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Cicciomessere Roberto, Bonino Emma, Stanzani Sergio, Calderisi Giuseppe, Negri Giovanni, Tessari Alessandro, Zevi Bruno - 7 ottobre 1991
(1) MOZIONE PER IL RICONOSCIMENTO DELLA SLOVENIA E CROAZIA
Presentata dai deputati del Gruppo parlamentare federalista europeo

La Camera dei deputati

considerando che:

occorre prendere atto che, secondo ogni parametro di diritto internazionale e di diritto interno, le istituzioni federali iugoslave non hanno più alcun fondamento di legalità;

occorre denunciare la menzogna secondo cui lo scontro in atto in Croazia sarebbe una guerra civile e non un conflitto internazionale conseguente ad una aggressione;

occorre trarre tutte le conseguenze dalla dichiarazione del Presidente della Repubblica federale e del Primo Ministro federale secondo cui l'esercito opera al di fuori e contro gli ordini delle autorità legittime e che pertanto le operazioni militari in corso da parte dell'esercito federale si configurano a tutti gli effetti come dei crimini;

occorre denunciare come vero e proprio colpo di stato la decisione di una parte della Presidenza federale di assumere i poteri del parlamento e di proclamare lo stato di emergenza;

occorre denunciare la sistematica e feroce oppressione della popolazione albanese e l'occupazione del Kossovo e la totale violazione delle norme costituzionali che garantiscono a quella regione una autonomia politica e amministrativa;

occorre denunciare parimenti la cecità irresponsabile della comunità internazionale ed in particolare della Comunità europea di fronte alla guerra d'aggressione in atto in Croazia e alla persecuzione della popolazione del Kossovo;

occorre procedere all'immediato riconoscimento delle repubbliche e delle regioni autonome dell'ex Iugoslavia come soggetti di diritto internazionale, premessa questa ad una iniziativa efficace di pace nella regione, lì dove procedure democratiche e costituzionali lo abbiano sancito;

occorre che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sia immediatamente investito dell'aggressione della Repubblica di Croazia e dell'occupazione di parte del suo territorio, con la stessa urgenza e determinazione con cui si è proceduto per la crisi del Golfo;

impegna il Governo ad adottare tutte le opportune iniziative:

a) perché si proceda all'immediato riconoscimento delle repubbliche dell'ex Iugoslavia che hanno democraticamente proclamato la propria indipendenza, venga garantito alle altre repubbliche e regioni autonome la possibilità di deciderlo e sia ripristinato lo stato di diritto nel Kossovo;

b) perché i paesi della Comunità europea tengano fede agli impegni assunti e proclamati e pertanto fissino subito la data ultimativa entro la quale richiameranno i propri ambasciatori da Belgrado, attueranno misure d'embargo nei confronti della Serbia e l'interdizione dello spazio aereo croato e sloveno, se l'esercito aggressore non si sarà ritirato dalla Croazia;

c) perchè il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sia investito, ai sensi degli articoli 41 e 42 della Carta, della grave minaccia alla sicurezza e alla pace rappresentata dall'aggressione in corso in Croazia e dalla persecuzione e oppressione della popolazione del Kossovo;

d) perché la Comunità europea, anche sulla base di accordi di associazione con le Repubbliche e le regioni autonome dell'ex Iugoslavia, offra una garanzia sovranazionale per i diritti delle minoranze nazionali, etniche e religiose all'interno di ciascuna di esse.

Roberto Cicciomessere

Emma Bonino

Giuseppe Calderisi

Giovanni Negri

Alessandro Tessari

Bruno Zevi

 
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