SOMMARIO: Dalla risoluzione approvata dal Parlamento europeo il 18 aprile 1991 e dalla risoluzione approvata dall'Assemblea della Nato di quest'anno.
(Il Partito Nuovo, n.2, Luglio 1991)
Il Parlamento europeo,
sollecita la Comunità a prendere iniziative immediate allo scopo di controllare e ridurre le esportazioni di armi, di beni e di tecnologie che possono essere utilizzati a fini militari e a elaborare una normativa comunitaria sulla politica in materia di esportazioni di armi la quale preveda sanzioni a carico degli Stati membri che non rispettano l'embargo sulle forniture di armi;
chiede l'interdizione totale dell'esportazione di tecniche e di materie prime che permettano di produrre armi nucleari, biologiche e chimiche;
chiede che sia vietata l'esportazione di armi, di beni e di tecnologie che possano essere utilizzate a fini militari verso paesi che non rispettano le norme internazionalmente riconosciute in materia di diritti dell'uomo, in particolare la Convenzione di Ginevra;
chiede lo sviluppo di una cooperazione nel settore della tecnologia civile e degli aiuti economici per i paesi che rinuncino a dotarsi di arsenali militari offensivi tecnologicamente avanzati, riducano la spesa militare e adeguino la loro politica interna ai principi della democrazia e del rispetto rigoroso dei diritti dell'uomo;
chiede alla Comunità di dare il proprio sostegno alla proposta di istituire un registro ONU delle vendite di armi, quale misura intesa a stabilire un controllo sul commercio internazionale in questo settore, e insiste sul fatto che l'esportazione di armi convenzionali verso regioni geografiche instabili nonché di armi di distruzione di massa deve essere soggetta a controlli rigorosi;
incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Cooperazione politica europea e alla Commissione.
L'Assemblea della Nato,
constata con preoccupazione che la proliferazione incontrollata di armi convenzionali e non convenzionali minaccia la sicurezza e la stabilità del Medio Oriente e di altre aree, e provoca una distrazione delle risorse necessarie per lo sviluppo e la pace.
(...) E' necessario fermare la proliferazione delle armi non convenzionali, come missili balistici, armi chimiche, armi biologiche, armi nucleari e tecnologie atte alla produzione di queste armi.
(...) E' necessario limitare e controllare la proliferazione delle armi convenzionali in tutte le regioni, particolarmente in quelle del Medio Oriente.