di Pjer SimunovicSOMMARIO: l'articolo, pubblicato nella pagina centrale del quotidiano di Zagabria "Vecernji list", riporta l'iniziativa annunciata da Marco Pannella di indossare l'uniforme della Guardia Nazionale croata al fronte di Osijek.
(Vecernji list, 14 dicembre 1991)
Marco Pannella, leader del Partito Radicale Transnazionale e deputato al Parlamento Europeo a Strasburgo ha annunciato che, prima di Natale, indosserà l'uniforme della Guardia Nazionale croata e che andrà, non armato, al fronte ad Osijek. Dobbiamo aggiungere che questo noto pacifista sta digiunando da 25 giorni - il digiuno è una delle sue principali armi politiche - protestando per il non avvenuto riconoscimento internazionale dell'indipendenza della Croazia e della Slovenia.
Quando prende un impegno, l'energico Pannella non è trattenibile ma agisce sempre e rigidamente entro la sua politica e la politica dei radicali che si basa su due principi: la nonviolenza e Gandhi.
Dall'inizio della "jugo-crisi" Pannella accusa duramente la brutale violazione dei diritti nel Kosovo, difende il principio di rispettare l'autodeterminazione dei popoli, l'indipendenza democratica della Croazia e della Slovenia, lancia un appello alla comunità internazionale per il riconoscimento di questi due Stati e denuncia l'aggressione della "grande Serbia" e l'indifferenza europea. Il giorno dopo che il Sabor (parlamento) croato aveva proclamato l'indipendenza della Repubblica di Croazia, il 25 giugno, Pannella aveva chiesto al Parlamento italiano di riconoscerla per primo. Il Partito Radicale Transnazionale ha voluto sottolineare questa posizione anche quando ha deciso di tenere a Zagabria all'albergo Intercontinental, tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre, la seconda sessione del Consiglio Federale, interamente dedicata alla crisi jugoslava.
In occasione del Consiglio Federale Pannella e alcuni rappresentanti del Consiglio Federale sono stati ricevuti anche dal Presidente Franjo Tudjman. Al Consiglio Federale è intervenuto, tra gli altri, anche il primo ministro Franjo Greguric. Mentre il vice presidente Zdravko Tomac era iscritto al Partito già da prima, ed era automaticamente diventato membro del Consiglio Federale, il quale è composto da rappresentanti provenienti da 35 paesi. Una trentina di parlamentari e personalità croate si sono iscritti al Partito Transnazionale (transpartitico). Non c'è dubbio che Pannella e i radicali sono grandi amici della Croazia.
Solo tre anni fa le autorità comuniste non permisero a Pannella di tenere il congresso del Partito a Zagabria (si è poi tenuto a Budapest), perché, come si spiegò, sul territorio "jugoslavo" non erano permesse attività di partiti stranieri e i radicali erano sospetti. Come del resto tutte le organizzazioni che lottavano per la difesa dei diritti umani. Sulla "lista nera" c'era anche "Amnesty International".
Marco Pannella (61 anni), padre italiano e madre svizzera, è laureato in giurisprudenza, ha lavorato per un periodo come avvocato, poi si trasferì all'estero, lavorando anche come semplice operaio in una fabbrica di scarpe in Belgio, poi come giornalista a Parigi e in Italia. Nel 1955 partecipò alla formazione del Partito radicale italiano, sette anni dopo ne diventò il Segretario. Il Partito non ha molti voti, ma è speciale per il suo atteggiamento non convenzionale verso la politica. Lo dimostra il caso della pornostar Cicciolina, che non perde occasione per mostrare il seno e parlare d'amore, eletta al Parlamento italiano come candidata radicale. Nel 1988 il Partito radicale diventò transnazionale.
Instancabile, carismatico, Pannella lotta con i radicali per il rispetto di tutte le diversità e per la libertà di tutti, donne, minoranze sessuali, vittime della violenza degli Stati e della repressione giuridica. Le lotte politiche radicali si svolgono attraverso manifestazioni e referendum, oltreché i digiuni di Pannella. Alcune volte, durante i digiuni, Pannella ha messo in pericolo anche la propria vita (oltre alla sofferenza di non poter mangiare, visto che è conosciuto come un buon gustaio). Per via di alcune proteste Pannella è stato chiamato davanti ai tribunali un centinaio di volte ma è stato condannato una sola volta e arrestato due: nel 1968 a Sofia durante una manifestazione contro il militarismo e nel 1975 a Roma quando fumò pubblicamente marijuana per favorire la legalizzazione del consumo delle cosiddette droghe leggere.
Pannella è incredibilmente persistente, un combattente appassionato dalle idee in cui crede, un oratore eccellente e pungente. Vive veloce, dorme pochissimo, fuma tre pacchetti di "Gauloises" (ndt "Celtique") al giorno.