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Pannella Marco - 8 settembre 1991
Pannella: difendo Casson
di Marco Pannella

SOMMARIO: Denuncia che il presidente della repubblica Cossiga, usando informazioni "di stampo e di sapore sifariti, delorenziani" abbia attaccato e diffamato il giudice Casson ed altri. Cossiga, con l'immagine "sofferta" e "umana" che cerca di diffondere, è in realtà "il più alto dignitario" e "profittatore" della partitocrazia, e ogni giorno invera e realizza un "attentato alla Costituzione". Invita le persone "ragionevoli, miti, civili" a "ribellarsi" contro l'aggressione al giudice Casson.

(LA STAMPA, 8 settembre 1991)

Caro direttore, rivolgo un appello a tutte le persone ragionevoli, responsabili, civili, democratiche o no che esse siano. Il Presidente della Repubblica italiana ha ieri denunciato dinanzi ad una corte e coorte di giornalisti (spero che qualcuno respinga con sdegno l'onoreficenza borbonicamente annunciata: »Estote todos caballeros ) come »efebo e come »protettore il giudice Casson ed il Cavaliere di Gran Croce, per meriti cossighini e di P2, Valori. Ha inoltre usato di informazioni che non possono essere che di stampo e di sapore sifariti, delorenziani, sui »compagni di viaggio dello stesso giudice Casson, oltre che sui suoi »protettori privati.

Il Presidente della Repubblica ha, certo, continuato, lui, a pretendere di parlare della gente ed a nome della gente, contro i palazzi ed i partiti della partitocrazia della quale egli stesso è il più alto dignitario, e il più sicuro profittatore (tanto per un istante, per mettermi al suo livello), ha continuato a mentire ed a minacciare, a insultare (con la complicità oscura degli insultati), a mostrare demagogicamente la sola immagine che oggi sia proponibile da demagoghi: non quella forattiniana, ma quella di persona sofferta, semplice, »umana , come »noi , che sbaglia, che però è - proprio per tutto questo - l'Interprete, colui che Incarna il popolo »sovrano .

Che tutto questo inveri, quotidianamente, non solamente attentato alla Costituzione, ma difesa illegale dell'attentato perpetrato (»ormai il Presidente della Repubblica non è più quello di prima ; quello previsto dalla Costituzione, ma quello che anticipa il »nuovo patto nazionale ) e realizzato, non vi è, per me, ombra di dubbio.

E la denuncia che ho preparato e annunciato deve esser »arricchita con la valanga di prove e di reati che ogni giorno straripa su questo povero Paese.

Ma, intanto scongiuro le persone ragionevoli, miti, civili, a ribellarsi contro la vergogna dell'aggressione al giudice Casson, e contro metodi e sistemi che una volta erano riservati al chiuso di complotti e di malcostumi, e che oggi vengono usati con l'uso e l'abuso delle peggiori e più pericolose armi: i mass media, specie quelli pubblici, con cui si può impunemente massacrare l'immagine, l'identità, cioè la stessa vita, dei sudditi e della persona. Senza diritto di difesa, di contraddittorio, di dignità e di sopravvivenza.

 
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