SOMMARIO: Manifesta "sdegno e vergogna" nei confronti della Comunità europea la quale ancora una volta, nella vicenda degli albanesi fuggiti in massa in Italia attratti dal miraggio del benessere, si dimostra incapace di corrispondere alle "speranze, gli impegni, gli interessi ideali e pratici della democrazia e del Continente".
(NOTIZIE RADICALI agenzia, 10 agosto 1991)
Sdegno e vergogna contro questa Comunità Europea del tradimento di tutte le speranze, gli impegni, gli interessi ideali e pratici della democrazia e del Continente, di fronte alla tragedia albanese, a quella jugoslava, alle altre che incalzano e che l'Europa dei "Vertici" e del deficit di democrazia e di parlamento preparano anziché scongiurare.
Mi vergogno di esser "europeo" di questa Comunità, pronta ai peggiori istinti nazionalconservatori dei suoi "leader", Dopo la figura ignobile sul crollo delle democrazie popolari, sulla caduta del muro di Berlino, di fronte a Gheddafi, nel conflitto contro Saddam, di fronte agli assassini e terroristi del Medio Oriente, Iran e Siria in testa, non accetterò più di qualificarmi ed esser qualificato come "europeo". Sono un federalista - europeo - e un rivoluzionario eversore di fronte alla CEE della vergogna.
Agli albanesi che il gioco delle potenze, anche occidentali, ha lasciato per un quarantennio sotto la più crudele e volgare delle dittature e che oggi sono riuniti in un solo gigantesco stadio della fame e della disperazione, chiediamo perdono e offriamo come PR la promessa di una lotta senza riserve, appena possibile, per loro e con loro.