SOMMARIO: Polemizza con durezza con il "neo-eletto Presidente della C. Costituzionale, prof. Ettore Gallo", che tende a giustificare "gli schieramenti" più o meno partitocratici presenti nella Corte stessa: "E' sincero, con craxiana brutalità". "Autovilipendioso" è, poi, l'atteggiamento del Presidente della Repubblica Cossiga nei confronti della Corte.
(NOTIZIE RADICALI agenzia, 30 gennaio 1991)
"Le dichiarazioni del neo-eletto Presidente della Corte Costituzionale, Prof. Ettore Gallo, sono inaudite per tutti fuor che per me, e per i radicali in genere.
Egli ritiene che i giudici della Corte o Cupola partitocratica siano targati per partito o cosca d'origine, che siano nominati dai partiti, e che evidentemente gli schieramenti interni della Corte siano di stampo legittimante partitocratico.
Lo dice. E' sincero, con craxiana brutalità.
Il Presidente della Repubblica Cossiga, con atto autovilipendioso sul piano del Cossiga giurista non meno che su quello di Capo dello Stato, fa sapere urbi et orbi che designerà il Ministro della Giustizia come giudice della Corte, ritenendo del tutto irrilevante che la massima parte dei ricorsi e delle eccezioni sulle quali detto organo partitocratico giudicherà saranno relative a leggi presentate, e firmate poi dallo stesso Ministro. Vista la qualità di queste leggi, l'attività è assicurata fino al 2000.
Questo, ovunque altrove, dovrebbe svolgersi in qualche mercato boario, non a un Palazzo dal passato decoroso della Roma premafiosa.
Lo ripeto: il primo referendum che ci sarebbe da fare è quello dell'abrogazione della Corte di regime.