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Pallotto Ugo, Pannella Marco - 8 luglio 1991
"I delinquenti di Stato non vanno mai in galera"
di Ugo Pallotto

SOMMARIO: Intervista sui temi della criminalità. Pannella sostiene che la tesi che la criminalità "sia divenuta adesso più potente" è una "cazzata". Il vero problema è la legge che concede alla criminalità il monopolio sulla droga. Respinge ogni concezione "etica" dello Stato e della sua giustizia perché lo Stato deve solo assicurare la "certezza" delle regole, così come respinge le formule falsamente opposte della "democrazia blindata" e della "seconda repubblica".

(IL GOLFO, 8 luglio 1991)

(In margine ai lavori del convegno "Quale giustizia?" organizzato dal Msi a Napoli, abbiamo intervistato il leader radicale Marco Pannella

L'esponente radicale propone inoltre la ineleggibilità di coloro che hanno retto la nostra Repubblica in questi quarant'anni)

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NAPOLI - A conclusione del convegno "Quale giustizia?" abbiamo avvicinato il leader radicale Marco Pannella, deputato al Parlamento italiano e a quello Europeo, autore di numerose battaglie sociali. Con lui abbiamo analizzato lo stato di salute della nostra Repubblica.

- IL GOLFO: La criminalità dilaga. Di chi è la colpa?

PANNELLA: "Intanto di chi ci ascolta è anche vostra. Voglio dire che la criminalità dilaga da molti decenni. Siamo passati da due migliaia a tre migliaia di morti. Viviamo da decenni ogni anno un po' peggio, ma sempre nella stessa situazione di putrefazione. Venti anni fa ci dicevano che esageravamo, diciannove anni fa era chiaro che non era così. Adesso abbiamo il presidente della Repubblica che è il più illustre esponente della partitocrazia che polemizza ora con la partitocrazia, mentre prima ci criminalizzava quando abbiamo fatto questo tipo di lotta sotto questo referente".

- IL GOLFO: Il clientelismo, il ricatto sociale, l'estorsione del consenso, è un altro tipo di criminalità istituzionale?

PANNELLA: "E sì, intendiamoci quando fa, non come i radicali che vanno in galera per l'obiezione di coscienza, ma grazie a qualche raccomandazione, cerca di non fare il servizio militare, o di fare il servizio civile magari fasullo, contribuisce ad uno stato dove si fanno favori o le leggi non si adoperano. Noi proponiamo un rimedio semplice come per il divorzio, per ottenere dei diritti bisogna lottare. Per conquistare più giustizia, più pulizia, più onestà. Ma la storia che la criminalità sia divenuta adesso più potente è una gigantesca cazzata. Quello che è vero è questo: che la legge sulla droga favorisce la criminalità perché le dà il monopolio su un affare di 70-80-100 mila miliardi. Un monopolio che produce, per colpa della legge o non dal prodotto 2-3 milioni di vittime innocenti all'anno. Perché, per esempio, chi è alcolista, sicuramente, oggi che non è proibito, per prendere l'alcool, non va a rubare, ad aggredire".

- IL GOLFO: Oltre che per la droga, ci sono gli appalti, per cui ci si spara dappertutto.

PANNELLA: "Vorrei aggiungere che dove tale esperimento è stato tentato, è riuscito. Per esempio, qui in Italia il 70% dei tossicodipendenti ha preso l'Aids, mentre in quei posti solo il 7%".

"Bisogna guardarsi dal parlare in termini etici, perché lo stato in tal modo ha sempre portato alle più grandi follie del mondo. Perciò quando sento parlare di etica la sparo. Perché c'è un solo modo "etico" di impedire ad una persona di drogarsi; eliminarla. Come succedeva per le donne povere, costrette a rischiare la vita per l'aborto, mentre le ricche signore andavano nelle cliniche straniere".

- IL GOLFO: Tra i poteri criminali e il sistema dei partiti c'è conflittualità, contiguità, complicità o peggio?

PANNELLA: "Il sistema partitocratico si basa sul delinquere. Ci sono però delinquenti poveri e delinquenti ricchi. Di conseguenza il problema vero è la certezza del diritto, la ragionevolezza del diritto, dei doveri da compiere con coscienza. Ora il Presidente è custode della costituzione, e in tale non può criticarla e proporre di gettarla".

"Dal canto nostro, proporremo che tutti coloro che hanno diretto la Repubblica in questi ultimi 40 anni, non possono più essere rieletti. E devono essere espulsi dalle istituzioni italiane".

- IL GOLFO: Ma uno stato moderno ha i mezzi per tagliare il male alle radici?

PANNELLA: "Quando vi aspettate che lo stato tagli il male alle radici, avete una concezione salvifica dello stato, che è una bestemmia che nella storia ha prodotto i peggiori tiranni. Lo Stato deve garantire, per quanto possibile, le certezze delle regole, che non deve infrangere neanche il sovrano. Pensare che lo Stato possa dare la felicità, non darà altro risultato che miseria e morte".

- IL GOLFO: Che cosa pensa dei rimedi eccezionali?

PANNELLA: "Il rimedio più praticato nella storia era quello di curare i malati ammazzandoli. Così, per esempio si fa giustizia arrestando centinaia di omonimi. Uno di questi era Tortora".

- IL GOLFO: Che cosa pensa del nuovo codice di procedura penale?

PANNELLA: "Va abbastanza nella giusta direzione, ma se a farlo rispettare deve essere questa classe dirigente è più facile che vada all'aria".

- IL GOLFO: E' vero che per i delinquenti è più facile uscire nelle carceri che entrarci?

PANNELLA: "In parte è vero nel senso che i delinquenti di Stato non vanno però pressoché mai in galera. Non funziona il sistema giudiziario perché non funziona il resto dello Stato; sono gli stessi motivi, c'è qualche inceppo. Ma i delinquenti poveracci che non si possono permettere i migliori avvocati, escono raramente e con l'Aids".

- IL GOLFO: Democrazia blindata o seconda Repubblica.

PANNELLA: "Sono due formule che non rappresentano nulla. Le conosco: sono le dittature, le democrazie proletarie, quelle nazionali, quelle nazionalsocialiste".

- IL GOLFO: La democrazia blindata è questa democrazia, ove la gente ha paura, è rassegnata, non partecipa. Questa democrazia è una dittatura...

PANNELLA: "Ma questa non è una democrazia è una partitocrazia!".

Invece, questo sistema di definisce democratico, questa partitocrazia è figlia di questa democrazia, e la democrazia... per dirla tutta e compiutamente.

 
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