Il Parlamento Europeo,
A. viste le sue precedenti risoluzioni sulla situazione in Colombia,
B. vivamente preoccupato per il clima di terrorismo e violenza politica imperante in Colombia,
C. ricordando che la sola Unione Patriottica (coalizione delle sinistre) ha subito, dalla sua fondazione quattro anni fa, l'assassinio di oltre un migliaio di suoi militanti e quadri senza che sia stato arrestato un solo colpevole,
D. allarmato dalle rivelazioni dell'ultima relazione di Amnesty International, che parla di "violazioni generalizzate e sistematiche dei diritti dell'uomo", di massacri perpetrati dagli "squadroni della forze armate regolari, e che denuncia inoltre casi di tortura, di maltrattamenti inflitti ai prigionieri, di incarcerazioni illegali e di procedimenti giudiziari sommari soprattutto per i prigionieri per reati di opinione,
1. condanna risolutamente l'assassinio, il 22 marzo 1990, del candidato di sinistra Bernardo Jaramillo;
2. chiede che la magistratura colombiana faccia luce su questo oscuro episodio;
3. chiede che siano allontanate dalle forze armate tutte le persone resesi responsabili di violazioni dei diritti dell'uomo;
4. esige l'abolizione del "fuero militar", cioè della competenza esclusiva dei tribunali militari per la condanna di membri delle forze armate;
5. auspica che siano resi noti i nomi dei responsabili di violazioni dei diritti dell'uomo nonché le misure e i procedimenti avviati contro di essi;
6. chiede che il governo sostenga la Procura della Repubblica, informandola dei casi di violazione dei diritti dell'uomo;
7. chiede la smilitarizzazione di tutte le regioni attualmente sottoposte ad amministrazione militare;
8. esige l'abolizione dei comandi militari e la reintegrazione delle autorità civili nelle regioni militarizzate;
9. chiede che il governo protegga e collabori con tutte le organizzazioni non governative per i diritti dell'uomo;
10. auspica il divieto assoluto per le autorità militari di interferire con le procedure civili (per es. divieto di effettuare perquisizioni domiciliari, ecc.);
11. auspica il divieto di impiegare strutture delle forze armate per la detenzione di civili;
12. chiede che siano revocati i decreti promulgati durante lo stato d'emergenza, in particolare quelli entrati in vigore con il pretesto della lotta alla droga ma che colpiscono in realtà le organizzazioni popolari, tra cui il decreto n· 1859 del 1989 che permette la detenzione senza contatti con l'esterno per 7 giorni lavorativi (dias habiles) e il decreto n· 1863 che conferisce alle forze armate il diritto di perquisire civili;
13. chiede l'abolizione della giudicabilità da parte dei tribunali speciali istituiti durante lo stato d'emergenza;
14. esige l'inserimento nell'ordinamento giuridico del reato di sequestro di persona con scomparsa della vittima;
15. esige la ratifica della Convenzione internazionale contro la tortura (Convencion de sobre Delitos de Lesa Humanidad) da parte del governo colombiano;
16. esige l'applicazione della Convenzione internazionale sul diritto di guerra al conflitto con le forze di resistenza armate, in particolare per quanto concerne il trattamento della popolazione civile, il divieto di compiere massacri e di effettuare bombardamenti nonché l'assistenza ai feriti;
17. esige la presentazione al Congresso del protocollo addizionale alla Convenzione di Ginevra del 1977;
18. auspica l'abolizione di ogni base giuridica per la costituzione e il mantenimento in essere dei gruppi paramilitari;
19. ritiene che, in Colombia come da ogni parte del mondo, ogni piano di pace duraturo e ogni politica di sviluppo economico esigano che i trafficanti siano privati delle proprie fonti di guadagno, e che sia garantito un prezzo decoroso per le coltivazioni sostitutive;
20. denuncia il fatto che la presidenza colombiana abbia intrattenuto, per oltre un anno, rapporti regolari con i cartelli;
21. ritiene che debbano essere prese in considerazione e esaminate strategie diverse dalla repressione e dalla proibizione della droga, che attacchino il male alla radice - il potere finanziario e ormai anche militare che i cartelli traggono dagli enormi proventi del traffico di droga -, che assicurino uno sviluppo economico duraturo tramite coltivazioni sostitutive e che rispettino i diritti dell'uomo e le garanzie democratiche;
22. chiede pertanto che la prossima Conferenza sulla droga promossa dalla CEE accordi ampio spazio alla valutazione dei risultati dell'attuale politica di lotta alla droga e allo studio di strategie alternative;
23. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio e al governo colombiano.