliziotto cinese,

B. vista la prassi normalmente seguita dalle autorità cinesi di procedere ad esecuzioni pubbliche per intimidire la popolazione tibetana in occasione dell' anniversario del 10 marzo, data in cui i tibetani commemorano l'invasione cinese del 1950,

C. visto che la pena capitale è tuttora prevista dalla legislazione cinese,

D. vista la persistenza della legge marziale a Lhasa, decretata l'8 marzo 1989,

E. viste le sue precedenti risoluzioni sul Tibet,

1. condanna fermamente il ricorso alla pena di morte e ne chiede l'eliminazione sia dalla legislazione della Cina che da quella di ogni altro paese che ancora la prevede;

2. condanna l'impiego da parte della Cina di metodi intimidatori nei confronti dei tibetani che chiedono libertà per loro popolo;

3. ritiene che l'annuncio della probabile esecuzione di Lobsang Tensing rende ancora più urgente l'audizione della commissione politica sulla situazione dei diritti dell'uomo in Tibet e invita la commissione in questione ad adoperarsi per eliminare tutti gli ostacoli affinché tale audizione possa svolgersi entro l'estate;

4. invita i Ministri degli affari esteri riuniti nell'ambito della CPE, la Commissione e il Consiglio, secondo le loro rispettive competenze, a chiedere al governo cinese che l'esecuzione di Lobsang Tenzing sia sospesa, che le condanne a morte siano convertite in pene detentive e che in Cina sia assicurato il pieno rispetto dei diritti dell'uomo;

5. chiede al suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al governo cinese, al governo tibetano in esilio, alla Commissione, al Consiglio e ai Ministri degli affari esteri riuniti nell'ambito della CPE.